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domenica 1 marzo 2015

(in)sicurezza metropolitana

Se da qualche giorno è noto ai molti l’attivazione di un servizio di pattuglie cinofile itineranti, in pochi sanno che la sicurezza in metropolitana è a dir poco precipitata: è infatti da almeno un paio di mesi che non si vedono più i vigilantes notturni, ai quali era affidato il presidio serale delle stazioni e il controllo delle gallerie.


Ascoltando attentamente voci di corridoio, seppur non ufficiali ma vere, sembra che l’azione rientri nel più generale piano di risparmi di Atac alla maria cazzetta. Si è rescisso infatti un contratto con l’Italpol le cui penali sono costate già parecchi milioni all’azienda dei trasporti e senza il quale l’intera rete metropolitana risulta essere praticamente abbandonata nelle ore notturne.

Bande di ladri di rame imperversano tranquillamente alla ricerca dell’oro rosso e di mattina si assiste a guasti di vario genere. Ai pendolari sono ben noti i molteplici rallentamenti della Roma-Viterbo e le più recenti avarie della metro B e della Roma-Lido.

La riprova di quanto siano frequenti questi furti appare subito evidente all’occhio del viaggiatore più esperto. Per esempio nel tratto Magliana – Garbatella condiviso da metro B e Roma-Lido le fossette contenenti il fili di rame sono state tutte divelte, con i cavi tagliati ed esposti alla luce del sole.

Fossette divelte poco prima di EUR Magliana,
si notino i cavi esposti.
È chiaro che quindi le nuove pattuglie cinofile servono a coprire tagli non palesi nell’immediato, che neanche fanno notizia.

Se dei terroristi, o qualsiasi altro pazzo del caso, decidessero di organizzare un attentato, state ben certi che saprebbero dove mettere le mani: ad oggi la metro non è mai stata così vulnerabile. 

1 commento:

  1. A parte che, per esempio, i cani a Termini con l'affollamento che c'è il povero cane starà sempre a disparte e distante, perchè se aggredisse qualcuno per sbaglio...

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