Gli utenti della ferrovia Roma – Giardinetti si sono
lasciati alle spalle un mese terribile, vissuto nell’incertezza
di non usufruire
di un servizio regolare. Il bilancio è agghiacciante: quattro gli stop più quattro rallentamenti hanno
colpito lo sfortunato trenino. C’è stato un blocco per un incidente nei pressi
della sede ferroviaria ma anche rallentamenti che potevano essere evitati se ci
fosse stato maggiore controllo sulla linea. Sono emblematici il fermo di mezz’ora
della linea tra Laziali e ponte Casilino causato dalla sosta irregolare di
un’auto sui binari di via Giolitti e lo stop dovuto ad atti vandalici a bordo
treno. I controlli dove sono? Attualmente,
stando alla carta dei servizi Atac 2013, la sicurezza è garantita giornalmente
da 10 guardie particolari giurate che presidiano le stazioni. Ma è chiaro che non è possibile vigilare su 19
fermate con sole 10 guardie. I presidi in realtà sono presenti solo nei due
capilinea e a bordo dei treni né le guardie giurate, né i controllori salgono
mai.
La responsabilità della metà dei disservizi è da attribuire
al guasto di molti rotabili in linea, al più convogli quasi centenari. Molti si
chiedono a quale futuro sia destinato il trenino della Casilina: verranno mai comprati
nuovi treni? Oppure verrà riconvertita
in tranvia? Sembra che l’Atac e la Regione si siano dimenticate totalmente di
questa ferrovia. Eppure sulla Casilina il trenino c’è e versa nelle condizioni
che tutti conoscono; pretendere di mandare avanti la linea con riparazioni
occasionali e senza profondi interventi ristrutturali è oramai una cosa
impossibile.
Un’alternativa al trenino per spostarsi esiste, ma il 105 spesso
non si può utilizzare. Nonostante vengano impiegati i nuovi mezzi serie Roma la
situazione di viaggio nel tempo non è molto cambiata; già a Giardinetti i bus
arrivano carichi di pendolari provenienti da Grotte Celoni e dintorni. Avanzando
poi verso la stazione Termini il traffico sulla Casilina si fa sempre più
intenso e i ritardi si accumulano. La sede ferroviaria del trenino non è
percorribile dagli autobus tuttavia, se si sostituisse la massicciata del
trenino con il cemento, tutti i mezzi pubblici potrebbero condividere la
preferenziale del trenino. Questa “colata di cemento” sulla sede ferroviaria
potrebbe essere l’unica tra le tante che già affliggono Roma che farebbe del
bene alla città e ai cittadini.
Nel frattempo ciò che si può fare è sperare che la linea
regga questo 97° inverno che si accinge ad affrontare. E purtroppo l’inizio è
stato tremendo, considerando il fatto che non sono ancora iniziate le grandi piogge.
Innanzitutto complimenti per la foto :-) c'e' pure il cartello "GIARDINETTI" con la grafica di MetRo :-)
RispondiEliminaA parte la ferrovia lasciata a se' stessa (con i citati controlli assenti), la differenza che puo' aiutare e' la lunghezza del bus (12-18 metri), piu' che il bus vecchio/nuovo. Che comunque, credo, non potra' mai battere uno dei treni in termini di capacita'.
Comunque grazie dell'articolo, la pressione da parte dell'utenza, sebbene non sia la soluzione in quanto i responsabili sono il Gestore (ATAC) e il Proprietario (Regione Lazio), aiuta senza dubbio!