La metro B non arriverà a Casal Monastero, almeno non con il
project financing ideato nel 2011 dalla giunta Alemanno. A rivelare i dettagli
della situazione del prolungamento, bloccato da anni a causa della mancanza di
parte dei fondi derivanti da concessioni edilizie, è stato il presidente della
Commissione Mobilità Enrico Stefàno durante un incontro pubblico presso l’hotel
Torre di Pratolungo.
Secondo il consigliere, essendo definitivamente caduta la
possibilità di rendere disponibili le aree edificabili, non c’è speranza di
salvare l’impianto attuale dell’opera: si sfocerà con tutta probabilità in un
contenzioso del tutto simile a quello della metro D, anch’essa opera abortita a
causa di contenziosi in fase preliminare.
Per Stefàno tuttavia la partita della metropolitana è ancora
aperta: il prolungamento della B è stato inserito nel pacchetto delle
invarianti del PUMS proprio per presentare, alla fine di quest’anno, la
richiesta di finanziamenti direttamente al Ministero dei Trasporti. Su questa
scelta non possiamo che essere d’accordo, visti i pessimi precedenti con la
formula del project financing, siamo un po’ meno speranzosi sulla possibilità
di recuperare la progettazione già eseguita pagandola direttamente al
consorzio.
Al momento infatti non esiste un progetto rivisto e
aggiornato secondo le normative attuali. Dal 2011 ad oggi gli standard sono
profondamente cambiati: come si convincerà il ministero ad finanziare un
disegno “obsoleto”, già visto a ribasso nel numero di stazioni?
La speranza è sempre l’ultima a morire, ma lavorare su un’infrastruttura
per il quale c’è un contenzioso in corso sarà difficilissimo se non
impossibile.
Sarebbe stato bello che la B fino a casal monastero, magari coprisse il tratto di tiburtina fino a fuori il raccordo, in questo modo si dovrebbe allegerire la situazione di traffico. Purtroppo però mi rendo conto che la cosa in fase di realizzazione creerebbe non pochi disagi su un'arteria già pesantemente congestionata
RispondiEliminaQuindi non facciamo nulla che è meglio. Continuiamo così e resteremo nel quarto mondo.
EliminaComunque, a mio avviso, che all'epoca si sia fatto affidamento al "project financing" per realizzare un'infrastruttura; è indice soltanto di una cosa: la fame dei palazzinari è infinita. La loro inadeguatezza ed inaffidabilità pure. Basta affidarsi ai costruttori!
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