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sabato 24 ottobre 2015

#RomaVersoIlGiubileo - Trenitalia esce da Metrebus

Trenitalia si sfila dal biglietto Metrebus. Vuol dire che dal 1° gennaio chi viaggia sui treni regionali metropolitani dovrà pagare una tariffa a parte. Dunque per i romani non ci saranno soltanto metropolitane che si bloccano e bus che si guastano lungo il percorso, ma anche un inevitabile rincaro dei costi del trasporto pubblico.


Ad annunciare la disdetta è lo stesso ad Vincenzo Soprano, con una lettera inviata ieri all’ad di Atac Danilo Broggi, l’ad di Cotral Arrigo Giana, agli assessori alla Mobilità della Regione Michele Civita e del Comune Stefano Esposito. «Nonostante il giudizio positivo sul progetto — scrive Soprano — dobbiamo purtroppo rilevare come la gestione dello stesso abbia presentato criticità per noi insostenibili che ci impongono di dover comunicare la disdetta della convenzione Metrebus ». Segue un lungo elenco delle ragioni che hanno portato alla scelta. Prima fra tutte, il fatto che Atac ha 49,5 milioni di euro di debito nei confronti di Trenitalia, che ha intrapreso la via giudiziaria per recuperarli. Non solo. Atac ha voluto tenere per sé la vendita degli abbonamenti, ora solo con ricarica su smart card, e sempre lei ha voluto in esclusiva la dotazione e l’utilizzo del sistema di bigliettazione elettronica «con evidenti criticità gestionali cui va aggiunta l’impossibilità per Trenitalia di emettere e verificare i titoli elettronici a bordo treno, per il ripetuto rifiuto di Atac di condividere le chiavi del sistema». Rifiuto che ha impedito l’emissione da parte di Trenitalia del “Giubileo pass”, una smart card prepagata per il pellegrini dell’Anno Santo. Infine, la falsificazione e la duplicazione dei biglietti, situazione che Trenitalia non ha potuto gestire. Da qui le conclusioni: disdetta con decorrenza dal 1° gennaio 2016.

Nel dettaglio sono riportate le ferrovie che usciranno nel tratto urbano dalla tariffazione già coperta con la Metrebus romana e per le quali sarà necessario un altro biglietto:
  • FL1 Fiumicino Aereoporto - Orte (tratta urbana Fiera di Roma - Settebagni)
  • FL2 Tiburtina – Lunghezza (tratta urbana Tiburtina - Lunghezza)
  • FL3 Ostiense – Viterbo (tratta urbana Ostiense - Cesano)
  • FL4 Termini – Frascati/Albano Laziale/Velletri (tratta urbana Termini - Capannelle)
  • FL5 Termini – Civitavecchia (tratta urbana Termini - Aurelia)
  • FL6 Termini – Frosinone, Cassino, Caserta (tratta urbana Termini - Colle Mattia)
  • FL7 Termini - Latina Formia (tratta urbana Termini - Torricola)
  • FL8 Termini – Nettuno (tratta urbana Termini - Torricola)


Mentre Roma si avvia ad essere l'unica città occidentale in cui il trasporto pubblico e i treni regionali hanno un sistema di tariffazione separato, ci auguriamo che nei prossimi giorni si creino le condizioni necessarie affinché tanti anni di lavoro per avere un biglietto unico non vadano buttati al vento.

lunedì 19 ottobre 2015

Benvenuti nel Giubileo della Città Immobile - Vol.2

Il sacro e il profano, l'ordinario straordinario

L’inizio dello straordinario Giubileo della Misericordia è sempre più vicino e finalmente nella Città Immobile sembra che qualcosa si stia movimentando, ossia l'ordinaria manutenzione. Negli ultimi giorni sono spuntati cantieri in ogni dove, ancora più accelerati dal dimissionario sindaco Marino: nulla di più simile a uno studente che a settembre cerca disperatamente di completare i compiti estivi dopo averli rimandati per settimane.


Na' toppa per le metropolitane
Per evitare che la nave affondi definitivamente dopo gli ultimi bombardamenti, dal 18 ottobre al 30 novembre le linee A e B saranno interessate da lavori di manutenzione che ne comporteranno la chiusura anticipata alle 22:30 (eccetto il sabato con servizio normale fino all’1:30 di notte). Nel particolare, si legge dal sito dell’Agenzia per la Mobilità, gli interventi interesseranno le sottostazioni elettriche della metro B e complessivamente 5 chilometri di binari su entrambe le linee. Contestualmente al rinnovo dell’armamento, è in corso la revisione di 8 treni sulla metro A, divenuti 7 dopo l’incidente del 15 ottobre all’Anagnina (il treno tamponato era uno tra quelli da poco rigenerati).

