Il travagliato viaggio del
prolungamento della metro B oltre Rebibbia sta per giungere ad un’ulteriore
tappa che rischia di compromettere definitivamente l’iter di questa
infrastruttura. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dall’A.S.S.C.
Casal Monastero:
«Dopo lunghi silenzi da parte
dell’amministrazione capitolina, dopo oltre 4 anni dall’aggiudicazione
dell’appalto, dopo tanti nostri appelli non ascoltati, dopo un vano tentativo dell’ormai ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo di far partire i cantieri con i fondi disponibili, c’è il concreto rischio che una grossa fetta dei fondi destinati al prolungamento della metro B da Rebibbia a Casal Monastro vengano distolti da quest’opera. Vale la pena rammentare a tutti che il finanziamento complessivo dell’infrastruttura, secondo il contratto di appalto stipulato con l’ATI Salini-Vianini-Ansaldo, ammonta a circa 556 milioni di euro ed è così ripartito: 167 milioni di fondi pubblici già disponibili; 133 milioni da corrispondere al Concessionario come canone annuo per 12 anni; 189 milioni derivanti dalla cessione al Concessionario di aree pubbliche che saranno sottoposte a “valorizzazione immobiliare”; 67 milioni derivanti da un’ulteriore cessione di un’area a Pietralata. I fondi erogati dalla Regione Lazio costituiscono il 59% del finanziamento pubblico (167 milioni) concesso per la realizzazione dell’opera, equivalente a 99 milioni di euro. Questi soldi pubblici, erogabili con legge regionale n.4 del 28/04/2006 e ripartiti su tre annualità, costituiscono la più consistente parte del finanziamento attualmente disponibile. Da dicembre 2015, questa porzione di finanziamento potrebbe essere destinata a decadere, con evidenti gravi ripercussioni sul finanziamento complessivo, la cui consistenza si ridurrà di circa un quinto!»
dell’appalto, dopo tanti nostri appelli non ascoltati, dopo un vano tentativo dell’ormai ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo di far partire i cantieri con i fondi disponibili, c’è il concreto rischio che una grossa fetta dei fondi destinati al prolungamento della metro B da Rebibbia a Casal Monastro vengano distolti da quest’opera. Vale la pena rammentare a tutti che il finanziamento complessivo dell’infrastruttura, secondo il contratto di appalto stipulato con l’ATI Salini-Vianini-Ansaldo, ammonta a circa 556 milioni di euro ed è così ripartito: 167 milioni di fondi pubblici già disponibili; 133 milioni da corrispondere al Concessionario come canone annuo per 12 anni; 189 milioni derivanti dalla cessione al Concessionario di aree pubbliche che saranno sottoposte a “valorizzazione immobiliare”; 67 milioni derivanti da un’ulteriore cessione di un’area a Pietralata. I fondi erogati dalla Regione Lazio costituiscono il 59% del finanziamento pubblico (167 milioni) concesso per la realizzazione dell’opera, equivalente a 99 milioni di euro. Questi soldi pubblici, erogabili con legge regionale n.4 del 28/04/2006 e ripartiti su tre annualità, costituiscono la più consistente parte del finanziamento attualmente disponibile. Da dicembre 2015, questa porzione di finanziamento potrebbe essere destinata a decadere, con evidenti gravi ripercussioni sul finanziamento complessivo, la cui consistenza si ridurrà di circa un quinto!»
Perchè volere la metro
Anche dalla lontana Casilina abbiamo voluto sottoscrivere e
sostenere la petizione lanciata su change.org, accompagnata su twitter dall’hashtag
#perchèvogliolametro. Esistono centinaia, se non migliaia, di motivazioni per
raccogliere l’invito a firmare e diffondere la richiesta di prolungamento della
metro: qui di seguito sono elencate le più significative.
- Si tratta di una delle poche grandi opere a Roma finanziate e subito cantierabili.
- La nuova tratta permetterebbe il completo ripensamento e miglioramento delle linee di superficie.
- La metro B assorbirebbe la maggior parte del traffico proveniente dal quadrante nord est e dal grande raccordo anulare, decongestionando notevolmente le strade locali. Sarà anche punto di riferimento per le autolinee Co.Tra.L. provenienti dalla provincia.
- La metropolitana è un mezzo sicuro, efficiente e adeguato alla grande domanda di spostamento di Casal Monastero.
- Il prolungamento, previsto sin dal 1960 è atteso dai cittadini fin da troppi anni.
- L’attuale capolinea Rebibbia non è un terminale adeguato per via della posizione e del sottodimensionato parcheggio di scambio.
- La rinuncia del progetto da parte del Comune comporterebbe penali per un valore complessivo di 100 milioni di euro.
- Da Rebbibia a Casal Monastero significa:
- Aggiungere 2,8 chilometri e due stazioni alla rete di metropolitane romane.
- Avvicinare le periferie sia tra di loro, sia al centro storico.
- Creare con le stazioni un possibile nuovo punto di aggregazione sociale.
- Non disperdere i fondi faticosamente messi insieme in questo periodo di crisi.
Un tour sulla
metropolitana per la metropolitana
Dopo aver scoperto le origini
della prima metropolitana di Italia, celebreremo il venticinquennale del prolungamento da Termini a Rebibbia della linea B con un
tour che toccherà le stazioni più importanti del ramo nord. Tratteremo la
storia del procedimento, la costruzione, l’attivazione nonché l’attuale
inserimento dell’infrastruttura nel tessuto cittadino e la necessità di
prolungamento della stessa. A completamento della narrazione saranno raccontati
aneddoti, curiosità e i segreti celati agli occhi dei comuni pendolari.
L’evento è gratuito e aperto a un pubblico di
tutte le età: per informazioni e prenotazioni scrivere a etrgiallo@gmail.com o consultare la
descrizione dell’evento facebook.
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