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venerdì 28 giugno 2019

La Termini-Centocelle è prossima alla chiusura



Analogamente a quanto sta accadendo sulla linea C, anche sulla Termini-Centocelle la politica ha vinto sulla logica.

Nonostante infatti gli annunci pomposi degli scorsi mesi che, non è possibile nascondere, ci avevano ammaliato con la prospettiva del rilancio della linea a Tor Vergata, oggi i nostri più cupi timori sul passaggio sotto la legislazione ANSF si stanno avverando.
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie ha infatti deliberato, pur riconoscendo la natura tramviaria della Termini-Centocelle-Giardinetti, importanti limitazioni all’esercizio che saranno in vigore dal primo luglio prossimo venturo.

Citando la disposizione operativa 136 del 29/06/2019 di Atac si avrà che:
  • La velocità massima della linea consentita è 30 km/h, salvo eventuali limitazioni più restrittive di velocità notificate secondo le modalità regolamentari in vigore.
  • Su tutti gli attraversamenti è imposta la battuta d’arresto, pertanto tutti i treni prima di impegnare gli stessi devono arrestarsi e l’agente di condotta può riprendere la marcia dopo essersi accertato del relativo stato di libertà e dell’assenza dei transiti sugli stessi.
  • Su tutti i deviatoi di linea non comandati da ACEI è imposta la battuta d’arresto, pertanto tutti i treni prima di impegnare tali enti devono arrestarsi e l’agente di condotta può riprendere la marcia dopo essersi accertato del corretto posizionamento degli stessi.


Tali disposizioni quindi determineranno un sostanziale abbattimento della velocità commerciale che, unitamente alla battuta di arresto su tutti gli attraversamenti (i treni si dovranno fermare anche col semaforo verde!), completeranno la distruzione della linea, che verrà abbandonata dai passeggeri perché troppo lenta.

Il nostro appello, che rivolgiamo con forza agli assessori Alessandri e Meleo, è che si acceleri quanto prima al declassamento della linea da ferrovia a tramvia: un atto formale, di natura puramente burocratica, che potrebbe cancellare di colpo queste assurde imposizioni.

Per questa ragione vi invitiamo a sottoscrivere il mail bombing del CdQ Torpignattara

9 commenti:

  1. Peggio de "Blade Runner"

    https://it.wikipedia.org/wiki/Ho_visto_cose_che_voi_umani

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  2. Disobbedienza civile da parte dei macchinisti.

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  3. e certo ci manca anche questo, non basta che ci hanno tolto il 105 ora ci tolgono anche il trenino con cosa pensano possiamo muoverci a dorso di mulo come una volta? Questi non si ricordano che come sono saliti ( al comune) cosi possono scendere e anche abbastanza in fretta. Altro che potenziare le linee notturne!! Comodo cosi!! Potenziassero quelle diurne invece che servono di piu' il caro sindaco si svegli e agisca grazie

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  4. Che progetti ci sono? chi li segue? chi li approva?
    Io sono un utene affezionato al trenino, anche se sono un utente recente (sono solo 12 anni che lo conosco) e sono un sostenitore della 'non soppressione della tratta' solo che il trenino è un mezzo di trasporto ibrido oramai castrato. Effettua un servizio di 1/3 di quanto faceva prima, la fermata metro più vicina alla linea è pigneto (600m), non ferma sotto l'ospedale, non ferma abbastanza vicino il centro commerciale, è scomodo per salire (faticoso per gli anziani, non accessibile per i disabili), andrebbero adeguate le pensiline di accesso, l'asfalto su molti attraversamenti pedonali è rialzato causando cadute dei pedoni e problemi alle carrozzine, i convogli non hanno areazione.
    Il valore storico è sacrosanto e inestimabile, ma se parliamo di viabilità da qui a 50anni il trenino non mi sembra sostenibile. Il trasporto su rotaia è migliore? Ok, è possibile rimodernare tratta (magari che colleghi sapienza e tor vergata) e convogli (più accessibili e moderni) ? La casilina soffre commercialmente perché non ha la metro sotto la strada come la Tuscolana (che permette di avere più parcheggi e meno ingombro) o una corsia tram asfaltata per il passaggio di più mezzi come la Prenestina. Le domande chiave sono 2: quanto costa e chi paga. Si parla di milioni di investimento e tempi lunghi (probabilmente almeno 15 anni di lavori), sicuri che il comune se li può permettere? Ancora non riescono a finire la mtro c, la tratta filobus della Laurentina non si capisce se sia completa e scorrevole... Avere una corsia preferenziale 'protetta' e accessibile per l'autobus mi sembra una cosa realizzabile nel minor tempo e flessibile in caso di variazioni.
    A livello effettivo non so se sia più costoso un km di asfalto o un km di rotaia e per i furbetti che invadono la preferenziale ormai è possibile installare telecamere dove si vuole!

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    1. Perfetta la tua critica! E poi che dicono..... È un treno a scartamento ridotto come si fa a farlo diventare un tram? E che dire del passaggio a meno di un metro dal tempio della Minerva?!

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    2. Gentile lettore,
      l'amministrazione comunale ha depositato il 31 dicembre scorso un progetto di massima di ammodernamento generale della linea che prevede la sostituzione dell'armamento su materassino flottante su via Giolitti (soprattutto a tutela degli abitanti ed il Tempio di Minerva), nuovi treni a pianale ribassato accessibile e il ripristino della linea a Giardinetti con successivo sviluppo a Tor Vergata (Università e Policlinico). Anche le fermate saranno riposizionate, con un accesso rapido al policlinico casilino ed al centro commerciale.
      L'investimento è di circa 100 milioni di euro per tutto il pacchetto.

      Insomma, nessuno ci tiene a mantenere inalterato un vecchio ricordo del passato. Tuttavia bisogna riconoscere che il trenino, sebbene con tutta la sua obsolescenza, è uno dei pochi servizi che funziona discretamente a Roma.

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    3. Al secondo lettore anonimo ricordo che in Italia e nel mondo esistono linee tramviarie a scartamento ridotto che funzionano tranquillamente insieme a linee a scartamento ordinario

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  5. Conoscere in modo completo, integrato e condiviso norme, problemi dello stato di fatto, costi, responsabilità, misurazione delle opportunità è l'unico modo per non essere turlupinati e per essere più efficaci. Non si può vivere e governare un luogo che non si conosca insieme.

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  6. quindi c'è un progetto da 100M (mi ricordo vagamente anche di un prolungamento oltre termini e dei dubbi sullo slittamento delle ruote in salita dopo laziali) e l'ansf che lo impedisce, dovranno mettersi a tavolino. l'alternativa che mi viene in mente è il filobus, che ne escluderebbe però la ciclabilità

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