Incontro di giovedì 4 maggio 2017 in Regione Lazio con il Direttore della Direzione
Territorio, Urbanistica e Mobilità, Arch.
Manuela Manetti.
Erano presenti all'incontro:
· per la Regione:
o Arch. Manuela Manetti (Direttore della
Direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità);
o l'ing Cecconi (Dirigente dell'Area Trasporto
Ferroviario e a Impianti fissi della Regione Lazio, intervenuto esclusivamente
in merito alla Carta dei Servizi);
· per il Comitato Pendolari Roma Nord:
o Fabrizio Bonanni;
o Tommaso Rosica;
· per il blog Sferragliamenti dalla Casilina (Roma-Giardinetti):
o Carlo Andrea Tortorelli;
· per il Comitato Pendolari Roma Lido:
o Maurizio Messina;
o Roberto Spigai;
o Franco Pirone;
o Matteo Barile.
Di seguito una sintesi dei quattro punti all'ordine del
giorno:
1 - CARTA DEI SERVIZI DELLE FERROVIE CONCESSE
L'arch. Manetti ha precisato che la Carta dei servizi deve
essere redatta dal gestore (Atac) ma deve essere approvata dalla Regione.
Attualmente la Carta è in fase di finalizzazione e, secondo quanto riferito dall'Ing.
Cecconi, "sta per essere chiusa" (con tempistiche non meglio
definite).
I tre comitati hanno chiesto un riscontro in merito alle
proposte avanzate formalmente a Regione e Atac per l'inserimento nel testo
della carta, tra l'altro, di indicatori di qualità del servizio. A riguardo la
Regione ha dichiarato di non essere tenuta né a fornire risposte formali in
merito alle proposte avanzate dai comitati né a fornire loro la bozza in
discussione: le risposte potranno essere desunte direttamente dalla versione
definitiva della Carta. La Regione ha invitato i comitati a interfacciarsi
direttamente con Atac che ha la responsabilità della redazione del testo.
2 - STATO DEI FONDI PER INTERVENTI INFRASTRUTTURALI SULLE
TRE FERROVIE
L'arch. Manetti ha aggiornato i presenti sullo stato di
avanzamento delle procedure per lo "sblocco" dei fondi previsti dal
"Patto per il Lazio" per le ferrovie Roma-Lido (180 milioni di euro)
e Roma-Civita Castellana-Viterbo (154 milioni di euro): il CIPE ha trasmesso la
delibera per l'assegnazione delle risorse alla Corte dei Conti che, a quanto
riferito, ha risposto. Ora si è in attesa dell'emanazione definitiva della
delibera e dello svolgimento di tutti i passaggi necessari per lo stanziamento
dei fondi dalla presidenza del consiglio dei ministri alla direzione regionale.
Si tiene a precisare che quanto dichiarato dall'arch. Manetti è in aperto
contrasto con quanto precisato dall'Ing. Cecconi nell'incontro del 20 dicembre
2016 quando dichiarò che i fondi erano "disponibili".
Con riferimento agli adempimenti a carico della Direzione
Territorio Urbanistica e Mobilità, l'arch. Manetti ha dichiarato di avere
già predisposto i progetti definitivi e le proposte dei bandi di gara e degli
affidamenti diretti (questi ultimi per i lavori più urgenti da svolgere prima
dell'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria). Le opere previste
dal Patto per il Lazio possono essere assegnate con appalto integrato e per il
loro affidamento è, pertanto, sufficiente il progetto definitivo. Su questo la
Regione ha ottenuto anche un parere positivo da parte dell'ANAC.
Nel corso della discussione è, inoltre, emerso che per le
due linee Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo sono disponibili ulteriori
95 milioni di euro derivanti dal Fondo Nazionale Trasporti (questi fondi ogni
tanto sono citati dalla Regione ma non è mai stato chiaro come e quando debbano
essere impiegati) e 77 milioni di euro per opere derivanti dall'FSC (Fondo di
Sviluppo e Coesione). La situazione, tuttavia, risulta confusa. In generale,
infatti, per quanto riguarda i fondi del Patto per il Lazio, a dispetto di
quello che è stato dichiarato in varie occasioni da soggetti istituzionali
differenti, sembrerebbe che i fondi possano essere impiegati solo su impianti,
stazioni e infrastrutture e le opere debbano essere realizzate con RFI nel
ruolo di stazione appaltante. Per le rotabili l'arch. Manetti ha detto
essere disponibili 35 milioni circa per Roma Lido: questi fondi derivano dai
succitati 95 milioni "recuperati" due anni fa (prima del Patto per il
Lazio) nei "cassetti" degli impegni finanziari della Regione e non
utilizzati negli anni precedenti. Per questo motivo "il treno" di un
eventuale appalto per la fornitura di nuove rotabili dovrebbe correre su di un
"binario" diverso e ben più veloce di quello della Delibera CIPE che
s'attende ancora, dopo un anno dall'annuncio dal patto per il Lazio.
