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mercoledì 6 maggio 2015

CAF400, bilancio di un anno

Ormai più di un anno fa documentavamo per primi l’arrivo del primo CAF di seconda generazione per la metro B. A questo primo treno sarebbe seguita una serie di altri 17 rotabili, destinati nel futuro immediato a rivoluzionare e migliorare la qualità di trasporto della linea blu. 
Insieme ai treni erano anche in cantiere progetti per il potenziamento della metropolitana: da una parte si erano avviati i lavori per la creazione del quarto tronchino di manovra di Laurentina, resosi assolutamente indispensabile per gestire al meglio i treni provenienti dalle diramazioni, dall’altra erano pronti finanziamenti per 46 milioni di euro, necessari per avviare il potenziamento della rete elettrica e per l’ampliamento del deposito Magliana Nuova. In particolare, poiché i nuovi Caf avrebbero consumato più energia rispetto ai vecchi convogli, con quest’ultimo provvedimento si sarebbe evitato il sovraccarico delle sottostazioni elettriche (per sapere cosa sono leggi #MetroForDummies) e inoltre il rinnovamento e l’ampliamento del deposito avrebbe dato modo di ospitare agevolmente i nuovi treni e avrebbero definitivamente sconfitto l’annoso problema dei vandali, con un rafforzamento generale del perimetro dell’area di ricovero mezzi. 


Ad un anno di distanza, i lavori per il quarto binario sono sostanzialmente fermi e lungi dall’essere completati : pare che i fornitori, non essendo stati pagati da Atac, abbiano fatto le valigie lasciando un cantiere aperto. I 46 milioni, che si potevano svincolare con lo Sblocca Italia, sono ancora stanziati ma congelati, e i nuovi treni che nel frattempo sono sbarcati, a malapena entrano in un deposito che fa acqua da tutte le parti.

La situazione del CAF 407-408, primo treno della fornitura.
Un anno prima e un anno dopo

Oltretutto, a complicare una situazione già di per sé disastrosa, è intervenuto il ministero dei trasporti con le nuove norme Ustif che hanno reso quasi inutilizzabili i nuovi treni. Solo recentemente con il prolungamento della metro a Jonio sono stati aggiornati e ricalibrati i sensori e il software di bordo.
L’ultimo convoglio avvistato in presercizio è l’MB 427-428, pertanto  sono disponibili al pubblico 10 treni su 18 della fornitura, la quale terminerà con l’MB 441-442.

                 

Le prospettive future? Molti MB100 (ndr: i vecchi convogli) necessitano della revisione generale e poiché si stima che senza il potenziamento delle sottostazioni elettriche non potranno viaggiare più di 15 Caf contemporaneamente, pena cali improvvisi di tensione come quello del 4 maggio, nel breve periodo sarà possibile il peggioramento delle frequenze già mediocri della metro B.



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