domenica 12 luglio 2015

#ParlaConNoi #12 - Il trasporto pubblico del futuro

Con la segnalazione di Andrea si chiude, almeno per questo periodo, #ParlaConNoi, la rubrica ideata insieme ai blogger IlTrenoRomaLido e TransportRoma per dare voce ai pendolari a seguito dei disservizi di questi giorni. Per rimanere in contatto o esprimere un pare scriveteci a: etrgiallo@gmail.com / trasportopubblicoroma@gmail.com / iltrenoromalido@yahoo.it oppure seguiteci su Twitter e Facebook.

Caro Andrea e caro Carlo,
vi scrivo per dire la mia in maniera più completa rispetto ai classici 140 caratteri di Twitter, scritti di corsa in mezzo al traffico urbano o in attesa di un mezzo pubblico che non passa....
Da qui voglio iniziare, lo stato attuale è visibile a tutti, mezzi di superficie lenti e senza delle vere corsie preferenziali esclusive, tram con gli stessi problemi dei mezzi su gomma con l'aggiunta del problema alle sottostazioni elettriche e poi le linee ferroviarie.
La Lido è stata una linea realizzata negli ultimi anni come detto da voi con gli scarti e zero manutenzione e ora si aggiunge il problema dei macchinisti che applicando il regolamento di Atac e dopo gli ultimi tagli di stipendio hanno deciso di non prendersi altre responsabilità.

Al momento sono a favore dei lavoratori con riserva, diciamo nel mezzo, Atac avrebbe dovuto trovare un accordo portando ad un aumento delle ore di lavoro ma mantenendo lo stipendio precedente, il come, spetta ai dirigenti di Atac non a me.

Le mie idee per il futuro sono le seguenti nel breve periodo:
Passaggio della Roma-Lido al Comune di Roma con trasferimento dei fondi necessari per la gestione.
  • Messa in sicurezza dei vari depositi dei treni e dei vari punti di entrata della metro contro i writers con l'installazione di allarmi e telecamere e continuare con la pulizia dei treni rovinati.
  • Verificare il piano di manutenzione per i vari mezzi di Atac sia su ferro che su gomma, valutando il rapporto costi benefici sul rimettere in funzione treni vecchi come le MR500 se ne sono rimasti ancora disponibili, valutazione rapporto costi/benefici della conversione degli MB100/300 per la Roma-Lido, valutando degli espedienti come l'installazione dei finestrini stile treni della metro londinese all'altezza degli attuali vetri presenti nelle porte di inizio e fine vagone in modo da utilizzare l'aria condizionata nei periodi più caldi dell'anno e permettere un continuo circolo dell'aria.
  • Rendere esclusive le corsie preferenziali dei tram per iniziare e successivamente anche per le linee degli autobus.
  • Rivedere il contratto con la società di sicurezza dotando il potere di effettuare il ruolo di controllori nelle stazioni dei treni, in modo da ridurre l'evasione e il tanto odiato effetto trenino.
  • Definizione delle tratte conclusive della Metro C con Chiesa Nuova anche realizzata a rustico per permettere una realizzazione in un secondo momento.
  • Fondamentale la NON realizzazione del prolungamento della B verso Tor Di Valle, ma dirottare quei fondi alla Roma Lido.
  • Rinnovo del contratto dei dipendenti Atac per diminuire il problema degli scioperi e riduzione degli stipendi dei dirigenti, con un sistema di incentivi legati agli obiettivi raggiunti per tutti e ricollocazione dei lavoratori dove sia possibile.

Nel medio periodo e lungo periodo e dopo aver realizzato le opere precedenti: 
  • Con la riduzione dei costi per la pulizia dei treni, iniziare a dirottare i soldi risparmiati verso l'installazione di macchine per il controllo del biglietto in uscita su tutte le fermate gestite da Atac dove possibile e opere di pulizia dei muri delle stazioni colpite da atti vandalici.
  • Iniziare con i lavori di ammodernamento dei treni che sono stati considerati idonei ad un loro riutilizzo.
  • Realizzazione della nuova fermata della Lido ad Acilia.
  • Lavorare d'intesa con il comune per realizzare nuove linee tram come la TVA, la Ponte Mammolo - Subaugusta.
  • Prolungamento delle linee attuali delle metro (B1 a Porte di Roma, B a Casal Monastero, A a Torrevecchia)
  • Realizzazione del tram/metro leggera che collegherebbe Anagnina con la C passando per l'ospedale e l'università Roma Tor Vergata ancora scoperto dal trasporto su ferro.
  • Ristrutturazione delle fermate dei treni con priorità a fermate come San Giovanni, Policlinico, Spagna, Flaminio.

