Con la segnalazione di Andrea si chiude, almeno per questo
periodo, #ParlaConNoi, la rubrica ideata insieme ai blogger IlTrenoRomaLido e
TransportRoma per dare voce ai pendolari a seguito dei disservizi di questi
giorni. Per rimanere in contatto o esprimere un pare scriveteci a:
etrgiallo@gmail.com /
trasportopubblicoroma@gmail.com /
iltrenoromalido@yahoo.it oppure
seguiteci su Twitter e Facebook.
Caro Andrea e caro
Carlo,
vi scrivo per dire la
mia in maniera più completa rispetto ai classici 140 caratteri di Twitter,
scritti di corsa in mezzo al traffico urbano o in attesa di un mezzo pubblico
che non passa....
Da qui voglio iniziare, lo stato attuale
è visibile a tutti, mezzi di superficie lenti e senza delle vere corsie
preferenziali esclusive, tram con gli stessi problemi dei mezzi su gomma con
l'aggiunta del problema alle sottostazioni elettriche e poi le linee
ferroviarie.
La Lido è stata una linea realizzata negli ultimi anni come detto da voi
con gli scarti e zero manutenzione e ora si aggiunge il problema dei
macchinisti che applicando il regolamento di Atac e dopo gli ultimi tagli di
stipendio hanno deciso di non prendersi altre responsabilità.
Al momento sono a favore dei lavoratori
con riserva, diciamo nel mezzo, Atac avrebbe dovuto trovare un accordo portando
ad un aumento delle ore di lavoro ma mantenendo lo stipendio precedente, il
come, spetta ai dirigenti di Atac non a me.
Le mie idee per il futuro sono le seguenti nel breve periodo:
Passaggio della
Roma-Lido al Comune di Roma con trasferimento dei fondi necessari per la
gestione.
- Messa in sicurezza dei
vari depositi dei treni e dei vari punti di entrata della metro contro i
writers con l'installazione di allarmi e telecamere e continuare con la pulizia
dei treni rovinati.
- Verificare il piano di
manutenzione per i vari mezzi di Atac sia su ferro che su gomma, valutando il
rapporto costi benefici sul rimettere in funzione treni vecchi come le MR500 se
ne sono rimasti ancora disponibili, valutazione rapporto costi/benefici della
conversione degli MB100/300 per la Roma-Lido, valutando degli espedienti come
l'installazione dei finestrini stile treni della metro londinese all'altezza
degli attuali vetri presenti nelle porte di inizio e fine vagone in modo da
utilizzare l'aria condizionata nei periodi più caldi dell'anno e permettere un
continuo circolo dell'aria.
- Rendere esclusive le
corsie preferenziali dei tram per iniziare e successivamente anche per le linee
degli autobus.
- Rivedere il contratto
con la società di sicurezza dotando il potere di effettuare il ruolo di
controllori nelle stazioni dei treni, in modo da ridurre l'evasione e il tanto
odiato effetto trenino.
- Definizione delle
tratte conclusive della Metro C con Chiesa Nuova anche realizzata a rustico per
permettere una realizzazione in un secondo momento.
- Fondamentale la NON
realizzazione del prolungamento della B verso Tor Di Valle, ma dirottare quei
fondi alla Roma Lido.
- Rinnovo del contratto
dei dipendenti Atac per diminuire il problema degli scioperi e riduzione degli
stipendi dei dirigenti, con un sistema di incentivi legati agli obiettivi
raggiunti per tutti e ricollocazione dei lavoratori dove sia possibile.
Nel medio periodo e
lungo periodo e dopo aver realizzato le opere precedenti:
- Con la riduzione dei
costi per la pulizia dei treni, iniziare a dirottare i soldi risparmiati verso
l'installazione di macchine per il controllo del biglietto in uscita su tutte
le fermate gestite da Atac dove possibile e opere di pulizia dei muri delle
stazioni colpite da atti vandalici.
- Iniziare con i lavori
di ammodernamento dei treni che sono stati considerati idonei ad un loro
riutilizzo.
- Realizzazione della
nuova fermata della Lido ad Acilia.
- Lavorare d'intesa con
il comune per realizzare nuove linee tram come la TVA, la Ponte Mammolo - Subaugusta.
- Prolungamento delle
linee attuali delle metro (B1 a Porte di Roma, B a Casal Monastero, A a
Torrevecchia)
- Realizzazione del
tram/metro leggera che collegherebbe Anagnina con la C passando per l'ospedale
e l'università Roma Tor Vergata ancora scoperto dal trasporto su ferro.
- Ristrutturazione delle
fermate dei treni con priorità a fermate come San Giovanni, Policlinico, Spagna,
Flaminio.
