lunedì 11 novembre 2013

Il disservizio è servito, anzi concesso

La “Roma – Lido”, la “Roma – Viterbo” e la “Roma – Giardinetti” sono tre ferrovie di proprietà della regione Lazio il cui usofrutto, passando di società in società, è stato concesso ad Atac nel 2010 che le ha integrate nella propria rete di trasporto pubblico. Anche se ormai la loro immagine è legata in maniera indissolubile all’Atac, la doppia proprietà sussiste ancora ed è fonte infinita di problemi burocratici, specie in un paese come l’Italia. Ogni qual volta la Regione stanzia dei soldi per il miglioramento delle ferrovie, i fondi spariscono sempre nel nulla e, senza alcun tipo di investimento, le tre concesse sono destinate a un progressivo deterioramento sempre più irrecuperabile. L’unica istituzione che si sta prodigando per cercare di mantenere livelli di esercizio accettabili è l’Atac che ha anticipato alla Regione forti  somme di denaro.

Quella a cui oggi assisterete sarà una gara tra tre grandissime campionesse dello disservizio, del disguido, dell’ inconveniente tecnico. Verranno analizzate, scoperte ed presentate le maggiori problematiche di queste linee, le tre Cenerentole del trasporto su ferro, e alla fine si deciderà quale delle tre meriterà la “scarpetta di cristallo”. A scegliere quale linea verrà premiata sarete voi attraverso il sondaggio presente sul blog.

Trattandosi di una gara in negativo bisogna operare il rovesciamento dei meriti. Ogni inefficienza sarà un criterio necessario per aiutare voi, la giuria, a decretare quale sia la linea regionale peggiore.
Senza ulteriori indugi ecco qua presentate le tre miss:

Roma – Lido:
La ferrovia  Roma – Lido è colei che presenta caratteristiche assimilabili a quella di una metropolitana. Con frequenze variabili tra i 15 e i 30 minuti, i treni vantano l’assenza dei servizi più elementari. Scendendo in una stazione qualunque non si può fare a meno  di notare che l’inefficienza è caratteristica anche delle fermate.  Mancanza totale di informazioni, servizi igienici a pagamento inesistenti o inutilizzabili, il sovraffollamento delle banchine sono quelle peculiarità che rendono la Roma – Lido la ferrovia che è oggi. Dovevano essere aggiunte altre stazioni nel corso degli anni, ma per ogni volta che si tentava di far partire la gara di appalto tutto finiva nel dimenticatoio. Insomma finora si sono fatte solo promesse da marinaio e sono state spese tante parole al vento. Stavolta è Marino a garantire che entro l’anno l’attesa minima scenderà a 12 minuti, nel 2014 a 7. Avrà tenuto conto che per fare ciò servono importanti interventi sulle fatiscenti ed esigue sottostazioni elettriche? L’unica pecca della linea risiede nei Caf, treni con aria condizionata che si ostinano ancora a funzionare regolarmente.

Roma – Viterbo:
Partendo da piazzale Flaminio, la ferrovia Roma -  Viterbo si fa strada attraverso i magnifici territori della Tuscia. Prima ancora però, nella tratta urbana, si passa per stazioni restaurate da pochi anni ma totalmente abbandonate a se stesse. Un esempio eclatante è dato da Monte Antenne, stazione con parcheggio di scambio al ridosso della quale è nato un grandissimo campo abusivo. Chi mai si sognerebbe di lasciare la macchina incustodita in un luogo del genere per prendere una ferrovia che non passa mai? Eh sì, perché gran vanto delle linea è la quotidiana inosservanza del numero di corse. Mentre sulla Roma – Lido le partenze vengono rispettate di numero ma non di orario, sulla Roma – Viterbo la mancanza cronica di personale rende infattibile rispettare la programmazione oraria. Così negli anni le corse sono andate diminuendo: nel 2009 erano 188, dal 2011 sono divenute 170 e ora sono 154. In particolare da più di un mese l’orario è stato “rimodulato” a discapito di chi ogni giorno sceglie di muoversi col treno.  Al di fuori della tratta urbana, che termina a Montebello, la linea prosegue fino a Viterbo a binario unico. Anche se sarebbero necessari urgenti interventi di ammodernamento, nel 2010 la giunta regionale guidata da Renata Polverini sospendeva ogni iniziativa sulla attuazione del progetto di raddoppio della linea Roma Nord, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria dell'opera. Nel 2011 la stessa giunta ha annullato il bando di gara per l'esecuzione dei lavori di raddoppio sulla tratta Riano-Sant'Oreste, dopo aver verificato che i fondi disponibili erano stati riutilizzati per altri scopi.

Roma – Giardinetti:
La Roma – Giardinetti, che assomiglia più a una tranvia che a una ferrovia, soffre di gravi carenze strutturali che non si affrontano, forse pensando in modo sbagliato che la linea possa essere dismessa quando arriverà la metro C, o rinviando al momento della trasformazione in tranvia vera e propria. La descrizione di questa metrotranvia potrebbe essere riassunta in una parola: guasti. Sono i guasti appunto la causa della maggior parte dei disservizi del trenino giallo della Casilina, inconvenienti che colpiscono rotabili che hanno un’età media di 54 anni con punte di mezzi ottuagenari. Le stazioni poi per la maggior parte non sono altro che marciapiedi prive di pensiline per ripararsi dalla pioggia. Di questa ferrovia colpisce pure l’assurdo orario di servizio che termina alle 22:30 ogni giorno.

è una sorta di trio monnezza...


E adesso la staffetta passa a voi. Alla luce di quanto avete potuto constare, valutate e votate quella che è secondo voi la ferrovia concessa peggiore della rete romana. Il sondaggio in cui votare si trova in alto a destra.

2 commenti:

  1. Vince la Roma - Viterbo con 6 voti, seguita dalla Roma - Giardinetti con 3 voti e poi dalla Roma - Lido con nessun voto :-)

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