Porta Maggiore  e Porta Portese
Dopo l’attesissima attivazione del servizio di monitoraggio GPS su tutta la rete tram, anche lo snodo centrale di Porta Maggiore sarà oggetto di cantieri. Il nevralgico nodo dei tram vedrà sostituiti alcuni degli scambi portati al limite del collasso dal passaggio di 4 linee (su 6 totali) della rete romana.

Sono anche in corso lavori a Porta Portese, con il rifacimento complessivo delle banchine, per ospitare i jumbotram operanti sulla linea del 3. Non è ben chiaro se al termine dei lavori sarà lo stesso 3 a tornare al suo naturale capolinea di Trastevere o una nuova linea, l’1, con percorso Ostiense – Trastevere che, se dovesse essere istituita, costringerà i pendolari all'ennesimo inutile trasbordo.
Non è neanche certo se le nuove paline elettroniche, installate appena qualche mese fa sulla vecchia fermata, saranno spostate sulla nuova.




Roma – Giardinetti
Dopo la scellerata mannaia abbattutasi sulla linea Centocelle - Giardinetti, tutto ad un tratto dagli oscuri presagi siamo passati ai miracoli con i lavori di agosto su due attraversamenti e la revisione della curva tra Ponte Casilino e Porta Maggiore. Dopo le pioggie appena trascorse sono spuntati ulteriori nuovi cantieri: a Santa Bibiana è in corso la completa sostituzione dei binari.











Tutti questi interventi ordinari risultaranno di poca efficacia perché su questa ferrovia a tutt'oggi manca una riprogettazione sul futuro. Di contro al progressivo arretramento della ex Roma - Pantano sono pronti 11 nuovi macchinisti che potrebbero migliorare il servizio nell'auspicabile ripristino integrale fino a Giardinetti, unico scenario possibile veloce ed economico, in attesa dei prolungamenti e della riqualificazione della linea stessa.


Informazioni in tempo reale
Mentre i cantieri proseguono in città, abbiamo lanciato da pochi giorni un canale Telegram con grande successo e apprezzamenti: Roma Trasporti News (RTN24). Contestualmente stiamo lavorando per l’estensione di tale servizio informazioni anche per gli amici d’oltremare e d’oltralpe con Rome Transport News (RTNENG).

Per rendere Roma più smart per i suoi abitanti e più accessibile per i visitatori di tutto il mondo.

domenica 11 ottobre 2015

#ParlaConNoi #13 - Il pellegrinaggio sulla metro A


Riceviamo e ripubblichiamo con gran piacere la mail di un lettore e la nostra risposta circa la pianificazione della rete di trasporti a meno di due mesi dall'inizio del Giubileo della Misericordia. #ParlaConNoi, i cui precedenti capitoli potete leggere qui, è una rubrica ideata insieme ai blog OdisseaQuotidiana e Transport For Rome per dare voce e risposte alle domande degli utenti sul trasporto pubblico: per partecipare basterà scrivere al nostro indirizzo mail etrgiallo@gmail.com o sulle nostre pagine social.



Al Prefetto di Roma Gabrielli
Alla Protezione Civile
Al Sindaco di Roma
Al Santo Padre Papa Francesco
Al Presidente della Repubblica Italiana On.le Mattarella
Alla Direzione ATAC e Metropolitane di Roma
Alla Procura della Repubblica Italiana

Roma,

Oggetto: Metropolitana di Roma, Linea A Anagnina - Battistini, Stazione di Roma Termini