Per quanto riguarda la Roma-Giardinetti la Regione ha invece
confermato l'intenzione di trasferire la stessa al Comune. La Regione ha
precisato che le procedure per il trasferimento della linea sono
particolarmente complesse in quanto le stesse furono cedute dallo stato alla
Regione mediante legge ma senza alcun atto patrimoniale. Questa carenza ha
comportato il perdurare di problemi di natura amministrativa e catastale che
richiedono tempi lunghi per la finalizzazione degli atti di cessione al Comune.
Sul punto i comitati hanno sottolineato che la linea deve
essere ritenuta complementare alla metro C e, se opportunamente estesa e
potenziata, potrà consentire il collegamento alla rete metro di quartieri
attualmente isolati. Sul punto i comitati hanno sottolineato che la linea deve
essere ritenuta complementare alla metro C e, se opportunamente estesa e
potenziata, potrà consentire il collegamento alla rete metro di quartieri
attualmente isolati (come quello di Tor Vergata). Più precisamente la proposta
che è stata avanzata promuove la riattivazione della tratta
Centocelle-Giardinetti per ripristinare il collegamento tra periferie eliminato
due anni fa, impostando successivamente il prolungamento su viale della Sorbona
e viale dell'Archiginnasio.
Dalla discussione è emerso con chiarezza che la Regione
Lazio ha deciso di investire il minimo su questa tratta, ovvero quanto serve
per mantenere semplicemente attivo il servizio nelle attuali condizioni
(pessime). Il trasferimento di proprietà a favore del Comune si fa attendere
anche a causa delle complicazioni dovute alla fusione di alcune parti del
tracciato nel sedime stradale di via Casilina .
A riguardo i Comitati hanno sottolineato che, nonostante i
tagli, all'interno del nuovo contratto di servizio già ci sono fondi
sufficiente a migliorare la linea visto che per il trenino è prevista una
remunerazione pari a circa 20 €/treno-km quando i reali costi di gestione sono
simili a una tranvia (7-8 €/treno-km).
3 - AFFIDAMENTO A RFI DELLE INFRASTRUTTURE SULLA ROMA-LIDO E
SULLA ROMA-CIVITA CASTELLANA -VITERBO e CONTRATTO DI SERVIZIO CON ATAC
Con riferimento all'affidamento separato dei lavori per le
infrastrutture e per i servizi l'arch. Manetti ha tenuto a precisare che la sua
Direzione ha provato a predisporre una gara unica per infrastrutture e servizio
ma si è resa conto che la stessa avrebbe richiesto tempi molto lunghi e di
fatto avrebbe avuto una scarsa appetibilità a causa di basse possibilità di
profitto per i soggetti privati. In particolare l'arch. Manetti ha voluto
chiarire che:
- sussiste un problema relativamente al deposito del
materiale rotabile che, essendo di proprietà di Atac, non potrebbe essere messo
a gara;
- il project financing presentato da RATP è stato respinto
in quanto lo stesso mancava di rischio di impresa (a titolo di esempio la
bigliettazione non sarebbe stata a carico della proponente).
Fatte tali premesse l'arch. Manetti ha fatto il punto sulla
situazione dei contratti in essere sulle ferrovie:
- la Delibera Regionale di dicembre, con cui la
Giunta dava mandato alla strutture regionali di affidare a RFI le
attività di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e investimenti a
valere sulle infrastrutture, è stata oggetto di osservazioni e richieste di
chiarimenti da parte dell'Autorità per la Concorrenza;
- a valle di tale intervento dell'Autorità, gli uffici
regionali hanno provveduto a fornire le dovute risposte e a sospendere il
Contratto di Servizio con Atac (in realtà si trattava di uno schema di
contratto approvato con delibera di fine dicembre, successivamente revocata);
- il Contratto di Servizio con Atac è stato ridefinito in
base alle indicazioni dell'Autorità ed è stato approvato con nuova Delibera di
Giunta Regionale;
- il Contratto di Servizio con RFI, per la sola manutenzione
delle infrastrutture, è attualmente in corso di definizione in aderenza alle
indicazioni dell'Autorità.
