venerdì 23 marzo 2018

De rerum referendarum - #MejoDeNo


Superato lo scoglio delle elezioni politiche e regionali, la vita politica di Roma sta entrando, anche se con l’inconsapevolezza di molti cittadini, in una nuova fase: i romani saranno nuovamente chiamati alle urne il 3 giugno 2018 per rispondere al quesito referendario proposto dai Radicali.


Come ben sapete, in passato ho già esposto le mie forti perplessità in merito alla efficacia di un eventuale “abbandono” dell’ATAC in favore a diversi operatori di trasporto pubblico locale: ritengo infatti che l’origine del problema dei trasporti di Roma risieda nella sua intrinseca insostenibilità economica.
Per questa ragione ho deciso di aderire al cosiddetto fronte del “no, grazie”.
Tuttavia, ancora prima del mio impegno “politico”, in questi mesi cercherò di diffondere informazioni esatte, contro tutte le bestialità che sono già state diffuse l’anno scorso durante la prima fase della raccolta firme sia dall’una che dall’altra fazione. Voglio, insomma, che i miei lettori possano, indipendentemente dalla scelta finale, essere mossi nel voto da ragioni valide e ponderate.

Il mio contributo vorrà connettere da una parte la drammatica quotidianità del pendolare romano, fatta di ritardi e scioperi bisettimanali per ragioni non ben specificate, con l’opportunità che rappresenta erogare il servizio attraverso un’azienda pubblica. 

Spero quindi che il dibattito che ne nascerà su questa piattaforma sia fecondo di spunti di riflessione.


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