La “Roma – Lido”, la “Roma – Viterbo” e la “Roma –
Giardinetti” sono tre ferrovie di proprietà della regione Lazio il cui
usofrutto, passando di società in società, è stato concesso ad Atac nel 2010
che le ha integrate nella propria rete di trasporto pubblico. Anche se ormai la
loro immagine è legata in maniera indissolubile all’Atac, la doppia proprietà
sussiste ancora ed è fonte infinita di problemi burocratici, specie in un paese
come l’Italia. Ogni qual volta la Regione stanzia dei soldi per il
miglioramento delle ferrovie, i fondi spariscono sempre nel nulla e, senza
alcun tipo di investimento, le tre concesse sono destinate a un progressivo deterioramento
sempre più irrecuperabile. L’unica istituzione che si sta prodigando per
cercare di mantenere livelli di esercizio accettabili è l’Atac che ha
anticipato alla Regione forti somme di
denaro.
Quella a cui oggi assisterete sarà una gara tra tre
grandissime campionesse dello disservizio, del disguido, dell’ inconveniente
tecnico. Verranno analizzate, scoperte ed presentate le maggiori problematiche
di queste linee, le tre Cenerentole del trasporto su ferro, e alla fine si
deciderà quale delle tre meriterà la “scarpetta di cristallo”. A scegliere quale
linea verrà premiata sarete voi attraverso il sondaggio presente sul blog.
Trattandosi di una gara in negativo bisogna operare il rovesciamento
dei meriti. Ogni inefficienza sarà un criterio necessario per aiutare voi, la
giuria, a decretare quale sia la linea regionale peggiore.
Senza ulteriori indugi ecco qua presentate le tre miss:
Roma – Lido:
La ferrovia Roma –
Lido è colei che presenta caratteristiche assimilabili a quella di una
metropolitana. Con frequenze variabili tra i 15 e i 30 minuti, i treni vantano
l’assenza dei servizi più elementari. Scendendo in una stazione qualunque non
si può fare a meno di notare che
l’inefficienza è caratteristica anche delle fermate. Mancanza totale di informazioni, servizi
igienici a pagamento inesistenti o inutilizzabili, il sovraffollamento delle
banchine sono quelle peculiarità che rendono la Roma – Lido la ferrovia che è
oggi. Dovevano essere aggiunte altre stazioni nel corso degli anni, ma per ogni
volta che si tentava di far partire la gara di appalto tutto finiva nel
dimenticatoio. Insomma finora si sono fatte solo promesse da marinaio e sono
state spese tante parole al vento. Stavolta è Marino a garantire che entro
l’anno l’attesa minima scenderà a 12 minuti, nel 2014 a 7. Avrà tenuto conto
che per fare ciò servono importanti interventi sulle fatiscenti ed esigue
sottostazioni elettriche? L’unica pecca della linea risiede nei Caf, treni con
aria condizionata che si ostinano ancora a funzionare regolarmente.
Roma – Viterbo:
Partendo da piazzale Flaminio, la ferrovia Roma - Viterbo si fa strada attraverso i magnifici
territori della Tuscia. Prima ancora però, nella tratta urbana, si passa per stazioni
restaurate da pochi anni ma totalmente abbandonate a se stesse. Un esempio
eclatante è dato da Monte Antenne, stazione con parcheggio di scambio al
ridosso della quale è nato un grandissimo campo abusivo. Chi mai si sognerebbe
di lasciare la macchina incustodita in un luogo del genere per prendere una
ferrovia che non passa mai? Eh sì, perché gran vanto delle linea è la
quotidiana inosservanza del numero di corse. Mentre sulla Roma – Lido le
partenze vengono rispettate di numero ma non di orario, sulla Roma – Viterbo la
mancanza cronica di personale rende infattibile rispettare la programmazione
oraria. Così negli anni le corse sono andate diminuendo: nel 2009 erano 188, dal
2011 sono divenute 170 e ora sono 154. In particolare da più di un mese l’orario è stato “rimodulato” a discapito di chi ogni giorno sceglie di
muoversi col treno. Al di fuori della
tratta urbana, che termina a Montebello, la linea prosegue fino a Viterbo a
binario unico. Anche se sarebbero necessari urgenti interventi di ammodernamento,
nel 2010 la giunta regionale guidata da Renata Polverini sospendeva
ogni iniziativa sulla attuazione del progetto di raddoppio della linea Roma
Nord, al fine di verificare la sostenibilità finanziaria dell'opera. Nel 2011
la stessa giunta ha annullato il bando di gara per l'esecuzione dei lavori di
raddoppio sulla tratta Riano-Sant'Oreste, dopo aver verificato che i fondi
disponibili erano stati riutilizzati per altri scopi.
Roma – Giardinetti:
La Roma – Giardinetti, che assomiglia più a una tranvia che
a una ferrovia, soffre di gravi carenze strutturali che non si affrontano,
forse pensando in modo sbagliato che la linea possa essere dismessa quando arriverà
la metro C, o rinviando al momento della trasformazione in tranvia vera e
propria. La descrizione di questa metrotranvia potrebbe essere riassunta in una
parola: guasti. Sono i guasti appunto la causa della maggior parte dei
disservizi del trenino giallo della Casilina, inconvenienti che colpiscono
rotabili che hanno un’età media di 54 anni con punte di mezzi ottuagenari. Le
stazioni poi per la maggior parte non sono altro che marciapiedi prive di
pensiline per ripararsi dalla pioggia. Di questa ferrovia colpisce pure
l’assurdo orario di servizio che termina alle 22:30 ogni giorno.
è una sorta di trio monnezza... |
E adesso la staffetta passa a voi. Alla luce di quanto avete
potuto constare, valutate e votate quella che è secondo voi la ferrovia
concessa peggiore della rete romana. Il sondaggio in cui votare si trova in alto a destra.
I risultati???? :-)
RispondiEliminaVince la Roma - Viterbo con 6 voti, seguita dalla Roma - Giardinetti con 3 voti e poi dalla Roma - Lido con nessun voto :-)
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