sabato 26 gennaio 2019

IX Municipio: tutta la politica contro la filovia Laurentina



Accogliendo una mozione presentata dalle opposizioni, il consiglio del IX Municipio di Roma ha bocciato all'unanimità la corsia protetta del corridoio filoviario laurentino nel tratto compreso tra viale dell’Umanesimo e la stazione della metropolitana.

La preferenziale, originariamente proposta dal Campidoglio al centro della carreggiata, era stata rimaneggiata e traslata al lato delle principali intersezioni dell’ultimo miglio filoviario: via dei Corazzieri/viale dell’Oceano Atlantico e piazzale Douhet. Questa soluzione avrebbe potuto conciliare la necessità di dare la priorità al filobus (ma anche a tutte le linee autobus locali), che avrebbe “scavalcato” le code nei pressi dei succitati incroci, e di mantenere via Laurentina a due corsie per senso di marcia.
Intanto non si trattava neppure di una corsia preferenziale continua – spiega Giulio Corrente, consigliere pentastellato alla guida della commissione Mobilità – al contrario era una corsia frazionata in quattro o cinque punti:  a causa degli incroci con strade come via dei Sommozzatori si doveva infatti interrompere". E questo di fatto ne limitava già molto la funzione. "La preferenziale sarebbe stata un'altra cosa, ma comunque la soluzione migliore, a questo punto, è quella di puntare su semafori intelligenti che all'arrivo del filobus si attivino, per dargli la precedenza".

E’ evidente che la presunta soluzione dei semafori intelligenti non è altro che fumo negli occhi di chi spera che con la filovia possa arrivare velocemente alla metropolitana: come farebbe a passare il filobus, quando il semaforo lo vede e gli dà il verde, se resta incastrato in mezzo alle auto?
Anche qualora con la preferenziale si fosse registrato un risparmio di un solo minuto sui tempi di percorrenza, questo beneficio si sarebbe dovuto moltiplicare per le centinaia di corse autobus giornaliere in entrambi i sensi di marcia.

Fortunatamente il parere del municipio non è vincolante né sull’opera, né tantomeno sull’organizzazione della carreggiata di via Laurentina, la cui giurisdizione ricade interamente sulle spalle del Campidoglio: non resta che confidare nella guida illuminata del presidente della commissione mobilità Enrico Stefàno, che già ha reso possibile la protezione di alcune corsie preferenziali nonostante l’impopolarità dei provvedimenti.
In attesa dello scontro definitivo nella prossima commissione filoviaria, resta l’amarezza di dover constatare il perfetto allinamento della politica locale oltre ogni partito contro il trasporto pubblico locale.

mercoledì 23 gennaio 2019

Stop alla gara Roma TPL, pronti 5 ricorsi al TAR


La gara per l’affidamento delle “linee periferiche” di Roma, che doveva essere presentata a luglio e poi è stata rimandata agli inizi di novembre, ha già subìto uno stop. Le troppe iniquità del bando, dall’obbligo di riacquistare i mezzi usati (bus finiti in cenere compresi) ad un prezzo come se fossero nuovi, alla mala riorganizzazione del personale sui due lotti previsti, hanno spinto le aziende interessate a presentare ben 5 ricorsi al TAR del Lazio, per i quali la giunta sta attendendo nella giornata di oggi il pronunciamento sull'eventuale sospensiva di gara.

L’ennesima beffa a fronte di un bando già ritirato due volte per vizi di forma, come l’importo di un miliardo di euro precedentemente fissato a 100 milioni a causa di una virgola di troppo. La giunta pentastellata continua, nonostante i blog civici Odissea Quotidiana e Diario Romano abbiano messo in guardia l’amministrazione anche sull’ultima stesura del testo, a commettere sbagli grossolani di cui i romani sconteranno le conseguenze.

La gestione fallimentare dell’attuale esercente Roma TPL, che fatica ad erogare gli stipendi ai propri autisti, già prorogata fino al primo gennaio 2020 per i ritardi amministrativi potrebbe essere ulteriormente rinnovata per scongiurare l’interruzione del pubblico servizio nelle sofferenti periferie della città.