L’impegno di riportare il tram nel centro di Roma è sempre
stato una patata bollente difficile da gestire e che nessuno ha mai deciso di
affrontare con serietà. Sin dal 1998, anno di inaugurazione dell’8, si è
discusso su come, quando e perché portare l’allora nuova linea tranviaria alla
stazione Termini passando per via del Plebiscito e via Nazionale. È noto che la
soprintendenza per i beni architettonici di Roma si è sempre opposta alla creazione del tram su
via Nazionale la cui linea aerea “avrebbe deturpato e frammentato il cielo di
via Nazionale”, come se lo smog prodotto da bus e auto non rovinasse già i
palazzi storici e la nostra salute.[per approfondire]
Sta di fatto che, nonostante siano state studiate soluzioni
alternative come l’alimentazione a terra o l’uso di una linea aerea essenziale,
il sei giugno scorso Alemanno inaugurava il capolinea del tram 8 a piazza
Venezia e con ciò la discussione è stata definitivamente chiusa. Con tale
spostamento si è sancita la fine della TVA, la tranvia Termini – Vaticano –
Aurelio che avrebbe potuto creare un asse di trasporto forte da ovest a est,
attraversando il centro della città.
Tuttavia l’arrivo del sindaco Marino ha portato il vento di un
grande cambiamento , che si è concretizzato con la chiusura di via dei Fori Imperiali
al traffico privato. La notizia, di portata quasi storica, ha spinto i più
entusiasti a ipotizzare il prolungamento del tram 8 da piazza Venezia a
Termini, posando dei binari su tutta via dei Fori Imperiali che poi si
sarebbero riallacciati a quelli esistenti del tram 3. I fervori iniziali però
si sono raffreddati e l’idea è stata abbandonata. D’altra parte l’8 sarebbe
passato dagli attuali 5,8 km di percorso a 9,7 km; un raddoppio impossibile da
fronteggiare con una flotta di tram malmessi e un’infinita serie di semafori
pronti a rallentare le corse.
Nonostante le sempre forti opposizioni, il tram rimane comunque
un mezzo validissimo, il cui adeguato piano di sviluppo deve o almeno dovrebbe essere
un obiettivo fisso di chi ci governa. Quella che vorrei sottoporre al vostro
giudizio è la proposta di una linea tranviaria circolare che utilizzi in parte
binari esistenti e in parte nuovi binari su via Cavour e via dei Fori Imperiali.
Descrizione del
tracciato: la linea nasce dalla stazione Termini e percorre il binario di
via Cavour già esistente fino a Via Farini. A questo punto la linea si distacca
dalle rotaie del 5 – 14 e continua su via Cavour: effettua una prima fermata a
Santa Maria Maggiore, una seconda in corrispondenza della stazione della fermata
Cavour della metro B e una terza all’altezza di largo Corrado Ricci. A questo
punto con una curva a gomito gira su via dei Fori Imperiali e si ferma di
fronte al Colosseo. Il tram quindi si riallaccia alla linea del 3 il cui
percorso è in comune fino alla fermata Manzoni poi svolta a sinistra e imbocca via
Emanuele Filiberto, dove si dovrà costruire una nuova fermata, e infine si ricollega
al 5 – 14 fino alla stazione Termini. La circolare si chiude.
Per vedere il percorso nel dettaglio cliccare QUI.
L’istituzione di questa linea crea un itinerario turistico
che attraversa il centro storico, ma non solo: permette di alleggerire il nodo
di Termini facilitando lo scambio Colosseo (MB) – Manzoni (MA) e aiuta gli
spostamenti all’interno dei quartieri Celio ed Esquilino. La linea, essendo lunga appena 5 km,
sarà facile da gestire,tanto che basteranno 3 o 4 tram per esercitarla, e il
suggestivo tragitto nel centro potrebbe diventare un ottimo scenario per il
passaggio dei mezzi storici. In questo contesto particolarmente delicato il
tram si avvarrebbe di una linea aerea con isolatori fini il cui impatto visivo è
molto leggero. Inoltre la posa di un binario singolo su via Cavour pone delle
ottime basi per il prolungamento dell’8 fino alla stazione Termini.
Un altro suggerimento è rappresentato da una variante di percorso
che, aggiungendo 1 km all’itinerario totale, permette il collegamento a San
Giovanni. In questo caso il senso di marcia della circolare è invertito; essa,
pur partendo dalla stazione Termini, non percorre immediatamente via Cavour ma
via Napoleone III, giunge a Porta Maggiore, segue il percorso del 3 fino al
Colosseo e infine si distacca sui binari nuovi. Il vantaggio di questa variante
è dato dal fatto che si creerà un surrogato dell’effetto rete previsto con la
metro C. Chi scenderà a San Giovanni potrà raggiungere la linea B con questo
tram e la fermata Colosseo sarebbe notevolmente alleggerita dalla massa di
turisti che quotidianamente affolla i
Fori. Lo svantaggio è dato dal fatto che così la linea si allunga e risulta
meno veloce nel complesso, anche per il maggior numero di semafori che incontrerebbe.
Per vedere il percorso nel dettaglio cliccare QUI.
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