Leggiamo e rilanciamo l’interessante studio elaborato dal
Laboratorio di urbanistica e mobilità del comitato di quartiere Torpignattara.
Lo studio cerca sostanzialmente di raccogliere tutti i
possibili scenari che si possono aprire sul futuro del corridoio casilino
secondo criteri di opportunità, economicità e necessità.
Abbiamo voluto dare una prima lettura al documento e, a
nostro avviso, la strada migliore da percorrere è la metrotranvia a scartamento
ridotto Termini – Tor Vergata, detta linea G.
Perché non il tram?
Perché la conversione in tranvia comporterebbe cantieri
lunghi molti anni, con la conseguente interruzione del servizio, e notevoli
costi. Inoltre l’allaccio alla rete tranviaria esistente, prevista al Pigneto,
è subordinato al tombamento del vallo ferroviario che avverrà solo parzialmente
nel 2018 con la costruzione della stazione di scambio FS. La nuova tranvia, che
dovrebbe concludersi a Termini, andrebbe a gravare sul già oltremodo
congestionato nodo di Porta Maggiore, nonché sul corridoio di via Napoleone III
già largamente utilizzato da tram, autobus, taxi, NCC e pullman turistici. Si
determinerebbe anche una diminuzione del 25% della capacità di trasporto,
dovuto alla scarsa capacità dei tram articolati se confrontati con gli odierni
mezzi ferroviari.
La linea
metropolitana
A Roma attualmente è in costruzione la linea C: una metropolitana
pesante e sotterranea. Ormai da anni non
è più noto dove farà capolinea, in che giorno sarà completata, i costi complessivi
di tutta l’opera. Queste confusioni
hanno portato con sé tutte le polemiche del caso e ad oggi ci si trova in una
sorta di stallo, forse in attesa del dicembre 2016 in cui decadrà il contratto
con l’attuale contraente generale se non saranno trovati fondi per proseguire
oltre il Colosseo.
In effetti è ragionevole credere che continuare a costruire
una metropolitana con costi, non solo economici, così alti non sia più
accettabile, ma di ciò ne parleremo nel dettaglio prossimamente.
Il comitato di quartiere fa notare che con un ventesimo
degli investimenti e del tempo si potrà rendere attiva una metropolitana di
superficie lungo via Casilina, ricalcando parte del percorso originario della
metro C. L’ulteriore prolungamento a Tor Vergata indurrebbe inoltre un notevole
aumento di passeggeri tra studenti universitari e lavoratori che non hanno
beneficiato della presenza della linea C a causa della lontananza
dell’infrastruttura.
Lo studio propone di chiamare la linea metro C1 ma, poiché la
ferrovia opera già in maniera indipendente, sarebbe opportuno assegnare a
questa la lettera G come da piani regolatori precedenti.
L’attuazione
La trasformazione in metrotranvia richiederebbe quattro
step, due da attuare nell’immediato, due a lungo periodo:
- Fase 1 – Riattivazione della tratta Centocelle – Giardinetti con soppressione/limitazione del servizio della linea bus sostitutiva 106. In tal modo sarebbe ripristinato un collegamento su ferro diretto per la stazione Termini e il flusso di evasori tariffari di via Casilina, oggi assicurato dalla combinazione 105 + 106, sarebbe definitivamente spezzato.
- Fase 2 – Prolungamento a binario singolo della ferrovia da Laziali a Termini (altezza di via Manin) e manutenzione straordinaria dell’armamento. Questo provvedimento richiede come precondizione l’estensione della nuova disciplina del traffico sperimentata con successo negli ultimi mesi nel tratto terminale di via Giolitti. Il progetto sarà finanziato con i fondi straordinari per il Giubileo, per l’importanza della ferrovia negli itinerari catacombali (le catacombe di San Marcellino e Pietro, il mausoleo di Elena, il tempio di Minerva Medica, la basilica sotterranea di Porta Maggiore, la Chiesa di sant’Elena).
- Fase 3 – Cessione della proprietà della ferrovia al Comune di Roma, ridenominazione come metrotranvia G, acquisto di 10 nuovi elettrotreni.
- Fase 4 – Avvio dei cantieri per il prolungamento a Torrenova A1, passando per il polo universitario e il policlinico di Tor Vergata. Definitiva integrazione della metro G nel TPL di Roma.
Confronto con la
cittadinanza
Ovviamente non mancheremo di discutere questa ed altre
proposte durante i Caffè del Trenino, gli appuntamenti domenicali nati per illustrare
la storia, l’importanza e le potenzialità della ferrovia in prossimità del suo
centenario.
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la sezione
"Eventi" del sito o a mandarci una mail a etrgiallo@gmai.com
Tenete da parte qualche moneta per il caffè!
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Purtroppo non avverra' mai,sono favorevoli solo dove si ha un tornaconto
RispondiEliminaNon avverrà, perchè la riduzione della tratta è già in atto, la chiusura totale seguirà nei prossimi mesi ed infine a Via Giolitti verrà fatto un restyle: ancora non è chiaro che questa linea è in dismissione tombale.
RispondiEliminaMi lascia scettico il prolungamento verso Termini...troppo problematico...
RispondiEliminaPenso che se attivassero la metro C per tutta la tratta e ampliassero il parco autobus che portano a termini si potrebbe fare a meno della ferrovia centocelle-termini, facendo diventare tale tratto corsia preferenziale per atac e taxi cosi da smaltire la viabilita' sulla via casilina stretta e caotica da una vita.
RispondiEliminaInaccettabile che prima della linea C esisteva un collegamento diretto tra Pantano e Laziali (ultimamente tra Gr.Celoni e Termini) ed ora si sia cotretti alla poco pratica addizione 50+C con trasbordo lungo il ponticello del vallo di Pigneto. Confrontate il carico di viaggiatori della A o B con la C a parità di orario ...
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