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lunedì 20 marzo 2017

#ParlaConNoi - L'Apocalisse trasportistica di via Casilina



 
Ci scrive un lettore:
<<In aggiunta ai disservizi causati dall'assenza del trenino per lavori di manutenzione il quadrante est subisce un altro grave disservizio sulla Metro C: frequenza a tratta unica a 15 minuti (manco un treno regionale)
Il tutto per 'indisponibilita di treni'.
Tre le cose gravissime:
1) Com'é possibile che manchino all"appello di del 50% dei treni (inclusi quelli di riserva).
In aggiunta, i pochi funzionanti hanno gravi problemi di climatizzazione. Quello da cui sto scrivendo avra" più di 30 gradi. Di chi le responsabilità?. Come si sta ovviando?
2) Completa assenza di informazioni dall'Atac (manco le rituali scuse)
3) Completa assenza di comunicazioni da parte di assessorato e istituzioni preposte.
La stessa stampa, salvo eccezioni, ignora queste gravi problematiche.
Ti chiedo di dare spazio a questa mia segnalazione sul tuo blog.
In verità vi una cosa ancora più grave: la rassegnazione dei cittadini che ormai subisce tutto passivamente senza più nemmeno reagire.

Quanto al trenino finalmente e' stata annunciata la riapertura fino a Giardinetti. Un gran traguardo. Peccato però che nessuno si sia sbilanciato sul quando ciò avverrà.
In ogni caso credo convenga cavalcare l'onda. Non so: petizioni on-line. Coinvolgimento dei comitati di quartieri interessati.
Ovviamente chiedo commenti e integrazioni da parte tua.
Grazie>>


Carissimo lettore,
effettivamente la preoccupante situazione della Metro C è stata oggetto di un articolo su Odissea Quotidiana, che ti consiglio vivamente di leggere. In sostanza le ruote, essendo giunte a fine vita tecnica, sono in corso le sostituzioni presso le officine di Graniti: per un treno occorrono 45 giorni, quindi la situazione tornerà alla normalità tra molto tempo. Gli interventi mitigativi effettuati a Malatesta tuttavia ridurranno, o quantomeno si presume, l'usura delle nuove ruote. Occorre comunque ricordare che, con l'apertura di San Giovanni, la frequenza passerà tra l'Alessandrino e Pantano a 14 minuti, vista la mancanza del binario di inversione che verrà presumibilmente varato nel 2019.
Il trenino oggi ha ripreso il servizio, seppur con molti "ma". Le lavorazioni "extra" che erano state promesse in Commissione Mobilità non sono state effettuate, prima tra tutte la sostituzione del palo danneggiato su viale Palmiro Togliatti. Dei 9 treni necessari per effettuare servizio regolare ne sono in servizio oggi 8, contrariamente a quanto era stato detto.
Io personalmente non sono sostenitore delle petizioni  on-line perché non le ritengo efficaci. Sono sempre in contatto con i CdQ della tratta, nonché con i rappresentanti della Giunta Comunale, ma è chiaro che se la Regione Lazio ha deciso di abbandonare la linea bisogna fare di più.
Sto valutando forme alternative al blog per creare una massa critica di utenti non soddisfatti del servizio.
Continua a leggermi,
Carlo Andrea

11 commenti:


  1. Delle precisazioni sulla Linea C.

    La frequenza iniziale, con 9 dei 13 treni disponibili, era di 12 minuti da Alessandrino (con 3 treni) e 12 minuti da Pantano (con 6 treni).
    Cosi si aveva una frequenza di 6 minuti da Alessandrino a Lodi.
    In questo momento abbiamo un treno ogni 16-21 su tutta la tratta quindi adesso, se non sbaglio, funzionano solo 4 treni su 13.
    Con l'apertura di San Giovanni la frequenza prevista era di 7/14 minuti (e non 14 su tutta la tratta).
    Visto che sono state comprate le ruote solo per 6 treni su 13 temo che la frequenza 7/14 rimarrà solo sulla carta non per impossibilita tecnica per mancanza di materiale.

    Spero di essere smentito.

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    1. Sì, di fatto è così. Le frequenza di fatto diventerà 14 minuti su tutta la tratta

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    2. Spero sinceramente di no, spero che riescano a mettere in campo i treni attuali per avere il servizio previsto.
      Un treno ogni 14 minuti vuol dire usare solo 6 dei 13 treni disponibili, sarebbe un suicidio prima per la C e poi per la A e una dimostrazione di alta inefficienza da parte di ATAC e del comune.

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    3. Non ci sono conferme ufficiali che all'apertura di San Giovanni, ci siano 14' su tutta la tratta. Già la settimana prossima dovrebbero essere disponibili più treni, non tutti sono fermi per le ruote.

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    4. Comunque tu la veda bisogna pensare ad ordinare altri treni, per avvicinare la C, come frequenze alle altre metro, ci vuole del tempo e risorse, però il comune deve chiedere al Governo, anche per la prosecuzione dell'opera. Già il Governo da anni è proiettato solo su Milano, per ovvi motivi politici, ma se il Comune non chiede, andremo avanti sempre così

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  2. Non alimentiamo una guerra trenino vs. Metro C, hanno funzioni diverse. La Regione deve farci sapere cosa fare da grande, cedere l'infrastruttura al comune o tenerla e investire risorse per ammodernare infrastrutture e mezzi.

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  3. Spero che gli interventi di manutenzione per la riapertura fino a Giardinetti, non si limitino solo alla sostituzione del palo danneggiato. Possibile che Atac non trovi i soldi per sostituire anche la segnaletica delle fermate e stazioni, per staccare manifesti abusivi, ridisegnare le linee gialle, non ci voglio credere. Credo che anche con un po di decoro, aspettando un prolungamento a Tor Vergata, la vita di noi utenti sia diversa.

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  4. noi che abitiamo nel tratto di binario unico prima di Porta Maggiore speriamo che il trenino venga eliminato, purtroppo troppe vibrazioni. A meno che non si trova un sistema per eliminarle. È poi Porta Maggiore si meriterebbe un decongestionamento.

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    1. Bisogna sempre avere in mente l'età media dei treni: 57 anni è un dato inaccettabile, segno della "dimenticanza" accumulata in decenni di amministrazioni. Con treni più leggeri e recenti si abbattono le vibrazioni e si fanno felici pendolari e residenti che, giustamente, richiedono un servizio migliore.

      Porta Maggiore meriterebbe un decongestionamento dalle macchine. E' altresì inacettabile che uno dei monumenti della Roma antica sia utilizzato come una grande rotatoria.

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