Ci scrive un lettore:
<<In aggiunta ai disservizi causati dall'assenza del trenino
per lavori di manutenzione il quadrante est subisce un altro grave disservizio
sulla Metro C: frequenza a tratta unica a 15 minuti (manco un treno regionale)
Il tutto per 'indisponibilita di treni'.
Tre le cose gravissime:
1) Com'é possibile che manchino all"appello di del 50%
dei treni (inclusi quelli di riserva).
In aggiunta, i pochi funzionanti hanno gravi problemi di
climatizzazione. Quello da cui sto scrivendo avra" più di 30 gradi. Di chi
le responsabilità?. Come si sta ovviando?
2) Completa assenza di informazioni dall'Atac (manco le
rituali scuse)
3) Completa assenza di comunicazioni da parte di assessorato
e istituzioni preposte.
La stessa stampa, salvo eccezioni, ignora queste gravi problematiche.
Ti chiedo di dare spazio a questa mia segnalazione sul tuo
blog.
In verità vi una cosa ancora più grave: la rassegnazione dei
cittadini che ormai subisce tutto passivamente senza più nemmeno reagire.
Quanto al trenino finalmente e' stata annunciata la
riapertura fino a Giardinetti. Un gran traguardo. Peccato però che nessuno si
sia sbilanciato sul quando ciò avverrà.
In ogni caso credo convenga cavalcare l'onda. Non so:
petizioni on-line. Coinvolgimento dei comitati di quartieri interessati.
Ovviamente chiedo commenti e integrazioni da parte tua.
Grazie>>
Carissimo lettore,
effettivamente la preoccupante situazione della Metro C
è stata oggetto di un articolo su Odissea Quotidiana, che ti consiglio vivamente di leggere. In sostanza le ruote, essendo giunte a fine vita tecnica, sono in
corso le sostituzioni presso le officine di Graniti: per un treno occorrono 45
giorni, quindi la situazione tornerà alla normalità tra molto tempo. Gli
interventi mitigativi effettuati a Malatesta tuttavia ridurranno, o quantomeno
si presume, l'usura delle nuove ruote. Occorre comunque ricordare che, con
l'apertura di San Giovanni, la frequenza passerà tra l'Alessandrino e Pantano a
14 minuti, vista la mancanza del binario di inversione che verrà
presumibilmente varato nel 2019.
Io personalmente non sono sostenitore delle petizioni on-line perché non le ritengo efficaci. Sono
sempre in contatto con i CdQ della tratta, nonché con i rappresentanti della
Giunta Comunale, ma è chiaro che se la Regione Lazio ha deciso di abbandonare
la linea bisogna fare di più.
Sto valutando forme alternative al blog per creare una massa
critica di utenti non soddisfatti del servizio.
Continua a leggermi,
Carlo Andrea