Come cittadino e utente del mezzo di trasporto pubblico in oggetto, punto nevralgico per il continuo afflusso di viaggiatori e pellegrini diretti a Ottaviano-San Pietro mi pregio di richiamare all’attenzione delle SS.VV – come del resto già segnalato in precedenza - che detta stazione è assolutamente inadeguata a ricevere e a smistare con un minimo di sicurezza e decoro il continuo flusso di utenti che viaggiano verso Battistini o che si recano in Vaticano. La banchina di tale Stazione è sempre talmente gremita di viaggiatori da suscitare impressione e preoccupazione, non tanto ai romani, che sono abituati a viaggiare pressati nei mezzi pubblici ATAC, ma soprattutto agli utenti stranieri. La situazione diviene addirittura pericolosa, nel caso di ritardi (anche di pochi minuti) dei convogli, per non parlare se l’intervallo tra una corsa e l’altra diviene per circostanze diverse più dilatato.
La situazione è divenuta ancor più evidente e preoccupante con l’avvento del nuovo Papa Francesco perché l’afflusso a Termini di Pellegrini è senza sosta anche nei giorni in cui non vi è l’Udienza e i visitatori vengono accolti in una situazione logistica non solo indecorosa, ma addirittura preoccupante per la propria e altrui incolumità; un ‘impatto’ con la Città di Roma (caput mundi ???) che non fa certamente onore al nostro Paese. Oserei dire (e chi scrive non è catastrofista) che la condizione in cui si trova normalmente la folla di viaggiatori in attesa sulla banchina potrebbe essere considerata ‘un disastro annunciato’ se dovesse accadere un qualsiasi episodio che richiedesse l’evacuazione del luogo.
Inviterei pertanto i responsabili in indirizzo a inviare i loro ispettori in loco come osservatori della sopra illustrata situazione.
Visto che oramai la situazione è quella che è il flusso di viaggiatori in banchina andrebbe monitorato ed equilibrato in funzione dello smaltimento dei viaggiatori.
Inoltre, in previsione del Giubileo, insieme alla Metropolitana sarebbe non solo utile, ma addirittura necessario, per non dire indispensabile, predisporre, in alternativa e per evitare agli ospiti un’impressione tanto negativa, una serie di minibus, che – su percorsi preferenziali - consentissero ai pellegrini ospiti di raggiungere velocemente Ottaviano - Piazza Risorgimento.
In fede,
Giacarlo R.

Ciao Giancarlo,
dalla tua lettera emergono i gravi limiti del nostro carente sistema di metropolitane. In particolare il tratto Termini - Ottaviano della linea A fu costruito tra il 1964 a il 1980 dalla società InterMetro, concependo tale tratta per un traffico decisamente inferiore a quello odierno. E' molto probabile che durante il Giubileo l'accesso alla fermata Termini della metro A venga regolato con ingressi contingentati o con la chiusura temporanea della suddetta fermata,spingendo ad utilizzare Repubblica come alternativa. Per alleviare tale situazione sarebbe ottimale istituire diversi servizi di bus navetta, così come avvenuto con la duplice canonizzazione del 27 aprile 2014.
In particolare mi riferisco al servizio di supporto Termini - Ottaviano e a una seconda navetta Risorgimento - Cipro, quest'ultima stazione particolarmente adatta come capolinea bus.
In generale sarebbe stato opportuno partire mesi fa con lo studio di servizi giubilari, ma si preferisce sprecare autobus su direttrici che sarebbero già coperte da mezzi su ferro. Caso eclatante è quello di via Casilina che è stata privata dello storico "tranvetto" in favore delle ridondanti autolinee 105 e 106. Senza affrontare il caso troppo nello specifico, basti dire che investimenti mirati sulla ferrovia attualmente sospesa potrebbero rendere disponibili i molti autobus attualmente impegnati. Come ben saprai l’Atac in questo momento non dispone neanche dei mezzi per poter esercitare servizi supplementari: il bando per 700 nuovi veicoli, poi progressivamente ridotti a 200, è andato deserto e molto probabilmente si dovranno prendere in prestito autobus dalle regioni del nord!
Altresì ti ricordo che a partire dal 2011 tra San Giovanni e Ottaviano ci sarebbe dovuto essere un nuovo sistema di trasporto pubblico efficiente per alleviare la congestione della metro A: la linea C. Purtroppo la politica degli ultimi 20 anni non ha fatto altro che compiacere gli interessi privati dei cittadini "maghinari" e dei costruttori della metro, con aumenti di costi esorbitanti e non più sostenibili.


Ho fatto tutto questo discorso sperando di aver ampliato la tua visione: non si tratta solo di banchine strette della metro A, ma di una carenza infrastrutturale dovuta a una scarsa, se non nulla, pianificazione del trasporto pubblico presente e futuro.

