Anche quest’anno Roma ha aderito alla europan mobility week,
la settimana europea della mobilità sostenibile. Dal 16 al 22 settembre mostre
fotografiche, l’apertura straordinaria del Polo museale di Porta san Paolo,l’openday delle sedi Atac e l’apertura in anteprima della stazione Parco diCentocelle saranno uno dei tanti modi per sensibilizzare la cittadinanza e
incentivare l’uso del trasporto pubblico.
Come ben si sa parlare a Roma di mobilità sostenibile è
molto contraddittorio e a volte controproducente. Ma, lasciando ad altri facili
ironie, sembra che l’argomento sia il tema caldo di questi giorni. L’arrivo dei
300 milioni di euro per la tratta metro C Colosseo – Venezia , a patto che si
cantierizzi la tratta entro l’anno, ha posto la giunta comunale davanti una
questione cruciale per il futuro della mobilità romana.
L’assessore Improta ha infatti dichiarato: “Dobbiamo
prendere la decisione definitiva se la stazione di piazza Venezia della linea C
sarà terminale, ovvero un capolinea, o passante. Questo è un nodo politico che
scioglieremo in settimana, o al massimo la prossima, con il sindaco Marino, la
Regione Lazio e il Ministero delle Infrastrutture. Le istruttorie sono già in
corso ed entro fine mese scriveremo un nuovo accordo procedimentale tra i tre
enti finanziatori nel quale ci sarà questa decisione.”
Dal comitato MetroXRoma è partita la sollecitazione: “Questo
è il momento della verità: per questo lanciamo un appello a tutti i romani che
ci seguono e che vogliono la linea C fino a Clodio. Chi ha a cuore quest’opera
scriva al sindaco, alla sua mail, su Facebook, su Twitter. Scriva anche
all’assessore Improta. E scriva anche presidente Nicola Zingaretti. Chiediamo
tutti insieme che vengano mantenute le promesse sulla linea C. Chiediamo tutti
insieme che i lavori proseguano ALMENO fino ad Ottaviano. E facciamo tutto
ciò ADESSO.”
Insomma è ora più che mai necessaria una mobilitazione della
cittadinanza a favore della metro C. Bisogna incalzare il sindaco a trovare le
risorse per mettere a cantiere fin da ora le ultime tre stazioni fondamentali: Chiesa
Nuova, San Pietro, Ottaviano. “Chiesa Nuova” darà occasione di liberare l’ansa
barocca dalle automobili, “San Pietro” permetterà ai milioni di pellegrini del
giubileo del 2025 di raggiungere facilmente il cuore della cristianità e il nodo
di scambio “Ottaviano” potrebbe realizzare il tanto sospirato effetto rete.
Dobbiamo dire al sindaco che completare la tratta fondamentale
della linea C è molto più urgente di qualsiasi altra iniziativa nel campo del
TPL: le sorti della mobilità romana sono nelle nostre mani.