Tutto questo si può realizzare però con la volontà politica, i comitati dei
pendolari, le singole persone hanno il potere in mano e lo esercitano con il
voto. Il trasporto pubblico NON è STATO
MAI oggetto di campagna politica, ha sempre avuto un ruolo marginale.
Sono qui a scrivervi anche per chiedere di valutare di realizzare una forza
politica che si presenti alle prossime elezioni non per governare direttamente
Roma, la città è immensa con tanti problemi e con tante cose a cui pensare, ma
con l'intenzione intanto di entrare in comune in modo tale da trasformare la
forza al momento che al momento si trova nei comitati, all'interno della giunta
comunale. Siamo più di mezzo milione di pendolari al giorno, riuscire a
dirottare 300 mila persone verso questo genere di forza politica avrebbe grande
risonanza nel consiglio capitolino.
Con questo vi saluto e vi ringrazio per il tempo dedicato.
Buona serata,
Andrea
Risponde il
TreninoBlu
Caro Andrea, la tua lettera contiene proposte valide e molto
intelligenti. Per evitare di passarle in rassegna con un generico e tedioso elenco, preferiamo commentarle inserendole nel contesto socio - politico della nostra città.
Tolto lo stato di attuale emergenza, siamo convinti che l’attuale
amministrazione dovrà, entro il termine del suo mandato, sciogliere tre aspetti
fondamentali:
- Definizione di un piano interventi per la messa a norma, dal
punto di vista dei VVFF, delle metropolitane A e B. Sbloccare questo nodo
permetterebbe di scongelare una serie di interventi già finanziati come
il potenziamento della rete elettrica della metro B con l’ampliamento e la
messa in sicurezza del deposito Magliana Nuova e lo scambio metro A/C a San Giovanni senza necessità di uscire in superficie (come probabilmente
sarà).
- Definizione del quadro finanziario necessario al
completamento della metro C con fermate: Venezia – Chiesa Nuova – San Pietro – Ottaviano. Riteniamo impensabile perdere l’opportunità
di una stazione sotto Corso Vittorio Emanuele; in particolare costruire a rustico
la stazione, risparmiando cifre insignificanti, significherebbe dover riaprire cantieri nel
cuore della città.
- Inaugurare il filobus
Laurentina – TorPagnotta: 5,5 chilometri di filovia in costruzione dal 2009.
Per quanto concerne lo sviluppo delle preferenziali e dei
tram c’è un altro discorso da fare.
Come ben sai negli anni 60’, a partire dalle Olimpiadi e
sulla scia del boom economico, a Roma si operò la scelleratissima scelta di
dare priorità alle macchine private, subordinando ad esse l’importanza del
mezzo pubblico su ferro. La rete tranviaria romana fu perciò letteralmente
distrutta con l’illusione che i più “moderni” autobus e le future reti di
metropolitane potessero prenderne il posto. Ad oggi, nonostante siano passati oltre 50 anni, nonostante
gli autobus si siano rivelati insufficienti, ancora questa mentalità è
imperante: interi quartieri nascono senza le opere di urbanizzazione
primaria e spesso vengono malamente collegati alla città con autolinee a
frequenza ridotta e che rimangono paralizzate nel traffico per la penuria di
corsie preferenziali.
Contemporaneamente miopi comitati di quartiere, alcuni
commercianti fautori della doppia fila e pseudo ecologisti, oltre che
soprintendenze varie, non sanno vedere oltre il loro immediato e limitato
tornaconto personale e impediscono l’ampliamento delle corsie preferenziali e
la (ri)costruzione della rete tranviaria.
Sembra quasi di bestemmiare quando si cerca di parlare ai
romani, dicendo che lo spazio occupato da 250 automobili può essere
praticamente annullato da un tram articolato; questo perché resiste ancora l’impostazione
anni 60’ che il mezzo pubblico è nemico dell’automobile (e del cittadino).
Le amministrazioni degli ultimi anni hanno assecondato
questo scellerato orientamento per conservare la forza necessaria a governare.
Fintantoché non si cambierà la mentalità del cittadino sarà impossibile
richiedere che una forza politica faccia del trasporto pubblico il suo cavallo
di battaglia: non prenderebbe abbastanza voti.
Piuttosto che creare un partito politico, io e Andrea siamo
convinti il cambiamento arriverà dal momento in cui si sarà formata una
sensibilità diversa e più consapevole dell’importanza del trasporto pubblico.
Per questo il nostro impegno quotidiano proseguirà con l’ampliamento
della rubrica #MetroForDummies che, chissà, potrebbe diventare un libro!
Grazie mille per aver contribuito a questo forum e al
sostegno che ci dai ogni giorno.