Nella giornata odierna si è verificato uno scontro con feriti lievi tra un tram della linea 3 e un treno della ferrovia Roma-Centocelle-Giardinetti. Nel pieno decorrere del centenario dell'ex trenino per Fiuggi, ribadiamo con forza la necessità di intervenire su questa tratta praticamente abbandonata dagli enti preposti. La Regione Lazio, proprietaria della tratta, definisca quanto prima un piano pluriennale di investimenti che preveda l'aggiornamento dell'infrastruttura e del materiale rotabile. Tale discorso si estende anche alle altre due ferrovie in concessione ad Atac: la Roma-Lido e la Roma-Civita Castellana-Viterbo.
Se sulla Roma-Centocelle-Giardinetti viaggiassero tram-treni di moderna concezione, dotati di pattini elettromagnetici, con grande probabilità lo scontro si sarebbe evitato.
L’ennesimo incidente occorso oggi al convoglio bloccato delle Vicinali non è a mio avviso imputabile solamente a una mera questione di frenatura, che comunque, stante la vetustà del mezzo e gli attuali scarsi standard manutentivi, incide certamente e in misura negativa sulla sicurezza. Trattandosi dell’ennesimo sinistro fotocopia che vede protagonisti un convoglio della ferrotranvia e una vettura ATAC, destinato al solito a rimanere senza responsabili al pari delle decine di analoghi incidenti che si sono succeduti negli anni sempre in quel medesimo punto del tracciato, c’è invece da chiedersi quanto giochino da un lato le inveterate dipendenze telefoniche di buona parte del personale di condotta, tram o bus non fa differenza; dall’altro un asservimento semaforico che, a mio avviso, è scarsamente tarato riguardo i tempi tecnici di avvio e transito sotto la zona neutra delle vetture della Laziali Centocelle provenienti da Via Giolitti; un attraversamento aggravato sia da una rilevante pendenza posta proprio all’imbocco di Via Giolitti e sia dalla gestione manuale dell’impianto semaforico abitualmente praticata nelle ore di maggior traffico dagli agenti della Polizia Locale incaricati di presenziare quello specifico trafficassimo incrocio. Con la speranza che non si sfrutti questo ennesimo sinistro per tentare, sotto la spinta dell’indignazione popolare al solito abilmente manipolata dai media compiacenti, una sospensione definitiva delle Vicinali, considerata la politica ostile al vettore tranviario da sempre imperante nella capitale.
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