A cura di Andrea D'Emidio
Domenica 20 novembre l’assessore
alla città in movimento Linda Meleo è stata ospite della trasmissione “L’Arena”
su Rai1. Durante uno dei suoi interventi ha citato i famosi filobus della Laurentina,
mezzi che avrebbero dovuto iniziare a circolare già da svariati anni sul Corridoio
della Mobilità Laurentina - Tor Pagnotta - Trigoria, ma che ora giacciono
inutilizzati nella rimessa Tor Pagnotta, al ridosso del GRA. La proposta
dell’assessore, già avanzata mesi fa da questo blog, consiste “nell’impiego di
questi nuovi filobus sulle linee della Nomentana 60,80,90”.
Ci fa riflettere il fatto che la
Meleo voglia impiegare i nuovi filobus, a differenza delle precedenti
affermazioni, anche sulla linea 80 che, a meno di un prolungamento del bifilare
sul tracciato della medesima linea, sarebbero alimentati attraverso la rete
aerea solo per meno di un chilometro di tracciato, nel tratto compreso tra
piazza Vimercati e via di Valle Melaina. Perciò per la parte restante della
linea, sia in direzione Porta di Roma che verso piazza Venezia, i filobus dovrebbero
viaggiare ad alimentazione diesel. Pertanto, sembra che l’assessore abbia fatto
un po’ di confusione tra i 45 filobus della Laurentina e i nuovi 20 bus snodati
che dovrebbero entrare a breve in circolazione nelle strade della capitale.
Si scatenano i commenti su twitter
a seguito delle affermazioni dell’assessore ed interviene il presidente della
Commissione Mobilità Enrico Stefàno, dicendo che infatti verrà rivista parte
del percorso della linea 80. La linea 80 express è una linea molto frequentata
che man mano che si avvicina alla periferia perde le caratteristiche da linea
express per permettere a tutti i residenti della zona Porta di Roma e limitrofe
di raggiungere con più facilità il centro. Il servizio di questa linea è però al
momento insufficiente rispetto alla domanda, anche prevedendo partenze
ipotetiche ogni 6/7 minuti sia nelle ore di punta mattutine che pomeridiane,
che nella realtà arrivano a corse ogni 10 se non 15 minuti a causa della
carenza di vetture. Data questa frequenza, risulta che i bus sono già strapieni
a 5/6 fermate dalla stazione della Metro B Jonio.
A mio avviso le problematiche
legate a questa linea sono principalmente:
- L’inadeguatezza delle vetture utilizzate con l’attuale frequenza.
- La mancanza di corsie preferenziali e la loro protezione in alcuni punti molto trafficati come viale Tirreno e viale Libia.
- La lunghezza del tracciato: infatti il percorso della linea 80 è troppo lungo e spesso succede che più vetture arrivino accodate.
Con l’attuale utilizzo di vetture
da 12 metri e con una frequenza di un bus ogni 10 minuti in ora di
punta non si
soddisfa la domanda. Quindi, le soluzioni sono principalmente due: si aumenta
la frequenza nelle ore di punta o si impiegano vetture da 18 metri.
Per diminuire i tempi di
percorrenza della linea inoltre, bisognerebbe realizzare una corsia
preferenziale su viale Tirreno e andrebbero protette con cordoli le
preferenziali di viale Libia e viale Eritrea.
Invece, per risolvere il problema
della lunghezza del tracciato e del traffico in centro, soprattutto a piazza
Venezia, via del Corso, via del Tritone, si potrebbe istituire la linea 80
express-circolare. Le vetture, una volta arrivate a piazza Fiume, proseguirebbero
su via Piave, via XX Settembre (fermata), via Bissolati, via San Basilio, via Veneto
(fermata accanto ingresso Metro A), via Boncompagni (fermata), via Calabria,
piazza Fiume, indi normale itinerario. Questo tracciato consentirebbe di
risparmiare sul tempo di percorrenza della linea, poiché spesso i bus per percorrere
il tragitto da piazza Venezia a via Boncompagni impiegano più di 20 minuti.
Coloro che devono raggiungere piazza Venezia possono prendere la linea 60,
mentre chi deve andare verso piazza S. Silvestro può prendere una qualsiasi
linea come 53, 63 o 83. Ciò permetterà anche l’impiego di vetture da 18 metri che
altrimenti potrebbero trovare difficoltà su corso d’Italia, via Romagna e al
capolinea di piazza Venezia.