lunedì 7 marzo 2016

Il Trenino dei Desideri || La metro C, il più grande spreco di sempre

Parlare della metro C, ossia l'opera protagonista delle cronache sulla mobilità romana degli ultimi 10 anni, non è affatto facile, soprattutto se non si dispone delle adeguate conoscenze di ingegneria, archeologia ed economia. Le nostre osservazioni pertanto si limiteranno ad alcuni dati di fatto.

La linea C risulta attualmente finanziata fino alla fermata Fori Imperiali/Colosseo. Sussistono anche coperture parziali da parte del governo per arrivare fino a piazza Venezia, ma è necessario decidere se sarà stazione passante o di capolinea.
Supposto che la metro arriverà necessariamente fino a piazza Venezia, unico luogo adatto dove per poter estrarre le talpe meccaniche, la domanda alla quale il futuro sindaco dovrà rispondere è: conviene proseguire o fermarsi?

E' sul concetto di convenienza che i sostenitori e i detrattori della metropolitana si sono aggrappati con diverse motivazioni: chi pone il riflettore sui rischi, chi sui costi, chi sulle opportunità di questa grande opera.

Quale futuro per la terza metropolitana di Roma?
Bisognerà innanzitutto sfruttare questo 2016, l'irripetibile anno in cui è possibile rescindere il contratto con l'attuale consorzio costruttore senza pagare ulteriori penali.
Il passo successivo sarà quello di preparare una nuova gara d'appalto per la progettazione della tratta mancante, sia essa Colosseo-Venezia o Colosseo-Ottaviano, richiedendo il controllo del 95% dei finanziamenti da parte dello Stato. Questa formula slegherà la grande opera dalle alterne vicende del Comune di Roma, alleggerendone il peso sulle sempre disastrate finanze.

Bisogna avere ben presente che le decisioni dei prossimi 5 anni  saranno determinanti per il futuro assetto della metropolitana: una volta chiusi i cantieri a piazza Venezia non si potranno più riaprire.
Noi ci auguriamo che la metro C sia portata a compimento, così come previsto dal Piano Regolatore Generale. Interromperla drasticamente nel cuore del centro storico sarebbe il più grande spreco di sempre.

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