lunedì 16 marzo 2015

La Giardinetti non deve morire...

A seguito dell’incontro del 5 marzo 2015 è seguita un’attenta revisione degli scenari presentati da diversi esperti della mobilità. Nell’ottica di approfondire ulteriormente l’argomento,  @TreninoBlu è stato partecipe del primo gruppo di lavoro “nuova mobilità via Casilina”, iniziativa a cura del CdQ Torpignattara.

Presentazione della linea
La Roma-Giardinetti  è una ferrovia regionale a scartamento ridotto di proprietà della Regione Lazio la cui gestione è affidata ad Atac s.p.a. Pur essendo sulla carta una ferrovia, la linea ha un tipo di esercizio assimilabile a quello tranviario. Sull’ex Roma-Fiuggi infatti la mancanza di dispositivi tecnologici e i tanti attraversamenti a raso  la rendono un vero e proprio “tram”. Il segnalamento, se si escludono i stazioni “Roma – Laziali” e “Giardinetti”, la stazione “Centocelle” e il tratto del sottovia Prenestino, è proprio di tipo tranviario.
La doppia natura del linea della Casilina è stata oggetto per lunghissimo tempo di ampia discussione: trasformarlo in tram integrandolo alla rete romana, o accentuare i caratteri da ferrovia metropolitana mutandolo in metropolitana leggera?
A forza di discutere negli anni, complice l’inerzia classe politica, si è fatto poco o nulla se non distruggere l’esistente o lasciar deteriorare il rimanente. Nonostante non riceva da anni adeguati investimenti, ancora oggi la Roma – Giardinetti con i suoi 30.000 passeggeri/giorno rappresenta un vero e proprio asse di forza del trasporto romano.

Descrizione del tracciato
Il tratto Laziali – Centocelle serve sostanzialmente i popolosi quartieri del Pigneto e di Torpignattara.
L’attuale capolinea “Termini-Laziali”, di costruzione 1950, risulta essere arretrato di ben 800 metri rispetto alla stazione Termini: la sola posizione di questo terminale riduce notevolmente l’attrattività della ferrovia.
Porta Maggiore rappresenta un importante punto di scambio strategico: da qui si snoda la rete tranviaria lungo le due direttrici nord-sud (linee 3 - 19) ed est- ovest (linee 5 – 14).
Fino a Centocelle poi la linea percorre via Casilina, transitando per il Pigneto, largo Alessi, Torpignattara.

Dopo la stazione di Centocelle alla linea si unisce in sotterraneo la nuova metro C. Questo tratto è attualmente oggetto di discussione sul suo mantenimento in presenza di una più moderna infrastruttura. Andando ad analizzare il tratto si nota che su 8 fermate del treno, solo 4 sono in corrispondenza con la metropolitana.



Le proposte per il Piano
Se da una parte i cinque chilometri che congiungono Centocelle alla stazione Termini non sono affatto assimilabili alla nuova metro C per le destinazioni offerte (Termini, Porta Maggiore) e per i quartieri interessati (Torpignattara e zone limitrofe), dall'altra si ribadisce la capacità capillare di trasporto del tratto Centocelle - Giardinetti. Tale tratta completa la linea C, amplificandone i benefici, e potrebbe ancora essere spunto per un prolungamento verso Anagnina o Tor Vergata.

Si ricorda inoltre che l’errore di dismettere le linee, smantellando ogni forma di TPL intorno alla metropolitana si fece già nel 1980, quando l’apertura della metro A diede il colpo di grazia alle residue linee Termini – Cinecittà e Termini – Capanelle delle ex tranvie dei castelli romani. Ad oggi è noto il cronico sovraffollamento della linea A, utilizzata sia per gli spostamenti da un capo all’altro della città che per il traffico locale. Mantenere la tranvia dei castelli almeno nel tratto Termini – Capannelle avrebbe certamente alleviato gli odierni disagi.

Prima perciò di andare a intaccare un’opera di ingegneria ferroviaria è necessario definire i criteri della trasformazione e ottimizzazione. In tal senso auspichiamo e manifestiamo la nostra disponibilità a ulteriori incontri con associazioni e comitati locali che insistono sul stesso quadrante della città.

Altresì è da riconoscere il peso del valore culturale che il "trenino della Casilina" ha assunto per gli abitanti.  Il "trenino” è riconosciuto dalla stragrande maggioranza degli abitanti come un mezzo di trasporto da valorizzare nonché come elemento connotativo dei quartieri che attraversa.
Cura del ferro. È dal lontano 1997 che sentiamo parlare di questa terapia. Una cura con lo scopo di guarire Roma dal traffico incentivando e aumentando l’offerta dei mezzi pubblici attraverso la posa del ferro. La prescrizione prevede che questo metallo venga somministrato alla città per permettere la creazione di nuove metropolitane, ferrovie e tranvie ma anche per il mantenimento e l’ammodernamento delle strutture esistenti. Durante l'incontro del 5 marzo è stato fatto osservare che il rendimento degli investimenti sulle infrastrutture esistenti è superiore a qualsiasi altro tipo di intervento: la Roma - Giardinetti deve perciò necessariamente rientrare nella prospettiva del piano mobilità del Lazio.


@TreninoBlu

3 commenti:

  1. La ferrovia verrà dismessa, ci si metta l'anima in pace, sopratutto da Termini a P.zza di P.ta Maggiore. Il Tempio di Minerva Medica non è un ritrovamento archeologico, è un monumento he non può più sopportare l'attività continua e quotidiana di questo treno. Inquinamento acustico, inadeguatezza ed inutilità con la metro C in esercizio, questa linea è oramai inutile.

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    1. I fatti sono questi: ad oggi la metro C carica poco più di 12.000 persone/giorno, la ferrovia 30.000 e siamo convinti che anche nel prossimo futuro continuerà ad esercitare un ruolo fondamentale nella mobilità del quadrante est della città.
      Improta lo ha ribadito ieri al convegno "Roma Capitale dei trasporti.....quale futuro?". Si è parlato di potenziamento di investimenti e della possibilità di realizzare varianti sino a Tor Vergata.... Insomma sì può dire di tutto allo" "sferraglione" tranne che sia inutile.

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    2. Inutile? L hai veramente sparata grossa. Cmq l anima in pace mettitela tu perche non verra dismessa ma bensi ammodernata. Poi il tempio di Minerva si e retto fino ad ora se deve sfascia proprio adesso?!?! Poi inutile? Come ci arriviamo da tor pignattara e dintorni a termini? Ci vieni a prendere tu oppure usiamo il tempio di Minerva... Prima di parlare accertatevi che il vostro cervello sia collegato con la vostra lingua

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