giovedì 13 settembre 2018

Filovia Laurentina, la soppressione del 763 non piace


Molta partecipazione, soprattutto dal quartiere Castello della Cecchignola, alla seduta della Commissione Mobilità del IX Municipio che ha trattato la revisione della rete da attuare con l’avvio della filovia Laurentina. In particolare gli abitanti del quartiere hanno fortemente protestato con la soppressione del 763 prevista nello studio di Agenzia per la Mobilità.

Anche in questa sede ho voluto illustrare le nostre osservazioni su tale progetto, che sono disponibili cliccando qui, ricevendo stavolta alcune interessanti puntualizzazioni da RSM.
L’Agenzia ha infatti sottolineato che i filobus hanno la potenzialità di viaggiare al 100% in marcia autonoma senza particolare sofferenza. Un grande limite da porre è la capacità del serbatoio dei mezzi, di dimensioni ridotte per la necessità di ospitare nel vano due motori (elettrico e termico), che potrebbe dare problemi ad Atac in termini di organizzazione dell’esercizio. La percentuale del 30% in marcia autonoma prevista dal contratto di manutenzione full service potrà essere superata a patto che venga ridiscusso il contratto in essere con BredaMenarini, aumentandone chiaramente il valore economico.
Le proposte di soppressione del 763 e potenziamento del 721 saranno rivalutate nel necessario aggiornamento del Piano, dove sarà necessario tenere conto dell’effettiva disponibilità di vetture e delle tipologie (corte e lunghe).
Riguardo alla funzionalità dei nuovi 772 e 779, nonché della semplificazione del tracciato del 30 della nostra proposta l’Agenzia non si è espressa.

Certamente, vista la forte protesta dei cittadini, la Commissione di oggi si concluderà con il rilascio di un parere negativo del Municipio sull’assetto della rete proposta ad agosto da Agenzia: un parere non vincolante dal punto di vista burocratico, ma certamente a livello politico. Dopo la caduta dei municipi III e VIII per dissidi interni e le forti oscillazioni delle amministrazioni nel IV e nell’XI, la Giunta Comunale dovrà necessariamente ascoltare i consiglieri dei suoi territori.

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