Se da qualche giorno è noto ai molti l’attivazione di un
servizio di pattuglie cinofile itineranti, in pochi sanno che la sicurezza in
metropolitana è a dir poco precipitata: è infatti da almeno un paio di mesi che
non si vedono più i vigilantes notturni, ai quali era affidato il presidio serale
delle stazioni e il controllo delle gallerie.
Ascoltando attentamente voci di corridoio, seppur non
ufficiali ma vere, sembra che l’azione rientri nel più generale piano di risparmi
di Atac alla maria cazzetta. Si è rescisso infatti un contratto con l’Italpol
le cui penali sono costate già parecchi milioni all’azienda dei trasporti e
senza il quale l’intera rete metropolitana risulta essere praticamente
abbandonata nelle ore notturne.
Bande di ladri di rame imperversano tranquillamente alla
ricerca dell’oro rosso e di mattina si assiste a guasti di vario genere. Ai
pendolari sono ben noti i molteplici rallentamenti della Roma-Viterbo e le più
recenti avarie della metro B e della Roma-Lido.
La riprova di quanto siano frequenti questi furti appare
subito evidente all’occhio del viaggiatore più esperto. Per esempio nel tratto
Magliana – Garbatella condiviso da metro B e Roma-Lido le fossette contenenti
il fili di rame sono state tutte divelte, con i cavi tagliati ed esposti alla
luce del sole.
Fossette divelte poco prima di EUR Magliana, si notino i cavi esposti. |
È chiaro che quindi le nuove pattuglie cinofile servono a coprire
tagli non palesi nell’immediato, che neanche fanno notizia.
Se dei terroristi, o qualsiasi altro pazzo del caso, decidessero di
organizzare un attentato, state ben certi che saprebbero dove mettere le mani: ad
oggi la metro non è mai stata così vulnerabile.
A parte che, per esempio, i cani a Termini con l'affollamento che c'è il povero cane starà sempre a disparte e distante, perchè se aggredisse qualcuno per sbaglio...
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