La gara numero 88 del 2018 dell'Atac per l'acquisto di 320
autobus è andata deserta, a darne la notizia è stata la stessa azienda con un
breve comunicato stampa:
<<Non è giunta alcuna offerta in risposta alla gara per l'acquisto di nuovi autobus bandita da Atac, per una cifra di 98 milioni di euro finanziati da Roma Capitale. Atac, in qualità di stazione appaltante, avvierà delle nuove verifiche di mercato per garantire nel minor tempo possibile la fornitura dei mezzi.>>
Come sostenuto tempo fa da questa pagina, l'esito in effetti
era piuttosto scontato: la municipalizzata dei trasporti romani è ormai da
tempo sulla black list di parecchie ditte fornitrici, che si sono viste crediti
per diversi milioni di euro congelati a causa del concordato preventivo. Per
citare un altro esempio, anche la gara per i 5 bus ad idrogeno, finanziati
interamente da fondi europei, è andata deserta.
De facto l'Atac non è più una stazione appaltante credibile
e riteniamo che sarebbe stato opportuno dare fin da subito la gara in mano al
Comune di Roma, visto che in ogni caso sarebbe diventato il proprietario dei
mezzi.
D'altra parte la scelta dei bus a gasolio era necessaria, si
legge nella delibera legata alla gara, "per un primo rinnovo della flotta
realizzato con tecnologie affidabili e con impatto economico ridotto, tale da
garantire una prima importante ripresa dell’affidabilità del parco con
conseguente recupero di chilometri/vettura".
Con il fallimento della fornitura salta quindi anche uno dei
pilastri su cui si reggeva la procedura di concordato. Le strade percorribili
ora sono sostanzialmente tre: la ripresentazione della gara, magari scompattata
in lotti più piccoli, da parte di Atac o del Comune, la fornitura dei mezzi tramite
la centrale unica degli acquisti Consip, la ricerca di un fornitore attraverso
la negoziazione diretta (anche se la sindaca ai microfoni di Radio Radio ha
dichiarato di non voler seguire l'esempio "del passato").
L'unica cosa certa è che i tempi per l'arrivo dei nuovi
mezzi si allungheranno così come le attese dei romani alle fermate, mentre gli autobus di Roma continuano a bruciare.
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