Dopo tanta attesa è stata pubblicata il 2 luglio scorso la
bozza n.77 di proposta di delibera per l’adozione del PUMS da parte del
Consiglio Comunale. Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile verrà dunque
discusso presumibilmente lunedì 22 luglio ed infine sarà adottato dal Consiglio
Comunale (che raccoglie maggioranza e opposizioni). Si aprirà poi il periodo nel
quale la Regione Lazio potrà presentare osservazioni e richieste di modifiche,
coerentemente alla normativa vigente.
Essendoci tuttavia stata una precedente fase di ampia
concertazione con i cittadini e con gli enti sovrordinati, è molto probabile
che il PUMS che leggiamo sarà quello effettivamente approvato.
Riteniamo che il quadro infrastrutturale proposto nello
scenario di piano (entro 10 anni) sia piuttosto soddisfacente. Circa 40 km di “metropolitanizzazione”
delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo (rispettivamente linea E celeste e
linea F viola) ai quali si aggiungono altrettanti chilometri di linee ex novo
(prolungamenti periferici di A e B, linea C dal Colosseo a Farnesina, la linea
D da Agricoltura ad Ojetti), un ottimo assortimento di linee tramviarie (prima
tra tutte la Termini-Vaticano), completamento del sistema filoviario dei corridoi
della mobilità.
All’interno dello scenario tramviario figura anche la
trasformazione della Roma-Giardinetti che, leggendo il Volume 2 del documento:
<<manterrà lo scartamento attuale per non incorrere in sospensioni
dell’esercizio ma sarà gradualmente rinnovata, negli impianti e nel materiale
rotabile. Nelle tratte più sensibili sarà realizzato un nuovo armamento ad
elevate prestazioni eufoniche per eliminare rumore e vibrazioni; saranno
acquistati nuovi veicoli, di pari capacità degli attuali ma con pianale
completamente ribassato ed elevato comfort di viaggio. >>
In particolare lo scenario di piano prevede lo sdoppiamento
della ferrovia in due metro-tranvie: la linea G Stazione Termini-Tor Vergata-Città
della Scienza e la linea H Anagnina-Torre Angela. I servizi hanno le medesime
caratteristiche tecniche e si incroceranno presso il Policlinico di Tor
Vergata. Il fabbisogno di materiale rotabile per questa rete tramviaria a
scartamento ridotto assomma a 42 unità (30 per la linea G e 12 per la linea H,
che nello scenario tendenziale è ulteriormente prolungata a Tor Bella Monaca,
attestandosi su viale dell’Archeologia). Recepito anche il prolungamento dall’attuale
terminal delle Laziali alla stazione Termini, che sarà probabilmente a binario
unico per scarsità di spazio su via Giolitti.
Occorre ricordare che di questo progetto il Comune di Roma
ha presentato il 31 dicembre 2018 la richiesta di finanziamento al Ministero
dei Trasporti per il primo lotto funzionale, che prevede la riattivazione della
Centocelle-Giardinetti e il
prolungamento Giardinetti-Policlinico di Tor Vergata. Sulla tratta esistente le
fermate saranno spostate per ottenere la capillarità che manca alla linea C su
via Casilina, in particolare da Centocelle si avrà: Togliatti/Parco di
Centocelle, Grano, Alessandrino, Parco Commerciale, Policlinico Casilino, Torre
Maura/Colombi, Torre Maura Metro, Giardinetti GRA (attuale capolinea
Giardinetti), poi il prolungamento con le fermate Ingegnoli, Tenuta di
Torrenova, Istituto De Curtis, Ingegneria, Economia, Residenza/New Cambridge,
Policlinico di Tor Vergata.
La risposta del MIT a questa richiesta di finanziamento arriverà
probabilmente entro la fine di luglio.
Dall’altra parte restano oggi ancora irrisolti i nodi di
riclassificazione in tramvia e trasferimento della proprietà dalla Regione
Lazio a Roma Capitale tramite legge regionale. Ebbene, grazie all’allarme
lanciato da Sferragliamenti dalla Casilina, unitamente al mail bombing
organizzato in tempi record dal Comitato di Quartiere Torpignattara, le parti
politiche chiamate in causa (Movimento 5 stelle per il Ministero, Partito Democratico
per la Regione Lazio) hanno voluto imprimere una forte accelerazione alla
risoluzione del caso.
Sicuramente il PUMS rappresenta un tassello importante per
la pianificazione del domani, ma è necessario superare prima di settembre,
ovvero prima della riapertura delle scuole, le criticità dell’oggi date dai
nuovi stringenti regolamenti di esercizio. Non mancheremo di aggiornarvi sull’evoluzione
del caso.
Sinceramente visto il tasso di frequenza della linea (che è veramente basso) io avrei optato per il cambio immediato dello scartamento (se non sbaglio l'infrastrutura è gia predisposta) per integrarla meglio con il resto della rete. In una città con cosi poche linee di "ferro" usare più standard non è ideale
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