La riunione si è svolta dalle 17:30 presso via del
Giorgione 107, nella sede della Regione Lazio fino alle 20:30 circa. Erano presenti per rispondere alle domande dei pendolari rappresentanti della Regione, dell'Atac e del Comune.
In primis i pendolari hanno sollevato i grandi problemi che
crea l'attuale contratto di servizio. Negli anni si è osservata la grande
discrepanza tra chilometri erogati da Atac rispetto a quelli del contratto di
servizio con la Regione. E ancora: il poco ascolto dell'azienda delle
segnalazioni che spesso ricevono, se si è fortunati, solo una risposta di
cortesia. Tutti questi problemi hanno un
minimo comune denominatore: la mancanza di controllo da parte della
Regione. In questo senso il rappresentante della Regione Lanzillotta ha
dichiarato il suo impegno affinché ci sia la giusta supervisione sull’operato
di Atac.
Data la manifesta incapacità dell'azienda comunale di
garantire un servizio regolare, la Regione sta valutando l'idea di affidare la
gestione della linea ad un altro ente e ha sottolineato che non si tratta di
una privatizzazione. Tale espediente, ha dichiarato la Regione, è stato già
sperimentato con successo nel collegamento navale per le isole pontine.
Nell’immediato si lavorerà per il miglioramento della carta dei
servizi Atac, ad oggi priva di dati veritieri e significativi (almeno per
quanto concerne alle ferrovie ex concesse). È anche stato concordato con Atac l’obiettivo
di tornare a 180 corse, recuperando parte delle corse serali cancellate col
nuovo orario. Ci si interroga sempre con quali treni.
Cosa si è fatto nel
frattempo in questi mesi sulla Roma – Lido
I lavori sulle sottostazioni elettriche sono stati
completati: mancano solo le ultime prove tecniche per l'entrata in esercizio.
Tuttavia questo intervento non potrà aumentare la frequenza dei passaggi a
causa della pochezza di materiale rotabile.
La flotta della Roma - Lido è attualmente composta da 17
treni (7 MA200, 2 MA100, 3 MR500, 5 MA300). In ora di punta, per avere treni
ogni 7,5 minuti, vengono utilizzati 12 convogli. Tuttavia, poiché queste
condizioni ottimali non possono essere sempre garantite, soprattutto nelle
ultime settimane è stato necessario sopprimere molte corse mattutine.
Come ultima misura l'Atac sta cercando di "far correre
di più" i pochi treni disponibili addensando le corse dirette per Roma al
mattino.
Cosa si farà in
futuro? Cosa si potrebbe fare?
Per quanto concerne
la diramazione metro B (Magliana – Tor di Valle) al momento sussiste il fermo
della Soprintendenza ai beni archeologici per ritrovamenti nei pressi della
futura stazione. I lavori perciò ricominceranno appena possibile. I pendolari
hanno lamentato ai presenti le condizioni inaccettabili di Tor di Valle, una
delle stazioni più degradate di sempre.
Poichè i nuovi CAF (MB400) sono stati pressocché tutti
consegnati, Roma Metropolitane ha iniziato i sondaggi preventivi al deposito
Magliana per il "Potenziamento del sistema di alimentazione elettrica
della linea B e del deposito Magliana – 1a fase" già finanziato con 42
milioni di euro.
Contemporaneamente è stata assegnata la gara per la
demolizione di rotabile accantonato da tempo nel deposito e lungo la Roma –
Lido (MA100,MR500, MR600).
A fronte della cronica mancanza di materiale rotabile per la
ferrovia è stata sollevata la seguente obiezione:
“Come accennato prima, attualmente la ferrovia regionale Roma
- Lido dispone di treni in quantità limitatissima e garantisce con fatica in
orario di punta un treno ogni 7,5 minuti.
La metro B dispone di una flotta di 31 treni MB 100/300 e di
8 MB300: ma in servizio in orario di punta mette in gioco 27 treni (ndr: ovviamente alcuni sono fermi per
manutenzione).
Con l'acquisto di 15 treni, poi divenuti 17 MB400, Roberto
Diacetti dichiarava il 17 gennaio 2013 al comitato MetroxRoma che il parco
metro B sarebbe aumentato complessivamente di 3 unità. (25 CAF + 10 MB100/300).
La gara è stata poi variata il 29 gennaio 2014 a 18 unità in
vista del fatto: "Che ATAC S.P.A.
con nota 0029649 del 27 febbraio 2013
(prot. Dipartimento Mobilità e Trasporti n. 8279 del 28 febbraio 2013), ha
comunicato la necessità di incrementare il numero dei nuovi treni MB 400, in
modo da avviare la sostituzione completa
dei mezzi MB 100/300.".
Alla luce di questi fatti e consapevoli della cronica
mancanza di treni della Roma Lido, considerando che tutti i convogli della
ferrovia sono rotabili metropolitani riadattati per la ferrovia, l'Atac non
potrebbe riconsiderare la sua decisione e dirottare o un paio di MB400 o di MB100/300,
quando disponibili, sulla Roma - Lido?”
L'ingegnere Maranzano, rappresentante per l’Atac, ha dichiarato
che gli MB 100/300 rimarranno in servizio sulla metro B. Per garantire treni
ogni due minuti sul tratto Laurentina – Bologna il parco della metro sarà
aumentato a 44 unità più riserve (18 MB400, 8 MA300, 18 – 23 MB100/300).
Incalzato dai pendolari sul fatto che comunque bene o male
dovrebbero rimanere inutilizzati 5 MB100/300, l’ingegnere ha risposto dicendo
che tali convogli, avendo raggiunto il milione di chilometri, hanno bisogno
della revisione generale e che gli ulteriori adattamenti da introdurre per
renderli utilizzabili sulla Roma – Lido costerebbero troppo.
Il comitato pendolari ha replicato dicendo che tale
operazione è già stata fatta sui treni MA100 e MA200. Tuttavia gli MA100, essendo
del 1980 e avendo circolato su una linea tortuosa quale la metro A, dovevano
andare incontro a demolizione prima ancora del dispendioso restyling come “Freccia
del Mare”, gli MA200 invece fin da subito si sono dimostrati inaffidabili su
metro A,metro B e ora su Roma Lido.
Consapevoli che forse gli MB100/300 potrebbero dare gli
stessi problemi, ma essendo convogli relativamente giovani (1990) e funzionali
sulla metro B, i pendolari hanno dichiarato che tentare l’adattamento anche con
un solo convoglio non sarebbe un aggravio economico eccessivo sull’Azienda e darebbe loro una speranza. Si potrebbero in
alternativa dirottare 2 MA400 (i nuovi CAF)
sulla Roma – Lido. L’operazione è già stata fatta in passato con MA300, perché non
ripeterla?
Questa domanda dei pendolari non ha trovato una risposta chiara
da parte dell’Azienda, del Comune e della Regione.
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