Con riferimento a quanto sopra non è chiaro quali parti del
Contratto di Servizio con Atac siano state modificate (sono confermati il costo
di 77 milioni di euro l'anno e 3.850.000 treni-km) né se recepisca le
osservazioni avanzate dai Comitati per il tramite delle Associazioni dei
consumatori: il nuovo Contratto, benché approvato con Delibera, non è ancora
stato discusso con Atac e potrà essere fornito ai comitati solo dopo le dovute
interlocuzioni con quest'ultimo.
4 - VARIE ED EVENTUALI
- Valorizzazione dei treni storici
Carlo, parlando anche a nome del Comitato per i Treni
Storici, ha esposto all'Arch. Manetti lo stato di avanzamento delle attività di
demolizione e le proposte per una miglior tutela dei treni storici attualmente
in corso di "smaltimento".
In particolare è stato chiesto responso rispetto ai due
protocolli riguardanti rispettivamente i treni MR della Roma-Lido e i treni
Stanga-Tibb della Roma-Viterbo che il comitato TSRL ha spedito qualche giorno
fa all'Arch. Manetti. L'Arch. Manetti si è impegnata a rispondere entro tempi
brevi, visto che le demolizioni sono in atto in questi giorni.
- Stazione di Prima Porta e Stazione Flaminio
Relativamente alla stazione di Prima Porta, che è completa
di tutto (non si capisce cosa manchi per l'apertura), l'Arch. Manetti ha
riferito di aver scritto qualche giorno prima dell'incontro una (ultima) dura
lettera a Atac per sapere che cosa succede. Atac ha riferito di avere non ben
identificati problemi burocratici che ne impediscono l'apertura. L'Arch.
Manetti, in ogni caso, si è resa disponibile a far accedere il Comitato ai
relativi atti pubblici. Il Comitato, a riguardo, ha chiesto di poter avere i
riferimenti del responsabile del procedimento (RUP) di Atac per poter
rafforzare l'azione della Regione.
Sulla nuova stazione di Flaminio, l'Arch. Manetti ha
riferito che i lavori sono stati svolti e pagati regolarmente, ma in questo
momento esiste una questione strutturale nei dintorni della nuova stazione che
merita gli opportuni rigorosi approfondimenti al fine di garantire al 100% che
non ci siano problemi dopo l'apertura della nuova stazione. A tale proposito è
stata chiesta ad Atac una dettagliata relazione sullo stato dei fatti. Non è
confermato che l'attuale stazione chiuda a luglio 2017,per permettere i lavori
di interconnessione con la nuova: molto dipende da questa relazione. Sul tema i
Comitati hanno chiesto all'Arch. Manetti ulteriori approfondimenti con
l'aspettativa di ottenerli in tempi brevi.
- Stazioni di Tor di Valle e Acilia Sud
Con riferimento ai lavori in corso sulla linea Roma-Lido
l'Arch. Manetti ha ribadito che la sua Direzione ha condotto un'attività di
risanamento del bilancio (all'inizio del suo mandato vi erano 1,2 miliardi di
euro, teoricamente a valere su anni successivi, già impegnati e impiegati negli
anni precedenti) che ha consentito la risoluzione dei problemi di cassa (che in
passato hanno originato la sospensione dei cantieri). L'architetto ha tenuto,
tuttavia, a precisare che la disponibilità di cassa è garantita per la durata
dei lavori a meno di rallentamenti: laddove vi fossero ritardi dovuti a motivi
tecnici (SAL presentati in ritardo da Atac) o per motivi amministrativi
(sospensioni da parte della Regione per carenze documentali nei SAL presentati
da Atac) la disponibilità di cassa potrebbe non essere più garantita. Allo
stato attuale le tempistiche prospettate negli ultimi incontri (fine lavori a
novembre 2017 e gennaio 2018 e entrata in servizio post collaudi nella seconda
metà del 2018) sono confermate.