La storia che stiamo per raccontare ha inizio un anno fa
quando nasce l’idea di servire il futuro stadio AS Roma con una diramazione della metro B Magliana – Muratella. Una diramazione economica e veloce da costruire in quanto già presenti
alcune strutture, come i binari sovrapposti a Magliana, e non necessari, almeno
fino a Tor di Valle, costosi espropri
dei terreni. Quindi l’unico costo importante si sarebbe affrontato per spingere
i binari fino a Muratella.
Pur trattandosi di soli 5 km in superficie, di cui solo 2,3
effettivamente nuovi, tale diramazione sarebbe diventata il mezzo principale
dei tifosi per arrivare allo stadio, oltre a portare benefici non trascurabili
alla mobilità. Combinando infatti metro e FL1 si sarebbero collegati in maniera
decisamente più efficace l’EUR e il nuovo polo di Tor di Valle all’aeroporto. Insomma si sarebbero notevolmente avvicinate
le periferie sia tra di loro e sia al centro città.
Dopo mesi e mesi, tra alterne vicende, Marino ha ottenuto da
Pallotta ben 50 milioni di finanziamenti per la diramazione metro, pena il veto
del Comune e la mancata realizzazione dello stadio.
Ieri le sorti di questo match tra interesse pubblico e
privato, dove sembrava che sia l’uno che l’altro avrebbero vinto, sono state
ribaltate. La riunione della giunta ha proclamato infatti di pubblico interesse
un progetto completamente stravolto rispetto all’originale: la diramazione non
si spingerà più fino a Muratella ma sarà limitata a Tor di Valle e il
collegamento con la FL1 al posto che con la metro sarà realizzato con un ponte
pedonale.
Spesso a Roma si parla e ci si lamenta di quei nodi di
scambio “mancati” come Ponte Lungo (MA) /Tuscolana o Libia (MB1) /Nomentana. Nel 2017 tra Tor di Valle e Muratella/Magliana
(FL1) accadrà la stessa identica cosa. La linea B così progettata non
aggiungerà affatto una nuova offerta di T.P.L. perché completamente sovrapposta
alla Roma – Lido. Se da una parte sarà lievemente potenziato il servizio già
esistente a Tor di Valle, dall’altra c’è da dire che verranno tagliate le corse
metro per l’EUR.
Come si potrebbero quindi impiegare quei 50 milioni? Poiché il
senso dell’intero progetto risiedeva nello scambio FL1 “Muratella”,sovrapporre
due linee che già condividono 3 stazioni è completamente inutile. A questo
punto è preferibile pensare di utilizzare i finanziamenti per potenziare l’impianto
elettrico della Roma – Lido potenziando sottostazione elettrica “Torrino” e
realizzando una nuova a Vitinia. In tal modo si potrebbero istituire corse
supplementari limitate ad Acilia, alleviando il cronico affollamento della
linea. Si tratterebbe di un intervento parziale, ma pur sempre propedeutico alla
trasformazione della ferrovia in metropolitana. O ancora, realizzare un
capolinea a Tor di Valle senza quadruplicare inutilmente i binari e costruire
la fermata Torrino Nord prevista dal piano regolatore. Insomma ci sono veramente tanti modi utili per
la cittadinanza nei quali impiegare questi fondi, diramare ulteriormente la
metro sovrapponendola alla Roma – Lido non è uno di questi.
In tempo di crisi quella che abbiamo è un’opportunità
veramente rara di rilancio del T.P.L., facciamo in modo che non venga sprecata!
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