La linea 1,
inaugurata nel 1890, fu la prima linea tranviaria elettrica di Roma. Il suo
percorso aveva origine nei pressi di piazzale Flaminio, oggi capolinea del due
e percorreva la via Flaminia fino a giungere a Ponte Milvio. La linea, nata
come primo esperimento della trazione elettrica su rotaia, non diede i
risultati sperati e venne smantellata pochi mesi dopo l’inaugurazione. Da allora
è passato oltre un secolo durante il quale la città si evoluta assieme alla sua
rete tranviaria: dai tram a cavalli si è passati a quelli elettrici, le linee
sono cresciute nonostante le due guerre mondiali ma poi sono diminuite. Quello
che resta oggi è solo un residuo della gloriosa rete del passato. Tuttavia negli ultimi anni il tram è stato
rivalutato, almeno nei paesi europei. Le tranvie stanno (ri)sorgendo ovunque
perché, se adeguatamente valorizzate, possono diventare ottime soluzioni per
flussi pendolari che sono troppo grandi da essere gestiti dai soli autobus. Ma
non solo; alcuni tram storici sono stati riscoperti e rivalutati. In molti
luoghi essi sono diventati dei veri e propri poli di attrazione turistica, come
i celebri tram di Lisbona, o la ferrovia locale di Palma di Mallorca (per molti
versi affine alla Roma – Giardinetti) o ancora gli antichi tram di Milano. E a
Roma?
Nella nostra città sia la memoria e, sia l’innovazione
vengono rigettati. Da una parte resiste solo il ricordo delle vetture che per
lungo tempo servirono i cittadini, dall’altra delle stratosferiche cure del
ferro promesse, si è fatto poco o nulla. Oggi però, sembra esserci una svolta:
il sindaco Marino ha annunciato dopo un vertice con l’assessore Improta e il
ministro Lupi l’apertura entro il 2014 di una nuova linea tranviaria, la cosiddetta
linea 1. Il percorso di questo tram
si snoderà partendo da piazza dei Cinquecento, attuale capolinea delle linee
cinque e quattordici, passando poi da viale Manzoni, via Labicana, viale
Aventino, via Marmorata, oltrepassando il Tevere per poi arrivare a Trastevere.
I tram necessari per esercitare l’uno verranno direttamente presi dalle altre
linee.
[Un attimo di pausa per assimilare la notizia…]
Quella proposta da Marino insomma sarà una linea progettata
al risparmio che non solo non aggiungerà un metro di binari alla città, ma
porterà anche all’abbassamento della frequenza di tutte le altre tranvie di
Roma. Ma cosa c’è di buono nell’istituzione di questo tram? Praticamente nulla.
In primo luogo se si
considera il tracciato nel particolare, si nota che, essendo ricalcato per la
maggior parte su quello del tre, non aggiungerà alcuna nuova offerta per gli
spostamenti locali; l’unica differenza col tre è che l’uno, giunto a Porta
Maggiore, si rivolgerà verso la stazione Termini, collegamento che tra l’altro
è già garantito dalle esistenti linee cinque
e quattordici. Anche considerando il tracciato con una visione complessiva, non
si evidenziano necessità di istituire la nuova linea. Chi già usa il tram tre
da Trastevere per andare a Termini e viceversa, preferisce scendere a Piramide
e utilizzare la linea B che è molto più veloce. Il tram uno, per quanto veloce
possa essere, non potrà mai competere con le prestazioni della metro B.
In secondo luogo è
criticabilissima la scelta di sottrarre vetture alle altre linee per poterne creare
una nuova. Come già è stato sottolineato in questa sede tra il deposito di
Porta Maggiore e le officine della Prenestina giacciono inutilizzati il 45% dei
tram romani. Piuttosto che aumentare i tempi di attesa sulle altre linee,
perché non si può fare un piccolo investimento rendere utilizzabili anche
questi tram?
Ma in realtà se il sindaco vuole veramente rilanciare la
cura del ferro in questa città, deve accorgersi che non serve a nulla creare
delle linee su percorsi già serviti: a Roma servono nuovi tram che corrano su
nuovi binari.
Nota dell'autore: pare che stamattina le linee da una siano diventate tre. Marino propone, oltre all'uno, il ritorno del tre a Trastevere (spacciandolo per una nuova linea) e l'istituzione di un tram Risorgimento - Mancini (che altri non è che il tram 2D, navetta temporanea creata a suo tempo in relazione alla risistemazione del capolinea a Flaminio). Non viene prevista comunque l'aggiunta di un solo metro di binari nuovi.
Nota dell'autore: pare che stamattina le linee da una siano diventate tre. Marino propone, oltre all'uno, il ritorno del tre a Trastevere (spacciandolo per una nuova linea) e l'istituzione di un tram Risorgimento - Mancini (che altri non è che il tram 2D, navetta temporanea creata a suo tempo in relazione alla risistemazione del capolinea a Flaminio). Non viene prevista comunque l'aggiunta di un solo metro di binari nuovi.
addio belle speranze e io che mi ero entusiasmato pensando ad un tram a Via Nazionale delusione
RispondiEliminahttp://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/21-11-2013/piove-in-metro-governo-ladro-2434876.html
RispondiEliminaanche lui fa come te vedi se t'interessa
io avevo capito che il nuovo uno dovrebbe usare i binari tra viale manzoni (fermata metro) e piazza vittorio, senza passare per porta maggiore. in ogni caso, un bluff.
RispondiEliminaRicordo benissimo in tenera eta' quando usavo la linea 1 (gia' autobus) fino a viale Washington (attuale attestamento di 160, 491 e 120F).
RispondiEliminaSenza dubbio il tram e' preferibile, non fosse altro per l'alta capacita' (vedi quando i tram vengono sostituiti da bus...terrore e raccapriccio!).
Ottima mossa per le ultime osservazioni...vecchi rattoppi spacciati per nuove linee. Notiamo inoltre come vengano tante proposte in poche righe...e i cosiddetti professionisti se ne escono con queste proposte inutili!
Ah, gia', dimenticavo: il contatto di servizio e' a km percorsi, non a quartieri serviti o soddisfazione dell'utenza (sarcastico)!