venerdì 13 febbraio 2015

2024 - Appunti di una metro senza fermate

«L'assessore comunale alla Mobilità, Guido Improta, nel corso della riunione odierna della commissione speciale Metro C si è augurato che "entro il 2016 si creino le condizioni per parola definitiva per far arrivare la linea C fino a Ottaviano". La linea, come detto dal presidente di Romametropolitane, potrebbe arrivare alla Farnesina in tempo per le Olimpiadi del 2024. Intanto, ha chiarito, "abbiamo depositato il 23 dicembre il progetto definitivo della stazione Venezia e il preliminare fino a Ottaviano. E stiamo definendo la zona di entrata delle talpe ad Ottaviano". Le Olimpiadi, appunto. "Abbiamo tre anni fino al 2018 per agganciare il finanziamento del prolungamento della linea C fino a Farnesina, vicino allo stadio, dimostrando al Cio che abbiamo il requisito dell'accessibilità nei pressi degli impianti con il tpl su ferro - ha spiegato Paolo Omodeo Salè - Pensiamo che si possa procedere da Clodio a Farnesina direttamente senza la fermata intermedia Auditorium". […] La stazione San Giovanni, ha ricordato sempre stamani l'assessore Guido Improta, "sarà aperta nel 2016". "E quando apriremo la tratta Centocelle-Lodi della linea C sposteremo il capolinea dell'autobus 50 express da Centocelle, dove si trova ora, a Lodi per far arrivare le persone a San Giovanni e Termini - ha proseguito l'assessore comunale alla Mobilità, Guido Improta - Con l'apertura di Lodi elimineremo anche il bus 105 già oggi la sua frequenza è passata da 3 a 6 minuti. E contestualmente sulla linea C siamo passati da 70 persone a treno a 300" »
Fonte: Repubblica

Questo articolo non deve essere visto dal lettore come il solito pezzo qualunquista o benaltrista (le necessità di Roma so’ aartre) scritto da chissà quale editore esaurito. L’intenzione di oggi è quella di mettere il luce la situazione di una linea metropolitana che, mentre si continua a prolungare o si vorrebbe prolungare in maniera discutibile, non si sta integrando nel panorama del TPL nei tratti già attivati.
Partendo da Pantano, è scandaloso che il 106 sia rimasto in servizio, seppur con sole 50 corse al giorno. L’itinerario da Pantano a Giardinetti, essendo COMPLETAMENTE sovrapposto alla metropolitana, non è altri che un doppione, anche se più lento, dedicato a chi non paga il biglietto.  

Arrivati nei pressi del grande raccordo anulare, a Giardinetti si trova l’ex Roma-Fiuggi dal destino sempre incerto. Dalle ultime notizie non si capisce più se verrà eliminata integralmente, solo in parte, trasformata in tranvia, filovia o busvia: una gran confusione. È tuttavia sicuro che, con l’attivazione della tratta metro C a piazza Lodi, il 105 verrà soppresso e il collegamento da Termini del 50 verrà spostato in corrispondenza del nuovo capolinea metro (ma come non ci doveva arrivare il famoso tram Lodi – S. Croce??). Il risultato a Torpignattara sarà quindi quello di una mobilità interamente affidata a una ferrovia urbana rimasta, tra l’altro, senza fondi regionali.


Stessa incertezza regna sulla stazione Pigneto FS che, stando alle notizie di dicembre, dovrebbe essere costruita entro il 2017. Dopo le false partenze, sentire in audizione una conferma della realizzazione del nodo ci avrebbe rassicurato sulle tempistiche annunciate.

Avanzando infine verso il centro storico, rimane infine non sciolto il nodo di Chiesa Nuova. Il furbissimo Improta avendo annunciato che “la metro C arriverà ad Ottaviano” ha più o meno volutamente steso un velo di incertezza sul numero delle fermate intermedie. È invece noto che, se dovesse arrivare fino a Farnesina, la fermata dell’Auditorium verrebbe saltata a piè pari.


È ammissibile che alcune stazioni siano considerate a “priorità più bassa” (Auditorium e Chiesa Nuova), tuttavia bisogna quantomeno garantirsi la possibilità di costruirle in un secondo tempo e per fare ciò è necessario che si prepari almeno la scatola della stazione. Quale senso può avere una metropolitana che in periferia ha stazioni ogni 800 metri ed al centro ogni 2 km?

Non bisogna sottovalutare la capacità di questi improvvisatori. Anche perchè quando i tempi son corti l'obiettivo è far fuori tutti i soldi, fare cosa diventa secondario: è la logica dei grandi eventi che porta a grandissimi sperperi. Ad esempio si ricordino per Italia 90 i binari di Vigna Clara e l'Air terminal Ostiense.
Viene naturale domandarsi: ma possibile che per realizzare il minimo sindacale si debbano aspettare gli eventi straordinari?
La C va completata (con TUTTE le stazioni) perché serve alla città e basta.

1 commento:

  1. Del resto, tra Farnesina (accanto all'omonimo stadio) e Auditorium (accanto al Palazzetto dello Sport su viale Tiziano) ci sarebbero ben 1.100 metri; e tra questa e Clodio-Mazzini (nell'area dell'ex deposito ATAC di piazza Bainsizza?) altri 1.600. Distanze enormi per una tratta in piena città.

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