Ritengo che il problema di una opposizione politica
intelligente e sistematica abbia portato alla degenerazione di questo
referendum tecnico.
Domenica molti non voteranno perchè credono nelle
gare, ma perchè non credono più nell'azione dell'attuale amministrazione.
Ancora una volta la politica verrà confusa con la tecnica dei trasporti.
Qual è la speranza nella quale riporre la fiducia di una
alternativa al "Sì" alle gare?
Sebbene nessuno ci credesse, i giudici del tribunale
fallimentare hanno convalidato il piano di concordato per l'Atac. Si tratta di
un cammino faticoso, che avrà bisogno del soddisfacimento dei requisiti per
andare avanti: l'acquisto di nuovi autobus primo su tutti.
Fare in modo che questo concordato vada a buon fine, che le
metropolitane e le tramvie vengano costruite, che le persone non siano
costrette ad avere la macchina, questo è ciò per cui lotto quotidianamente.
Quando i riflettori del referendum saranno spenti e il
sipario si sarà chiuso, questo blog ci sarà ancora. Per tutti.
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