Tra qualche mese San Giovanni ospiterà il secondo nodo di scambio tra metropolitane nella storia di Roma.
La metro A sarà allacciata, almeno idealmente, a una diramazione più lunga della linea stessa: potenzialmente più di 10.000 passeggeri potrebbero trasferirsi dalla C alla A nell'ora di punta.
Dal canto suo la metro A, con un'offerta di poco superiore ai 50.000 posti/ora, non sarà in grado di drenare il surplus di passeggeri.
E' necessario quindi ragionare con largo anticipo su dei servizi supplementari che accompagnino l'incontro tra le due metropolitane.
Next stop: San Giovanni!
La metro A sarà allacciata, almeno idealmente, a una diramazione più lunga della linea stessa: potenzialmente più di 10.000 passeggeri potrebbero trasferirsi dalla C alla A nell'ora di punta.
Dal canto suo la metro A, con un'offerta di poco superiore ai 50.000 posti/ora, non sarà in grado di drenare il surplus di passeggeri.
E' necessario quindi ragionare con largo anticipo su dei servizi supplementari che accompagnino l'incontro tra le due metropolitane.
Next stop: San Giovanni!
Proposte molto interessanti e condivisibili, in particolare quelle che prevedono l’utilizzo del vettore tranviario per tentare di alleggerire i maggiori flussi di traffico generati dal nuovo attestamento, destinati altrimenti a riversarsi sulla linea A della metro. Riguardo la rettifica di percorso della linea bus 51 oggetto della prima proposta, per un efficientamento delle frequenze ritengo sia necessario operare anche sui tempi semaforici degli impianti che regolano gli incroci Manzoni - Emanuele Filiberto e Appio - San Giovanni, attualmente estremamente dilatati e decisamente sfavorevoli al mezzo pubblico; oltre logicamente alla protezione dell'itinerario preferenziale lungo Emanuele Filiberto. Vedrei inoltre con favore il prolungamento della linea da Largo Chigi a Washington - Flaminio metro A in sostituzione delle tratte coincidenti delle attuali linee bus 53 (da attestare a Ungheria), 61 (da limitare a XX Settembre) e 160 (da attestare a Partigiani - Ostiense FS), creando un collegamento con andamento parallelo a quello della tratta centrale della metro A, quella più sovraccarica. Riguardo l’attivazione di corse limitate della linea 3 fra Porta Maggiore e Parco del Celio francamente ritengo tale ipotesi scarsamente praticabile sia per problematiche legate all’esercizio, in particolare all’inversione delle vetture in corrispondenza del tronchino di sosta del Parco del Celio; sia perché per l’utenza il nodo di scambio ideale fra vettore tranviario e linea B della metropolitana si ha in corrispondenza della fermata Circo Massimo e non di quella del Colosseo. L’ideale quindi sarebbe attestare le corse di tale collegamento, da denominarsi 13, a Porta S. Paolo consentendo così all’utenza di scambiare anche con la Roma Lido.
RispondiEliminaE ovviamente si potrebbe arginare il problema a monte, potenziando la linea giardinetti perché assorba il traffico che andrebbe a termini...
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/19/roma-metropolitane-pignorati-10-milioni-di-euro-azienda-sullorlo-del-baratro-rischio-metro-c-e-conti-del-comune/3401168/ Alla luce della procedura esecutiva promossa da Salini Impregilo il fallimento della partecipata Roma Metropolitane è più che concreto per cui temo fortemente per il futuro dell'intera tratta Lodi - Colosseo; sempre che non ci siano conseguenze anche per quella attualmente in esercizio perché con la situazione di default delle finanze capitoline non ci si può certo permettere di mantenere in vita una costosissima metro driveless destinata per chissà quanti anni a trasportare pochissimi utenti.
RispondiEliminaCondivido le proposte!
RispondiEliminaBisogna alleggerire il nodo di San Giovanni!
Secondo me occorre prevedere contemporaneamente 3 differenti collegamenti:
- il 51 express verso Colosseo MB ed il centro storico;
- il tram express verso Roma Termini;
- una circolare Lodi MC-Tuscolana FS.
Tutti e 3 i collegamenti, vista la rottura di carico, devono essere assicurati con frequenti passaggi.