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domenica 1 febbraio 2015

Populismo ferrotranviario

Ancora una volta la nostra giunta comunale ha decretato la futura messa in opera di nuovi favolosi tram per Roma. 
Dall’insediamento il nostro sindaco ha esordito con il tram Trastevere – Termini che sarebbe stato esercitato da vetture “già in circolazione in alcuni orari”(??)  e per il quale sono stati fatti quest’estate costosi lavori di adeguamento degli scambi su viale Manzoni, passando per i celeberrimi “sette tram”, poi mutati recentemente in altrettante fantasiose linee

Tra tutte le proposte fatte, in primo piano troviamo il collegamento Lodi – Santa Croce in Gerusalemme.
«Con l'apertura della stazione Lodi della metro C [prevista per l'estate 2015, ndr] avvieremo anche l'inaugurazione di un nuovo tram tra piazza Lodi e Santa Croce in Gerusalemme. Può sembrare un tratto breve ma è assolutamente strategico perchè mette in collegamento, via ferro, la nuova metro con Termini e i Parioli oltre che con le nuove linee tram» ha spiegato Marino.
«L'opera costerà circa 2,5 milioni», ha chiarito Improta, «su cui abbiamo deciso di avviare già la progettazione per essere pronti all'arrivo dei fondi UE». 

Anche se dalle dichiarazioni non si capisce bene quale sarà il secondo capolinea, è chiaro che il tram da via Carlo Felice si congiungerà alla stazione Lodi della metro C. Trecento metri di binari per trasformare in maniera economica  la stazione Lodi in un nodo di scambio.


Analizzando la nuova linea (se 300 metri di binari si possono chiamare tali) si intuisce che lo snodo rimarrà attivo per circa un anno, salvo ulteriori ritardi per il completamento di San Giovanni. Dopodichè, il flusso di viaggiatori tenderà sempre di più a concentrarsi presso San Giovanni, già snodo di metro, bus e tram.

Quello che viene proposto è fumo negli occhi, soprattutto per chi conosce bene Roma e sa cosa veramente ci vorrebbe in questa città a livello tranviario.  Inoltre, citando l’ing. Formigari: «La tratta della metro C fino a Lodi dovrebbe aprire a fine luglio 2015, fra sei mesi circa. E in sei mesi, tra appalti, gare europee, ricorsi al TAR, contestazioni di questo o quell'imbecille, impedimenti vari da parte di questa o quella sovrintendenza, errori di progettazione, rotabili che non ci sono e chi più ne ha più ne metta, riuscirebbero a completare la tramvia Lodi-S. Croce? Ma ci facciano il piacere! Nemmeno se l'apertura della tratta di metro C slittasse di un anno, ce la farebbero».

Più sensato sarebbe, per integrare veramente la metro C nel panorama del trasporto pubblico, sbloccare i cantieri per la stazione FS “Pigneto” fermi da tempo immemore. In ambito tranviario invece, ancora prima di pensare a nuove linee, bisognerebbe indirizzare i finanziamenti per adeguare le sottostazioni elettriche della Prenestina in modo tale da mettere in servizio anche sulle linee 5 e 14 i moderni Cityway e ammodernare l’intera rete con l'asservimento semaforico.

Ma la logica mascherata da più di 20 anni a questa parte è quella di tenere il tram al guinzaglio e con la museruola, in modo che sia docile e non diventi un sistema di trasporto veramente competitivo.

Da ciò la volontà di tenere aperta la maglia della rete romana,  in modo tale che sia basata solo su lunghe direttrici “monolinee” incapaci di interfacciarsi, di fare “effetto rete”. Ciò si denota a partire dalle "sette linee" del 2014 fino alle più recenti proposte. Se a ciò si confrontano le reti di altre città, l’evidenza è lampante.

La rete romana con i " 7 tram"

Milano
Torino

Comunque ad oggi delle 7 linee sembrano essersi salvati solamente il misero collegamento Lodi – Santa Croce  e il tram dei Fori Imperiali, il cui caso è interessantissimo: da tram sui Fori è diventato tram nei pressi dei Fori la cui prosecuzione sarà un bus elettrico Largo Ricci – Piazzale Flaminio detto “la navetta dei tram”.

Sconcertati da queste promesse tranviarie rimaniamo in attesa di ulteriori stupefacenti nuove linee per Roma.

1 commento:

  1. Grande Trenino!
    Io non capisco poi l'insistenza fastidiosa con cui l'amministrazione parla di questa fantomatica "nuova linea" (che poi dove dovrebbe arrivare? Si parla di Trastevere e dei Parioli, confondendo il tracciato dei binari con il percorso delle vetture): sembrano doscorsi fatti da chi a Roma non c'è nemmeno mao stato.

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