Tutto questo si può realizzare però con la volontà politica, i comitati dei pendolari, le singole persone hanno il potere in mano e lo esercitano con il voto. Il trasporto pubblico NON è STATO MAI oggetto di campagna politica, ha sempre avuto un ruolo marginale.
Sono qui a scrivervi anche per chiedere di valutare di realizzare una forza politica che si presenti alle prossime elezioni non per governare direttamente Roma, la città è immensa con tanti problemi e con tante cose a cui pensare, ma con l'intenzione intanto di entrare in comune in modo tale da trasformare la forza al momento che al momento si trova nei comitati, all'interno della giunta comunale. Siamo più di mezzo milione di pendolari al giorno, riuscire a dirottare 300 mila persone verso questo genere di forza politica avrebbe grande risonanza nel consiglio capitolino.

Con questo vi saluto e vi ringrazio per il tempo dedicato.
Buona serata,
Andrea


Risponde il TreninoBlu
Caro Andrea, la tua lettera contiene proposte valide e molto intelligenti. Per evitare di passarle in rassegna con un generico e tedioso elenco, preferiamo commentarle inserendole nel contesto socio - politico della nostra città.
Tolto lo stato di attuale emergenza, siamo convinti che l’attuale amministrazione dovrà, entro il termine del suo mandato, sciogliere tre aspetti fondamentali:
  • Definizione di un piano interventi per la messa a norma, dal punto di vista dei VVFF, delle metropolitane A e B. Sbloccare questo nodo permetterebbe di scongelare una serie di interventi già finanziati come il potenziamento della rete elettrica della metro B con l’ampliamento e la messa in sicurezza del deposito Magliana Nuova e lo scambio metro A/C a San Giovanni senza necessità di uscire in superficie (come probabilmente sarà).
  • Definizione del quadro finanziario necessario al completamento della metro C con fermate: Venezia – Chiesa Nuova – San Pietro – Ottaviano.  Riteniamo impensabile perdere l’opportunità di una stazione sotto Corso Vittorio Emanuele; in particolare costruire a rustico la stazione, risparmiando cifre insignificanti,  significherebbe dover riaprire cantieri nel cuore della città.
  • Inaugurare il filobus Laurentina – TorPagnotta: 5,5 chilometri di filovia in costruzione dal 2009.

Per quanto concerne lo sviluppo delle preferenziali e dei tram c’è un altro discorso da fare.

Come ben sai negli anni 60’, a partire dalle Olimpiadi e sulla scia del boom economico, a Roma si operò la scelleratissima scelta di dare priorità alle macchine private, subordinando ad esse l’importanza del mezzo pubblico su ferro. La rete tranviaria romana fu perciò letteralmente distrutta con l’illusione che i più “moderni” autobus e le future reti di metropolitane potessero prenderne il posto. Ad oggi, nonostante siano passati oltre 50 anni, nonostante gli autobus si siano rivelati insufficienti, ancora questa mentalità è imperante: interi quartieri nascono senza le opere di urbanizzazione primaria e spesso vengono malamente collegati alla città con autolinee a frequenza ridotta e che rimangono paralizzate nel traffico per la penuria di corsie preferenziali.
Contemporaneamente miopi comitati di quartiere, alcuni commercianti fautori della doppia fila e pseudo ecologisti, oltre che soprintendenze varie, non sanno vedere oltre il loro immediato e limitato tornaconto personale e impediscono l’ampliamento delle corsie preferenziali e la (ri)costruzione della rete tranviaria.

Sembra quasi di bestemmiare quando si cerca di parlare ai romani, dicendo che lo spazio occupato da 250 automobili può essere praticamente annullato da un tram articolato; questo perché resiste ancora l’impostazione anni 60’ che il mezzo pubblico è nemico dell’automobile (e del cittadino).
Le amministrazioni degli ultimi anni hanno assecondato questo scellerato orientamento per conservare la forza necessaria a governare. Fintantoché non si cambierà la mentalità del cittadino sarà impossibile richiedere che una forza politica faccia del trasporto pubblico il suo cavallo di battaglia: non prenderebbe abbastanza voti.
Piuttosto che creare un partito politico, io e Andrea siamo convinti il cambiamento arriverà dal momento in cui si sarà formata una sensibilità diversa e più consapevole dell’importanza del trasporto pubblico.
Per questo il nostro impegno quotidiano proseguirà con l’ampliamento della rubrica #MetroForDummies che, chissà, potrebbe diventare un libro!

Grazie mille per aver contribuito a questo forum e al sostegno che ci dai ogni giorno.
Carlo, il TreninoBlu

1 commento:

  1. oggi 20/07/2015 il messaggero scriveva di sabotaggi interni e guasti inesistenti se così licenziamenti in tronco e nuove assunzioni di macchinisti giovani e vogliosi di lavorare e fare bene

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