L’incontro svolto ieri, in data 25 novembre, tra i
rappresentanti del comitato Pendolari Roma – Lido e alcuni lavoratori non solo
ha ribadito alcune problematiche interne all’Atac, ma ha anche reso noto ai cittadini
alcune questioni che se non verranno risolte nel breve termine rischiano di
mettere in crisi il trasporto pubblico romano.
Nell'ambito della Roma –Lido, la causa principale delle deficienze
è attribuibile a mancanze croniche di vario genere. In particolare, denuncia il
capotreno intervenuta durante la riunione, quasi metà del personale svolge gli
straordinari per cercare di far rispettare il numero di corse prestabilito e basta
che anche un solo macchinista non possa fare servizio straordinario affinché
vengano sostate, rimodulate e soppresse molte corse in una giornata. Inoltre la
pochezza di operatori di stazione non consente di vigilare contemporaneamente
su tutte le fermate della linea; il numero di guardie, reso ancora più esiguo
dai recenti
Una volta questi treni erano puliti... |
Ma la Roma – Lido non è stata l’unica protagonista della
serata. Ha partecipato alla discussione anche un macchinista della metro B che
ha messo in luce una questione importante da molti ignorata. Sembra infatti
che, pur essendo stati ordinati alla ditta, non si sa quando i treni Caf verranno
effettivamente consegnati (qualche tempo fa si parlava di maggio 2014). Con
essi la flotta dei treni della metro B sarà interamente condizionata e salirà
da 27 a quota 30 treni. Il macchinista però confessa che la linea, essendo anche
tecnologicamente arretrata, (si ricordi che il primo tratto venne inaugurato
nel 1955) non dispone dei dispositivi necessari per gestire un tale numero di
treni. Un altro fattore fortemente limitante per la frequenza è la presenza
degli scambi per le diramazioni Conca d’oro / Rebibbia, il cui corretto
azionamento e controllo richiedono una certa attenzione. A questi fattori negativi
si aggiunge anche che le sottostazioni elettriche della linea B, al pari di
quelle della Roma - Lido,sono poco curate e che la presenza di ben 30 treni
dotati di aria condizionata comporterà un vertiginoso aumento dell’energia consumata.
Quindi se non si interverrà per tempo si renderà necessario ridurre la
frequenza dei convogli, per mantenere costante la tensione elettrica e per
evitare che tali sottostazioni si sovraccarichino andando in corto circuito. Insomma
per assurdo la consegna di questi nuovi treni rischia di diventare una piaga
per una già tanto disastrata linea metropolitana.
Fa ancora più scalpore sapere che quelle trattate nella
riunione sono solo una piccola parte di tutte le problematiche dell’Atac (è stato ricordato che disagi simili si riscontrano sulle concesse Roma - Viterbo e Roma - Giardinetti). Tuttavia
l’impegno del comitato e la risposta positiva del personale sottolineano lo
spirito di coesione che si sta sviluppando tra pendolari e autisti. L’Atac per
il suo debito enorme, gli scandali e gli strapagati managers è una barca che
sta letteralmente colando a picco, ma gli autisti, i macchinisti, i controllori
e il personale che vive come noi il mezzo pubblico hanno lanciato un invito a
protestare. Adesso sta a noi pendolari scegliere se raccoglierlo o meno.