mercoledì 26 settembre 2018

Sull'impopolarità del cordolo

Dopo l’ammonimento lanciato da questo blog qualche settimana fa, sono stati finalmente avviati i lavori per la protezione delle prime tre corsie preferenziali. In particolare l’intervento sta vedendo l’installazione dei cordoli lungo:
  • Via Orazio Pulvillo e via Quinto Publicio, con protezioni di gomma e paletti catarifrangenti per una lunghezza di 400 metri circa;
  • Via Emanuele Filiberto, con cordoli in travertino lunghi 500 metri;
  • Viale Libia e viale Eritrea (in ambo i sensi di marcia), con protezioni di gomma e paletti catarifrangenti per una lunghezza di 1,3 km.
A queste vie si aggiungeranno entro la fine dell’anno le preferenziali in via Nomentana/Valdaosta e in via di Valmelaina, per un importo complessivo di 519.955 euro.
Come era purtroppo impossibile evitare, i cantieri in corso hanno scatenato le proteste dei commercianti, centauri e fautori della doppia fila che hanno invocato l’epurazione dei cordoli di alemanniana memoria in favore delle borchie a terra.
L’argomento opposto dai detrattori del trasporto pubblico è la presunta pericolosità delle protezioni, utilizzate in tutta Italia e omologate secondo rigidi standard ministeriali, nonchè l’abbandono della spesa mordi e fuggi, che nasce spesso e volentieri dalla possibilità di parcheggiare in doppia fila a sua volta causa della congestione stradale in città.
Questa pagina non può che schierarsi con massimo favore ai cordoli che Enrico Stefàno e la sua commissione mobilità stanno finalmente installando in città dopo due anni di attesa.
Le proteste di questi giorni mostrano il contraddittorio attaccamento del romano medio all’automobile, che desidera una viabilità scorrevole senza però rinunciare al sacro veicolo. Purtroppo Roma è una città per la quale spesso la macchina privata rappresenta l’unico modo per muoversi, ma è proprio per questa ragione che interventi volti al miglioramento del trasporto pubblico dovrebbero essere accolti con favore da tutti.
L’unico modo per rendere più agevoli gli spostamenti in città, riducendo allo stesso tempo il drammatico tasso di incidenti, sta di fatto nell’eliminare la causa della congestione e del rischio stradale, ossia l’uso stesso dell’automobile. La corsia preferenziale in tal senso svolge un doppio ruolo di riorganizzazione della carreggiata, fluidificando il traffico, e premia chi utilizza il trasporto pubblico.

La preferenziale in via Emauele Filiberto
Finantochè provvedimenti del genere saranno impopolari, bisognerà lavorare sulla cultura del cittadino: in tal senso sponsorizziamo e pubblicizziamo volentieri la passeggiata organizzata per questo venerdì dall’associazione Cittadini Re di Roma. Noi ci auguriamo un aumento dell’investimento sulle preferenziali, in maniera tale da avere un incremento consistente della rete entro la fine del mandato della giunta Raggi.


giovedì 13 settembre 2018

Filovia Laurentina, la soppressione del 763 non piace


Molta partecipazione, soprattutto dal quartiere Castello della Cecchignola, alla seduta della Commissione Mobilità del IX Municipio che ha trattato la revisione della rete da attuare con l’avvio della filovia Laurentina. In particolare gli abitanti del quartiere hanno fortemente protestato con la soppressione del 763 prevista nello studio di Agenzia per la Mobilità.

Anche in questa sede ho voluto illustrare le nostre osservazioni su tale progetto, che sono disponibili cliccando qui, ricevendo stavolta alcune interessanti puntualizzazioni da RSM.
L’Agenzia ha infatti sottolineato che i filobus hanno la potenzialità di viaggiare al 100% in marcia autonoma senza particolare sofferenza. Un grande limite da porre è la capacità del serbatoio dei mezzi, di dimensioni ridotte per la necessità di ospitare nel vano due motori (elettrico e termico), che potrebbe dare problemi ad Atac in termini di organizzazione dell’esercizio. La percentuale del 30% in marcia autonoma prevista dal contratto di manutenzione full service potrà essere superata a patto che venga ridiscusso il contratto in essere con BredaMenarini, aumentandone chiaramente il valore economico.
Le proposte di soppressione del 763 e potenziamento del 721 saranno rivalutate nel necessario aggiornamento del Piano, dove sarà necessario tenere conto dell’effettiva disponibilità di vetture e delle tipologie (corte e lunghe).
Riguardo alla funzionalità dei nuovi 772 e 779, nonché della semplificazione del tracciato del 30 della nostra proposta l’Agenzia non si è espressa.

Certamente, vista la forte protesta dei cittadini, la Commissione di oggi si concluderà con il rilascio di un parere negativo del Municipio sull’assetto della rete proposta ad agosto da Agenzia: un parere non vincolante dal punto di vista burocratico, ma certamente a livello politico. Dopo la caduta dei municipi III e VIII per dissidi interni e le forti oscillazioni delle amministrazioni nel IV e nell’XI, la Giunta Comunale dovrà necessariamente ascoltare i consiglieri dei suoi territori.

domenica 9 settembre 2018

Arrivano le linee “F”!



