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lunedì 30 settembre 2013

L'epopea settembrina sul RomaGiardinetti

Gli utenti della ferrovia Roma – Giardinetti si sono lasciati alle spalle un mese terribile, vissuto nell’incertezza
di non usufruire di un servizio regolare. Il bilancio è agghiacciante:  quattro gli stop più quattro rallentamenti hanno colpito lo sfortunato trenino. C’è stato un blocco per un incidente nei pressi della sede ferroviaria ma anche rallentamenti che potevano essere evitati se ci fosse stato maggiore controllo sulla linea. Sono emblematici il fermo di mezz’ora della linea tra Laziali e ponte Casilino causato dalla sosta irregolare di un’auto sui binari di via Giolitti e lo stop dovuto ad atti vandalici a bordo treno. I controlli dove sono?  Attualmente, stando alla carta dei servizi Atac 2013, la sicurezza è garantita giornalmente da 10 guardie particolari giurate che presidiano le stazioni.  Ma è chiaro che non è possibile vigilare su 19 fermate con sole 10 guardie. I presidi in realtà sono presenti solo nei due capilinea e a bordo dei treni né le guardie giurate, né i controllori salgono mai.
La responsabilità della metà dei disservizi è da attribuire al guasto di molti rotabili in linea, al più convogli quasi centenari. Molti si chiedono a quale futuro sia destinato il trenino della Casilina: verranno mai comprati nuovi treni?  Oppure verrà riconvertita in tranvia? Sembra che l’Atac e la Regione si siano dimenticate totalmente di questa ferrovia. Eppure sulla Casilina il trenino c’è e versa nelle condizioni che tutti conoscono; pretendere di mandare avanti la linea con riparazioni occasionali e senza profondi interventi ristrutturali è oramai una cosa impossibile.
Un’alternativa al trenino per spostarsi esiste, ma il 105 spesso non si può utilizzare. Nonostante vengano impiegati i nuovi mezzi serie Roma la situazione di viaggio nel tempo non è molto cambiata; già a Giardinetti i bus arrivano carichi di pendolari provenienti da Grotte Celoni e dintorni. Avanzando poi verso la stazione Termini il traffico sulla Casilina si fa sempre più intenso e i ritardi si accumulano. La sede ferroviaria del trenino non è percorribile dagli autobus tuttavia, se si sostituisse la massicciata del trenino con il cemento, tutti i mezzi pubblici potrebbero condividere la preferenziale del trenino. Questa “colata di cemento” sulla sede ferroviaria potrebbe essere l’unica tra le tante che già affliggono Roma che farebbe del bene alla città e ai cittadini.

Nel frattempo ciò che si può fare è sperare che la linea regga questo 97° inverno che si accinge ad affrontare. E purtroppo l’inizio è stato tremendo, considerando il fatto che non sono ancora iniziate le grandi piogge.

1 commento:

  1. Innanzitutto complimenti per la foto :-) c'e' pure il cartello "GIARDINETTI" con la grafica di MetRo :-)

    A parte la ferrovia lasciata a se' stessa (con i citati controlli assenti), la differenza che puo' aiutare e' la lunghezza del bus (12-18 metri), piu' che il bus vecchio/nuovo. Che comunque, credo, non potra' mai battere uno dei treni in termini di capacita'.

    Comunque grazie dell'articolo, la pressione da parte dell'utenza, sebbene non sia la soluzione in quanto i responsabili sono il Gestore (ATAC) e il Proprietario (Regione Lazio), aiuta senza dubbio!

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