Se ora appare molto difficile rendere attive delle navette per il Giubileo, pensa cosa succederà nel 2025!

mercoledì 7 ottobre 2015

Giubileo, nessun commissario per i trasporti

Il commissario straordinario del Governo, fortemente desiderato da Esposito per poter appaltare i lavori urgenti per la metropolitana, non sarà nominato. Lo ha reso noto oggi lo stesso assessore con un tweet in risposta alla domanda di una pendolare.


lunedì 5 ottobre 2015

Benvenuti nel Giubileo della città immobile

Secondo fonti non controllabili, pare che il 4 ottobre scorso si sia tenuta all’interno delle officine di Centocelle un incontro dei vertici Atac per decidere il futuro della Roma – Giardinetti, oggi ridotta a un misero tronco di 5 chilometri tra Termini/Laziali e Centocelle. Sembra fosse invitato anche l’assessore alla mobilità Esposito che però non ha partecipato.

In sostanza, visto il veloce avvicinarsi del fatidico Giubileo della Misericordia, è oramai necessario concentrarsi completamente su un nuovo ciclo di ristrutturazione della metro A, almeno per quanto concerne gli impianti elettroferroviari. I recentissimi lavori infatti hanno appena mitigato una situazione di 10 anni di completo abbandono manutentivo: già dopo poche settimane è stato imposto un forte rallentamento tra Ottaviano e Cipro in direzione Battistini, tratto nel quale le traversine di cemento monoblocco si sono crepate in maniera analoga a quanto accaduto alla metro B un anno fa. Mancano inoltre gli autobus e le preferenziali per poter esercitare con regolarità le navette che verranno istituite da San Pietro verso i punti nevralgici della città.

Mentre cresce la fretta e l’ansia di mettere a lucido tutta la rete bus del centro storico per i pellegrini, le periferie e i romani sono passati in secondo piano.
Si vocifera che durante la riunione a Centocelle si siano congelati a tempo indeterminato i due progetti più importanti per la Roma – Centocelle: la ristrutturazione completa della stazione Centocelle, per un valore di 2,5 milioni di euro, e l’attestamento a Togliatti (con un costo di 500.000 euro) per consentire lo scambio con la metro C, ora completamente isolata dal metroferro romano. Si è fantasticato, come è ormai solito, sulla trasformazione della stessa in tranvia e del prolungamento a Tor Vergata, ma di fatto nel breve periodo si opererà (forse) una blanda riqualificazione delle fermate Balzani, Berardi e Tor Pignattara.

E’ sempre più incerto anche il futuro del tratto Centocelle – Giardinetti ora sospeso: sembra quasi che si stia aspettando un temporale che faccia crollare gli impianti e dia quindi una provvidenziale giustificazione allo smantellamento della ferrovia. Ad oggi infatti sono moltissimi i cittadini che soffrono l’assenza del “tranvetto”, come sottolineato in questi giorni dalla redazione di RomaToday.

Di contro, a seguito del successo dei Caffè del Trenino e della pubblicazione di Fondi di Caffè, si sono intrecciate solide corrispondenze tra i Comitati di Quartiere Tor Pignattara, di Torre Spaccata, nonché con l’Associazione Culturale Città Alessandrina e con i Comitati Pendolari delle altre ferrovie concesse Roma – Lido e Roma – Civitacastellana - Viterbo.

Una così forte convergenza tra realtà cittadine, profondamente radicate sul territorio, non potrà assolutamente rimanere inascoltata e il treno dovrà necessariamente tornare a sferragliare fino a Giardinetti.


giovedì 1 ottobre 2015

Umiliato il Polo Museale

Il terremoto che sta scuotendo Atac SpA, dai vertici all’esercizio, ha fatto passare sottotraccia i disastrosi esiti della manifestazione TAG.ghiamoci, terminata domenica scorsa e realizzata al Polo Museale dell’Ostiense dall’associazione Doublee dalla stessa Azienda, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità 2015.

A sancire il flop, l’organizzazione approssimativa, pareva di essere al mercato, e la mancanza di una iniziativa che riguardasse la mobilità sostenibile e, visto il luogo, la storia dei trasporti. Temi cari ai visitatori del Polo, che sarebbero dovuti essere il perno centrale dell’intero evento. «Ci aspettavamo di compiere un viaggio virtuale – spiega il signor Giorgio M. – tra passato e futuro, con immagini e documenti. È andata molto meglio le volte passate, io e mia moglie siamo riusciti a fare anche un giro sul tram storico». «Gli artisti sono bravi – rincara un ragazzo sulla trentina -, ma che ci azzeccano col museo storico dei trasporti? È stata una delusione».

Continua sul blog di David Nicodemi