giovedì 2 marzo 2017

I nuovi autobus per rappezzare i vecchi filobus

Ad appena un giorno dalla consegna, i nuovi autosnodati Urbanway stanno già prestando servizio sulla linea 90, da tempo esercitata con servizio misto autobus+filobus per problemi di approvigionamento di pezzi di ricambio per i mezzi filoviari.
Dall'altra parte di Roma, nella rimessa di Tor Pagnotta, 45 filobus Bredamenarini del 2009 giacciono inutilizzati senza non aver mai portato un passeggero.
Uno dei tanti misteri di Roma, dove la cura del ferro all'incontrario va.


2 commenti:

  1. Carlo, non ti stare a preoccupare più di tanto per le sorti della 90 exp filoviaria; di questo passo finiranno per accantonare tutte le vetture, sia Solaris che Bredamenarinibus, sostituendole con i nuovi autosnodati Urbanway finché durano; e, considerata l’incapacità congenita dell’ATAC e del suo management, stai certo che non saranno neanche capaci a rivenderle sul mercato dell’usato. Così verrà definitivamente scritta la parola fine a questo collegamento che, per la sua particolare configurazione di esercizio, viene a costare, fra batterie e ricambi, cifre folli alle disastrate casse dell’azienda di trasporto pubblico capitolina. E tutto ciò per assecondare le istanze pseudo ecologiste dell’allora sindaco Veltroni e quelle ancor più demenziali di qualcuno dei tanti ciarlatani della Soprintendenza che si opposero alla posa dei bifilari da Porta Pia a Termini. Consideriamo che un solo collegamento filoviario, nell’attuale configurazione generale della rete su gomma della capitale esercitata esclusivamente con veicoli a gasolio o metano, è totalmente antieconomico, specie se poi devi obbligatoriamente far ricorso alla marcia autonoma a batterie per lunghe estese del percorso. Oltretutto un filobus articolato ha le stesse identiche capacità di trasporto di un autobus da 18 metri. Almeno avessero esteso le filoviarizzazioni anche alle altre due linee express originariamente previste nel piano di riforma della rete di Monte Sacro; sto parlando della 60, che oltretutto condivide lunghe tratte di percorso con la 90, e della 80; tutti bei progetti che avrebbero certamente consentito delle economie di scala in virtù della maggiore lunghezza d’esercizio degli impianti, oltre a significative riduzioni delle componenti inquinanti. Per quell’altra di Via Laurentina poi neanche dovranno fare lo sforzo di sopprimerla, dato che, continuando di questo passo, stai certo che non l’attiveranno mai.

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