Il futuro di Roma non può più aspettare: Linda Meleo deve rimboccarsi le maniche o rimettere al più presto il suo mandato nelle mani della prima cittadina.
Dopo due anni e mezzo pazientemente vissuti è piuttosto evidente che i risultati del lavoro dell’assessorato non stanno arrivando. La metro C, nonostante sia stata la singola opera più votata dai cittadini nel PUMS, è assolutamente ferma al palo e rischia, se non verranno prese decisioni entro la fine dell’anno, di restare permanentemente amputata al Colosseo.
Anche per il nostro trenino Termini-Centocelle, il tema principe di Sferragliamenti dalla Casilina, la strada tracciata sembra quella della ‘non decisione’: nonostante siano due anni e mezzo che Comune e Regione concordino, al di là della fazione politica, sulla cessione della proprietà, nulla è stato fatto. Alla fine dell’anno, occorre ricordare, il progetto definitivo della tramvia TTV Termini-Tor Vergata dovrebbe essere consegnato al MIT, ma è impossibile fare previsioni sulla sua effettiva cantierizzazione. Pur avendo interpellato direttamente l’assessore, anche spinti dalle innumerevoli e giuste domande dei lettori del nostro blog, l’unica risposta che abbiamo ricevuto è che “il processo [di cambio di proprietà ndr] si sta costruendo”.
Ben palpabile è stata l’inconsistenza dell’intervista a “Non è l’Arena” del 28 ottobre scorso: per paura del contraddittorio l’assessore ha posto come condizione della sua presenza l’uscita di tutti gli ospiti dallo studio. Le risposte dell’intervista non sono state assolutamente soddisfacenti, le solite amenità trite e ritrite sugli “esperti di prima”, a più di due anni dall’elezione, non possono essere considerate una giustificazione di un immobilismo senza precedenti. Gli “esperti di prima”, per quanto anch’essi abbiano contribuito al declino di Roma, almeno accettavano il confronto politico.
È possibile che pagheremo con la reciproca diffidenza questa nostra presa di posizione, visto che la Meleo ha dimostrato col caso Quintavalle di mal sopportare chi obietta la virtù del suo operato, ma crediamo che le nostre battaglie e le nostre idee possano essere ancora fatte proprie dall’assessore che deve riprendere il controllo della regia dei trasporti.
Ci spiace dover constatare che Enrico Stefàno sia l’unico consigliere che ha voluto quantomeno mantenere in questi anni i contatti con i blog civici e le associazioni che si occupano di mobilità. Purtroppo, nonostante il suo supporto, le sue limitate possibilità proprie della figura del Presidente di Commissione, non gli consentono di dare pieno seguito alle idee dei cittadini.
Linda Meleo è a un bivio come assessore, professionista e cittadina: noi ci auguriamo scelga di lottare per i Romani in virtù del mandato che le è stato affidato. Se non è in grado di farlo è bene che rinunci alla sua carica in favore di qualcuno più responsabile.
Senza una guida illuminata lo sviluppo della rete dei trasporti romani, legato a doppio filo col futuro della città, non potrà mai realizzarsi.