Il giallo "evocativo", sebbene sia la M3 milanese |
Dopo anni di silenzio nella commissione mobilità del Comune
si è finalmente tornati a parlare della quarta linea della metropolitana: un
percorso di poco più di 20 chilometri all’interno della città consolidata, nato
per collegare Talenti e il Salario, piazza di Spagna, piazza Venezia,
Trastevere, viale Marconi e l’EUR. Di questi 20 chilometri, 11 furono
individuati nel 2007 come “tratta prioritaria”: dalla fermata in piazza Enrico
Fermi su viale Marconi fino alla stazione Salario, dove si sarebbe collocato il
deposito. Ben 33 treni nella prima fase, che sarebbero diventati 53 con il
completamento della linea.
Poiché si prevedeva (e tutt’oggi tali simulazioni sono
attuali, visto che la linea passerebbe in zone dove non si sono operate
rilevanti trasformazioni urbanistiche) un afflusso “metropolitano” abbastanza
bilanciato lungo tutta la giornata ambo le direzioni, fu scelta una tecnologia
ad automazione integrale del tutto simile a quella della linea C ma con treni
più corti e frequenze elevate. La riduzione della lunghezza delle banchine
consentirebbe pertanto di contenere anche lo scavo delle stazioni che sarebbero
realizzate nel centro con la tecnologia dei pozzi circolari già proposta da
MetroXRoma per la tratta T2 della metro verde.
La commissione del 10 luglio, oltre ad analizzare questi
aspetti progettuali già noti, ha inoltre comunicato la vittoria del contenzioso
da più di 400 milioni di euro contro la società che avrebbe dovuto costruire la
metro. Un sospiro di sollievo che unito al rinnovato interesse del Campidoglio
alla metropolitana, ci fa ben sperare per una vera ripartenza del progetto.
Nessun commento:
Posta un commento