- Via Orazio Pulvillo e via Quinto Publicio, con protezioni di gomma e paletti catarifrangenti per una lunghezza di 400 metri circa;
- Via Emanuele Filiberto, con cordoli in travertino lunghi 500 metri;
- Viale Libia e viale Eritrea (in ambo i sensi di marcia), con protezioni di gomma e paletti catarifrangenti per una lunghezza di 1,3 km.
A queste vie si aggiungeranno entro la fine dell’anno le
preferenziali in via Nomentana/Valdaosta e in via di Valmelaina, per un importo
complessivo di 519.955 euro.
Come era purtroppo impossibile evitare, i cantieri in corso
hanno scatenato le proteste dei commercianti, centauri e fautori della doppia
fila che hanno invocato l’epurazione dei cordoli di alemanniana memoria in
favore delle borchie a terra.
L’argomento opposto dai detrattori del trasporto pubblico è
la presunta pericolosità delle protezioni, utilizzate in tutta Italia e
omologate secondo rigidi standard ministeriali, nonchè l’abbandono della spesa
mordi e fuggi, che nasce spesso e volentieri dalla possibilità di parcheggiare
in doppia fila a sua volta causa della congestione stradale in città.
Questa pagina non può che schierarsi con massimo favore ai
cordoli che Enrico Stefàno e la sua commissione mobilità stanno finalmente
installando in città dopo due anni di attesa.
Le proteste di questi giorni mostrano il contraddittorio
attaccamento del romano medio all’automobile, che desidera una viabilità
scorrevole senza però rinunciare al sacro veicolo. Purtroppo Roma è una città
per la quale spesso la macchina privata rappresenta l’unico modo per muoversi,
ma è proprio per questa ragione che interventi volti al miglioramento del
trasporto pubblico dovrebbero essere accolti con favore da tutti.
L’unico modo per rendere più agevoli gli spostamenti in città,
riducendo allo stesso tempo il drammatico tasso di incidenti, sta di fatto nell’eliminare
la causa della congestione e del rischio stradale, ossia l’uso stesso
dell’automobile. La corsia preferenziale in tal senso svolge un doppio ruolo di
riorganizzazione della carreggiata, fluidificando il traffico, e premia chi
utilizza il trasporto pubblico.
La preferenziale in via Emauele Filiberto |
Finantochè provvedimenti del genere saranno impopolari,
bisognerà lavorare sulla cultura del cittadino: in tal senso sponsorizziamo e pubblicizziamo
volentieri la passeggiata organizzata per questo venerdì dall’associazione Cittadini Re di Roma. Noi ci auguriamo un aumento dell’investimento sulle
preferenziali, in maniera tale da avere un incremento consistente della rete
entro la fine del mandato della giunta Raggi.
Intanto i maghinari e gli scooteronati stanno protestando in viale Eritrea, poche speranze di miglioramento.
RispondiEliminawww.ilmessaggero.it/roma/cronaca/viale_libia_cordoli_protesta_roma-3999440.html
lungi da me andare contro le preferenziali, però anche a me le borchie sembrano più sicure del cordolo. Lo dico anche da persona che prende spesso la bici: col cordolo "addobbarsi" è un attimo per chi va in bicicletta; sul motorino non so dire; sicuramente non imepdisce alle automobili di cambiare corsia con disinvoltura.
RispondiEliminaChe poi le proteste siano pretestuose è fuori di dubbio...