Analogamente a quanto sta accadendo sulla linea C, anche
sulla Termini-Centocelle la politica ha vinto sulla logica.
Nonostante infatti gli annunci pomposi degli scorsi mesi
che, non è possibile nascondere, ci avevano ammaliato con la prospettiva del
rilancio della linea a Tor Vergata, oggi i nostri più cupi timori sul passaggio
sotto la legislazione ANSF si stanno avverando.
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie ha
infatti deliberato, pur riconoscendo la natura tramviaria della
Termini-Centocelle-Giardinetti, importanti limitazioni all’esercizio che
saranno in vigore dal primo luglio prossimo venturo.
Citando la disposizione operativa 136 del 29/06/2019 di Atac
si avrà che:
- La velocità massima della linea consentita è 30 km/h, salvo eventuali limitazioni più restrittive di velocità notificate secondo le modalità regolamentari in vigore.
- Su tutti gli attraversamenti è imposta la battuta d’arresto, pertanto tutti i treni prima di impegnare gli stessi devono arrestarsi e l’agente di condotta può riprendere la marcia dopo essersi accertato del relativo stato di libertà e dell’assenza dei transiti sugli stessi.
- Su tutti i deviatoi di linea non comandati da ACEI è imposta la battuta d’arresto, pertanto tutti i treni prima di impegnare tali enti devono arrestarsi e l’agente di condotta può riprendere la marcia dopo essersi accertato del corretto posizionamento degli stessi.
Tali disposizioni quindi determineranno un sostanziale
abbattimento della velocità commerciale che, unitamente alla battuta di arresto
su tutti gli attraversamenti (i treni si dovranno fermare anche col semaforo
verde!), completeranno la distruzione della linea, che verrà abbandonata
dai passeggeri perché troppo lenta.
Il nostro appello, che rivolgiamo con forza agli assessori
Alessandri e Meleo, è che si acceleri quanto prima al declassamento della linea
da ferrovia a tramvia: un atto formale, di natura puramente burocratica, che
potrebbe cancellare di colpo queste assurde imposizioni.
Per questa ragione vi invitiamo a sottoscrivere il mail bombing del CdQ Torpignattara.