Copenhagen, capitale della Danimarca, ha deciso da tempo di dotarsi di una rete di metropolitane per andare incontro all'esigenza di mobilità dei circa seicentomila cittadini residenti ai quali si sommano in pari numero gli abitanti dell'area urbana.
Dal 2002 la città si è dotata di una prima tratta con due diramazioni, ossia la M1 e la M2, completamente automatizzata con tecnologie Ansaldo STS.
A queste due linee se ne sommeranno nel 2019 altre due con le medesime caratteristiche di automazione e costruite da Salini Impregilo: insomma queste metropolitane "tutte italiane" saranno il cardine degli spostamenti dei cittadini della capitale danese.
Un'aspetto che mi ha molto colpito e che dovremmo importare dal paese nordico, è la completa trasparenza con la quale si può accedere per controllare l'avanzamento dei cantieri della metropolitana.
Una platea del genere sugli scavi della stazione Fori Imperiali della metro C attirerebbe moltissimi turisti e curiosi, restituendo in parte gli orizzonti sottratti dai cantieri.
Forse questo ci aiuterebbe a ricordare che il sacrificio dei cantieri è transitorio e che alla fine l'infrastruttura resterà per sempre a servizio della cittadinanza.
Grazie per questo bellissimo e utilissimo servizio sulla metro di Copenhagen. I media nostrani, pur con notevoli mezzi e risorse, si guardano bene dal trattare e proporre tali argomenti all'attenzione dei cittadini. Impietoso lo spread di trasparenza!
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