È entrato in servizio giovedì scorso l’MB 407-408, primo CAF
di seconda generazione. A questo è seguito il giorno dopo anche l’MB 409-410.
Questi primi due treni fanno parte della fornitura che
doveva entrare in servizio con l’apertura della metro B1. Il bando però fu vinto
a suo tempo dalla CAF solo il 7 agosto 2012 ed è stato successivamente
modificato a gennaio di quest’anno per incrementare il numero di convogli
previsti da 15 a 18.
La consegna è incominciata ad aprile e fino ad ora sono
stati avvistati 4 treni su 18:
- MB 407 – 408 [IN SERVIZIO]
- MB 409 – 410 [IN SERVIZIO]
- MB 411 – 412 [COLLAUDO IN CORSO]
- MB 413 - 414 [COLLAUDO IN CORSO]
Per consentire a questi convogli, che assorbono più energia
per l’aria condizionata, di circolare liberamente in linea si potenzieranno 4
sottostazioni elettriche (Laurentina, Magliana, Termini, Monti Tiburtini).
Inoltre il deposito Magliana Nuova verrà potenziato ed esteso per poter
ospitare il rinnovato parco mezzi senza demolire il materiale storico
accantonato.
In questo contesto si registra con piacere la risposta di
Improta all’interrogazione di Enrico Stefàno: il bando di demolizione dell’Atac è stato bloccato sui treni sottoposti a
vincolo di tutela storica, con più di 75 anni d’età. Una vittoria, sì, ma mutilata. Non sono stati
ancora salvati dalla possibile demolizione i treni MR, primi convogli
metropolitani d’Italia. Inoltre finché non ci si muoverà per la creazione di un
polo museale degno di questo nome, possiamo essere certi che le storie che
questi treni hanno da raccontare non troveranno pubblico.
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