L'11 ottobre aprirà la tratta
Pantano-Centocelle della linea metro C. Ad annunciarlo, l'assessore ai Trasporti, Guido Improta: "Se tutto
si svolgerà in maniera ordinaria, apriremo di sabato perché c'è meno flusso.
Saranno attivati sulla linea 5 treni, con una frequenza di un treno ogni 12
minuti". Non è lo standard ottimale, - ha precisato Improta - ma a me
interessa spazzare via le strumentalizzazioni e dimostrare che la struttura c'è
e che la situazione può solo migliorare".
APERTA FINO ALLE 18.30. La fascia oraria di apertura è fissata dalle 5.30 alle 18.30, per un totale di 13 ore di esercizio nelle ore restanti proseguiranno i lavori sul resto della linea. In ritardo infatti la consegna della fermata Lodi, inizialmente fissata ad agosto 2014. Una volta in funzione la tratta Pantano-Centocelle, "Prevediamo - spiega Improta - di organizzare un servizio di tpl per collegare Centocelle a Termini come hub di smistamento principale.
APERTA FINO ALLE 18.30. La fascia oraria di apertura è fissata dalle 5.30 alle 18.30, per un totale di 13 ore di esercizio nelle ore restanti proseguiranno i lavori sul resto della linea. In ritardo infatti la consegna della fermata Lodi, inizialmente fissata ad agosto 2014. Una volta in funzione la tratta Pantano-Centocelle, "Prevediamo - spiega Improta - di organizzare un servizio di tpl per collegare Centocelle a Termini come hub di smistamento principale.
A un anno di distanza (si ricorda che la questione era già affrontata in questa sede) ritorna il delicato tema: Cosa
faranno i pendolari della prima tratta della metro, una volta arrivati al
capolinea Parco di Centocelle?
L’ultima volta la trattazione era stata superficiale e le
soluzioni suggerite di natura abbastanza fantasiosa: non avevo preso ancora
coscienza dell’impossibilità di progettare soluzioni a medio – lungo termine in
questa nostra città. Cercherò quindi di analizzare il problema a fondo per
tentare di fornire spiegazioni più adeguate e vicine alla realtà.
Ogni treno della metropolitana può contenere 1200 persone.
Con 5 treni/ora (frequenza prevista dall’atto attuativo) si ottiene quindi una
capacità di trasporto di 6000 pphd (passeggeri per ora in una direzione).
Si ammetta che in ora
di punta, quando i convogli saranno colmi, 100 persone su 1200 non scendano a
Centocelle ma si distribuiscano nelle fermate intermedie. Al capolinea di
Centocelle giungeranno comunque 5500 persone ogni ora.
Allo stato attuale di cose per proseguire il viaggio in
centro è possibile utilizzare il Roma-Giardinetti e il 105.
In particolare i 20 treni in servizio sulla Casilina possono
contenere tra le 220 e le 330 persone. Considerando una media di 270 e una
frequenza massima di un treno ogni 5 minuti si ottiene una capacità pari a 3240
pphd.
Il bus articolati in servizio sul 105 possono invece
contenere solo 150 persone. Combinando questo dato con la frequenza massima di
un bus ogni 7 minuti si calcola una capacità di trasporto pari a 1350 pphd.
Sottraendo quindi ai 5500 pphd iniziali provenienti dalla
metro C i 4590 pphd drenati da Roma-Giardinetti e 105, rimangono comunque 910
persone appiedate ogni ora di punta.
Per sopperire a tale mancanza sarebbe
quindi necessario attivare almeno un’altra linea bus servita da mezzi da 18
metri che passi ogni 6 minuti. In pratica raddoppiare il 105 che già attraversa,
ingombrando, un’arteria stradale normalmente congestionata.
Abbassare ulteriormente l’attesa di 5 minuti dei treni della
Casilina non è possibile a causa della necessità di alternare i passaggi nel
tratto a binari compenetrati (Ponte Casilino – Porta Maggiore).
In questi conti poi non si considerano poi tutti quei
pendolari, abitanti di Centocelle e Tor Pignattara, che già da tempo
usufruiscono dei mezzi. Non è ovviamente pensabile privarli della possibilità
di accedere ai trasporti pubblici per far posto ai pendolari della nuova metro.
Che fare dunque? Nonostante gli annunci dell’apertura si siano
susseguiti di anno in anno ancora una volta l’impossibilità di programmare soluzioni
a lungo periodo, di andare oltre la visione del singolo mandato, lascia la
città del tutto impreparata all’arrivo della nuovissima infrastruttura.
Sembra quindi che l’unica via praticabile per ora sia quella
di disincentivare l’uso della metropolitana. Di qui forse anche la frequenza
ridicola e la necessità di limitare l’orario di chiusura alle 18:30.
Che fare poi della morente ferrovia Roma - Giardinetti é un mistero inestricabile...
Che fare poi della morente ferrovia Roma - Giardinetti é un mistero inestricabile...
tutto giusto, resta il fatto che ti stanno per sopprimere
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