Riporto qua
il comunicato stampa dell’Atac con alcune considerazioni sulle dichiarazioni fatte.
In relazione a notizia di stampa, Atac precisa che tutti i bus
in servizio sono dotati di aria condizionata. Nel dettaglio si tratta di oltre
2.000 mezzi dotati di impianti di condizionamento o climatizzazione.
Le attività di manutenzione degli impianti di aria condizionata
hanno avuto inizio a partire da fine gennaio, in anticipo di tre mesi rispetto
al 2013, e sono state eseguite con risorse interne, realizzando un risparmio di
un milione di euro rispetto agli anni precedenti, in cui le attività erano
svolte da ditte esterne.
Tale attività ha consentito di abbattere l'incidenza dei guasti
all´aria condizionata che, sulle vetture già vagliate dalla manutenzione, circa
l´85% del totale, si è collocata all'8% del totale (circa 125 mezzi). Guasti
sui quali le squadre di tecnici sono intervenuti per la risoluzione del
problema.
Per migliorare l'attuale situazione di criticità e velocizzare
la manutenzione sul parco bus non ancora controllato, inoltre, sono state
implementate ulteriori squadre che interverranno sulle rimesse con maggior
numero di guasti.
Riguardo ai tram, Atac ricorda che solo i tram di nuova
generazione, quindi la serie Roma 1 e Roma 2 che pesa circa il 50% del parco
tranviario, è fornita di aria condizionata, al contrario dei tram delle serie Stanga e Socimi che, essendo di
vecchia generazione, non possono essere attrezzati con un sistema di aria
condizionata.
Anche se vecchia più di 50 anni, sulla vettura 7115, che è stata trasformata in tram ristorante, è stato installato un ottimo sistema di climatizzazione dell’aria. È quindi possibile attrezzare questi vecchi mezzi.
Stante la situazione attuale del parco tranviario, quindi, Atac
fa tutto quanto nelle sue possibilità per garantire un servizio di qualità. E'
evidente che, in mancanza di investimenti sui mezzi non sarà possibile fare di
più.
La stessa constatazione vale per i mezzi a disposizione della
linea B della metropolitana e della ferrovia Roma Lido.
I treni della metro B in gran
parte sono di vecchia generazione, e quindi non condizionati né condizionabili, come
anche i treni della ferrovia Roma-Lido.
Una doppia falsità da parte dell’azienda.
Alle OGR (Officine Grandi Revisioni) si sta lavorando per la climatizzazione
completa di 3 treni MB. Gli interventi non si sono però potuti estendere anche
agli altri 28 convogli non perché non condizionabili, ma per mancanza di
finanziamenti.
I problemi di temperatura che si registrano durante il periodo
estivo, quindi, potranno risolversi in maniera strutturale solo una volta che
le vetture saranno sostituite. Quindi,
in particolare sulla metro B, già a partire dall'anno prossimo, quando
arriveranno i nuovi convogli acquistati da Roma Capitale.
In realtà il primo treno è già
arrivato da aprile e ancora sta facendo pre esercizio. Qui non c’entrano tempi
di consegna o altro: è l’azienda che deve darsi una mossa ad abilitare il primo
convoglio e gli altri che seguiranno.
Sulla ferrovia Roma-Lido, in assenza di investimenti da parte
della proprietà, la situazione potrà migliorare solo parzialmente. A tal proposito Atac ricorda che è in corso
un progetto che prevede la climatizzazione dei rotabili tipo MA200. Il primo di
questi convogli entrerà in servizio alla fine di giugno, aggiungendosi ai
cinque treni CAF attualmente disponibili e già climatizzati.
Qui urge fare doverose specifiche: le
MA200 sono state comprate nel 2000 per la metro A. Sono uscite di servizio della
metro A nel 2004 perché hanno fin da subito mostrato difetti costruttivi:
soprattutto il meccanismo delle porte tende ad incepparsi facilmente. Gli
stessi convogli sono stati adattati e ora sono in esercizio sulla Roma – Lido.
Nonostante siano stati revisionati, i macchinisti testimoniano che è un “miracolo”
completare un turno con lo stesso treno. Perché l’azienda vuole insistere nel
voler far funzionare mezzi che non si sono mai dimostrati affidabili?
Una soluzione alternativa alle MA200
forse ci sarebbe.
Oggigiorno nella metro B funzionano 31
MB di cui 19 messe in linea più ulteriori 8 CAF da utilizzare durante i momenti
di maggiore affluenza. Allo stato attuale più di 30 treni nella metro B non
possono circolare: lo diceva Diacetti un anno fa e lo dicono tuttora i
macchinisti. Le motivazioni sono limitata potenza delle sottostazioni
elettriche, sezioni di blocco troppo lunghe e altri particolari tecnici che non
mi dilungo ulteriormente a scrivere.
Con i 17 nuovi CAF, che si affiancheranno
agli 8 già circolanti, si avranno 25 convogli spagnoli più ci sarà lo spazio
per 10 MB, di cui 5 di riserva, che rimarranno ad integrare il parco rotabile.
Pur ammettendo che siano superati i vincoli tecnici della linea, per garantire
l'esercizio ideale della metro sulle diramazioni servirebbero in tutto non più
di 42 treni (25 CAF, 17 MB e 5 MB di riserva). Dalle 31MB iniziali rimarrebbero
inutilizzate 9 MB che potrebbero essere integrate al parco della Roma – Lido insieme
ai 5 CAF attuali.
Se si desse inizio già da ora alla
progressiva climatizzazione delle MB, che come abbiamo visto è possibile,
potremmo avere entro pochi anni Roma – Lido e Metro B con treni completamente
climatizzati.
Atac sottolinea inoltre che, nonostante le
gravi difficoltà che il deficit di finanziamenti pubblici ha provocato, sta
facendo ogni sforzo per garantire i necessari livelli di manutenzione sul parco
mezzi esistente.
[Speriamo che almeno questo sia vero...!]
[Speriamo che almeno questo sia vero...!]
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