«Dal 10 settembre, i filobus che, dal deposito di Tor Pagnotta si recano a prendere servizio sulle linee 60 e 90 a piazza Venezia e Termini, e i filobus diretti al deposito, anziché viaggiare fuori servizio effettueranno alcune fermate tra via Laurentina/altezza via Celine e il Centro. I filobus effettueranno le fermate lungo il percorso per aumentare l'offerta nelle ore mattinali e serali sulla direttrice Laurentina-Eur-Centro e viceversa.»
Così Atac ha presentato le nuove linee che, sulla falsariga di una proposta di questo blog, si aggiungono alla rosa dei collegamenti speciali che sono sostanzialmente esercite con bus da e per il deposito a servizio dei cittadini verso i principali capolinea autobus della capitale.

Queste linee sono caratterizzate da una particolare numerazione “lettera + numero + numero” dove la lettera identifica la rimessa:
  • A – Tor Sapienza
  • C - Acilia
  • L ed F – Tor Pagnotta
  • M – Magliana
  • G – Grottarossa
  • P – Portonaccio
  • T – Tor Vergata

Se il primo numero è uno zero e il secondo è diverso da zero si tratta di corse dal deposito alla città e, viceversa, se il primo numero è diverso da zero e il secondo è uno zero la corsa parta da un capolinea cittadino che rientra in rimessa.
Per approfondire il percorso e le fermate dei collegamenti esistenti suggeriamo di consultare il blog di Trasporti Pubblici Romani.

Un possibile collegamento "L" in uscita
da Tor Pagnotta, che tuttavia non effettua
servizio perchè tali linee non sono
normate dal Contratto col Comune.
Ad oggi tali linee risultano essere tuttavia completamente inaffidabili, in quanto non dispongono di un orario di servizio ben definito e sono esercite a seconda della bontà dell’autista (che deve scegliere, specialmente quando il traffico è intenso, di tabellare “Deposito” per accorciare i tempi): per tale ragione in tempi non troppo lontani i collegamenti speciali sono stati oscurati dal sito dell’Agenzia per la Mobilità.

Poiché d’altra parte l’Atac non recepisce alcun rimborso dal contratto di servizio per queste corse, il Comune non ha il potere di rivendicare alcuna penale sull’azienda.

In tempi recenti Enrico Stefàno ha parlato di aumentare fino a un milione  di chilometri il valore di contratto di servizio con Atac, anche per dare maggiore respiro finanziario alla municipalizzata sottoposta alla procedura di concordato preventivo. Un’ottima occasione per incrementare ulteriormente i chilometri erogati  senza impegnare ulteriori risorse in termini di autobus e personale potrebbe essere la normalizzazione delle linee da/per le rimesse Atac, assicurando quella quota parte di corse che nella mattina presto e nella notte fonda partono e rientrano certamente in deposito.
Si andrebbe così a risolvere parte delle problematiche della rete romana, che nello stacco tra servizio di bus notturni e l’avvio del servizio diurno soffre di notevoli vuoti di orario, andando a soddisfare una domanda di trasporto già presente che chiede di muoversi presto per raggiungere in tempi brevi il posto di lavoro.
Chiaramente tale operazione dovrebbe passare per un’ottimizzazione dei percorsi e l’infittimento, laddove necessario, del numero di fermate.

Il nostro impegno sarà portare il tema all’attenzione della commissione mobilità presieduta da Enrico Stefàno.

lunedì 3 settembre 2018

Il IX municipio si prepara al Filobus


Oggi si è tenuta una commissione mobilità molto importante per esaminare il progetto di riorganizzazione delle linee autobus a seguito dell'apertura prossima ventura del filobus laurentino. L'Agenzia per la Mobilità ha presentato un progetto di riorganizzazione che sostanzialmente accentra quante più linee possibili sui nuovi percorsi filoviari: linea 72 (ex 722) Laurentina-Trigoria, linea 73 (ex 707) Agricoltura-Trigoria e linea 74 Laurentina-Tor Pagnotta.
A nostro avviso il sovrautilizzo dei filobus su tratte non elettrificate rischia di compromettere la funzionalità dei mezzi entro 2-3 anni, replicando il drammatico caso del filobus 90, cui due terzi della flotta sono ormai definitivamente accantonati.
Un altro tema cruciale, sostenuto tra l'altro da diversi comitati di quartiere, è la prevista soppressione del 763 che verrebbe in parte sostituito dal 776 senza raggiungere Castello della Cecchignola. Pensare di privare un quartiere senza servizi di una linea, bilanciandola solo parzialmente con un potenziamento impossibile del 721, risulterebbe essere la pietra tombale della mobilità pubblica.
La nostra proposta ha cercato quindi di riequilibrare questi due grandi limiti dello studio di Agenzia, introducendo numero circolari di quartiere dal percorso molto breve, quindi con necessità di un numero limitato di vetture e anche piuttosto regolari. In attesa dell'auspicabile pubblicazione della riorganizzazione dell'Agenzia, noi mettiamo a disposizione il nostro documento.
Download della proposta Odissea Quotidiana
Siamo costantemente in ascolto per osservazioni e integrazioni all'indirizzo mail: etrgiallo@gmail.com

Una nota a margine piuttosto importante è stata la conferma del Dipartimento Mobilità sul termine lavori dell'infrastruttura, fissata per l'11 ottobre prossimo. Noi, alla luce del sopralluogo che abbiamo effettuato, siamo rimasti molto scettici rispetto ad questa dead line: il tempo sarà giudice.