Dopo l'annuncio del presidente
della Commissione Mobilità Stefàno di voler elettrificare e proteggere il
tratto finale della filovia Laurentina, non sono mancate le sollevazioni del
comitato di quartiere Giuliano Dalmata, che già anni fa
si era schierato contro il filobus.
Filobus Laurentina: Giuliano Dalmata boccia il progetto con la
preferenziale
"La realizzazione di una
corsia preferenziale per il filobus anche nel tratto compreso tra la stazione
Eur-Laurentina e via dell'Urbanesimo, non trova d'accordo i residenti:
"Significa tagliare molti pini e ridurre i marciapiedi"
«La seduta della commissione Mobilità che si è svolta lunedì in
Campidoglio ha avuto un duplice risultato. Da una parte è stata utile per
conoscere i tempi di realizzazione del corridoio dove passerà il filobus.
Dall’altra ha reso pubblico il proposito dell’attuale amministrazione di
estendere la corsia preferenziale fino alla stazione di Eur-Laurentina.
Un’opzione che però non trova d’accordo i residenti dove, quest’operazione, è
prevista.
CONTRARI - “Vorrei premettere che siamo favorevoli al filobus ed anzi
se c’è bisogno di elettrificare anche l’ultimo tratto, ben venga – anticipa
Giorgio Marsan, storico presidente
dell’associazione Gentes – detto questo però, siamo assolutamente contrari
all’ipotesi di prolungare la corsia preferenziale di 800 metri. E non lo siamo
da oggi. Questa proposta non è nuova, infatti già era stata bocciata in
passato”.
UN VECCHIO PROGETTO - Il presidente dell’Associazione di Giuliano
Dalmata, ricorda infatti che “nel 2008 quella proposta venne ritirata. Furono
raccolte duemila firme di persone contrarie a quel progetto ed anche alle sue
rivisitazioni. Si era parlato ad esempio di trasformare la Laurentina ad una
sola corsia per senso di marcia. Un’ipotesi che avrebbe creato una coda lunghissima
fino al Raccordo Anulare”.
IL RISPARMIO DI TEMPO - Le ragioni della contrarietà di Gentes, sono
chiare. “La corsia preferenziale, secondo uno studio di Roma Metropolitane di
qualche anno fa, ridurrebbe i tempi di percorrenza di un minuto. Per un minuto
però, si vanno a tagliare decine di alberi ed a restringere i marciapiedi. E
non basterebbe comunque per creare una sede dedicata ai filobus, nel tratto
compreso tra via dell’Umanesimo e la metro. Per riuscirvi – spiega Marsan –
dovrebbero creare una grande rotatoria che chiuderebbe i varchi per accedere a
via dei Sommozzatori e via Cippico. In definitiva, per risparmiare un minuto,
si sacrifica un intero quartiere. Eravamo contrari allora e lo siamo anche
oggi. Probabilmente – conclude il presidente dell’Associazione Gentes – il
Movimento5 Stelle non è al corrente del fatto che quella proposta era già
stata bocciata nel 2008”. I motivi della
contrarietà, a distanza di quasi dieci anni, restano.»
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Esempio di palificazione a mensola |
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Fortunatamente, a distanza di quasi 10 anni, sembra che si
sia accettata la necessità di elettrificare l'ultimo tratto dell'itinerario del
cosiddetto Corridoio della Mobilità. Forse si è capito che il bifilare,
sostenuto da pali a mensola per minimizzare qualsiasi impatto, non sarebbe
affatto intralciato dai pini, anzi diventerebbe un motivo di maggiore
manutenzione degli stessi. Forse si è altresì capito che tra lo smog delle
macchine e un minimo inquinamento elettromagnetico dei fili è preferibile la soluzione
che meno impatta sulla qualità di vita degli abitanti. Senza recriminare
ulteriormente, ogni altro commento è superfluo.
Non è affatto comprensibile e condivisibile tuttavia la
bocciatura in toto del progetto di corsia preferenziale, che sarebbe il caso di
chiamare "idea" visto che un progetto aggiornato al 2017 non esiste:
la sensazione è quella di "essersi fasciati la testa prima del tempo",
per usare delle parole gentili.
Secondo gli oppositori il risparmio di tempo sarebbe minimo,
circa un minuto, e con notevoli tagli di alberature, restringimenti di
marciapiede e congestione del traffico.
Alcune controdeduzioni
in breve:
Assumendo linearmente un risparmio di tempo di un solo
minuto per tratta, che comunque appare poco verosimile vista la grande
variabilità di traffico sulla via Laurentina, le linee della via consolare
risparmierebbero complessivamente 588 minuti per ogni giorno feriale, ovvero potenzialmente circa 10 ore della vita dei pendolari ogni giorno.
Questo dato si ottiene banalmente sommando le corse delle
linee:
- 722 che effettua 41 coppie di corse
- 723 che effettua 64 corse
- 763 che effettua 77 coppie di corse
- 772 che effettua 52 coppie di corse
- 776 che effettua 31 coppie di corse
- 797 che effettua 61 coppie di corse
Inoltre in direzione Centro, la più critica per la
concentrazione dell'ora di punta mattutina, gli spazi per creare una corsia
preferenziale ci sono lasciando la Laurentina a due corsie, seppur più strette
e aiutando quindi a moderare la velocità: bisognerà ridurre di circa un metro i
larghi marciapiedi, tipicamente utilizzati per la sosta vietata e rinunciare a
circa 20 posti/auto, senza però intaccare gli alberi. Una rinuncia che appare
di poco impatto, se si considera che della corsia preferenziale non beneficerà
solo il filobus, ma ben altre 6 linee bus.
In direzione GRA, essendo presenti delle piantumazioni anche
ai bordi della strada, è necessario invece l'approfondimento dello studio del
flussi di traffico. Una soluzione possibile potrebbe essere una corsia
preferenziale "temporizzata", ovvero attiva e riservata al solo trasporto
pubblico solo in determinate ore della giornata.
Se vogliamo veramente che Roma riparta e recuperi il gap infrastrutturale
con le altre città italiane è tempo di abbandonare il modello "autocentrico"
che ci ha portato alla congestione e al malessere di oggi: la paura dell'ignoto
è comprensibile, ma trincerarsi dietro un'ideologia che si è dimostrata errata
già da tempo è criminale.