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domenica 1 settembre 2013

Altri ritardi per il filobus della Laurentina

Dopo aver registrato molto positivamente lo sblocco dei cantieri della metro C, oggi parliamo di un’altra opera che, seppur di minore rilievo, merita l’attenzione di tutti.


Si parla infatti della rete filoviaria di Roma sud, che si sarebbe dovuta dispiegare per 38 chilometri e che avrebbe dovuto alleggerire dal traffico molte strade di questo quadrante di Roma, favorendo la mobilità interquartierale e lo scambio con la linea B della metropolitana. La sua realizzazione però è avvolta da parecchi misteri: dalla motivazione non data degli innumerevoli ritardi, passando dal mistero sulla mancata realizzazione del cavalcavia sul G.R.A  fino ad arrivare al non troppo lontano scandalo sull'acquisto dei filobus.
Il progetto originale della rete filoviaria

Della maestosa rete in questo momento si sta realizzando solo il filobus della Laurentina, in costruzione dal 2010, e che doveva essere completato, secondo il cronoprogramma iniziale, nel dicembre del 2011. Stando al progetto originario, il filobus doveva correre su un tracciato lungo 12,7 chilometri e avrebbe dovuto collegare i quartieri Fonte Laurentina e Tor Pagnotta 2 alla metro Laurentina, scavalcando il G.R.A. con un cavalcavia. Gli accordi presi col Comune non furono però rispettati da Caltagirone, proprietario dell’azienda costruttrice del quartiere Fonte Laurentina, che doveva contribuire alla costruzione del corridoio come opera di urbanizzazione.

  

Del filobus che correrà sulla Laurentina resiste solo un residuo di quanto promesso in passato. La linea sarà lunga appena  4 chilometri, di cui solo 1,5 in sede protetta e un chilometro senza alimentazione aerea e in sede promiscua. Collegherà la metro Laurentina  solamente al deposito di Tor Pagnotta: un mezzo praticamente inutile.
In aggiunta i lavori per quest’opera,così ridimensionata, procedono davvero troppo lentamente. Il traffico che già da tempo affliggeva la Laurentina è peggiorato a causa dalle pesanti restrizioni imposte alla larghezza delle carreggiate dai cantieri. Si è passati da 2,5 corsie per senso di marcia a sole 2 con conseguenze facilmente intuibili. Ogni giorno migliaia di persone affrontano la Laurentina impiegando anche un’ora per fare pochi chilometri.

D’altra parte il filobus non era visto dai cittadini come una soluzione adeguata ai problemi di collegamento.
Le richieste erano ben diverse:
Per l’asse laurentino gli abitanti dei quartieri spingevano per il prolungamento della linea B oltre l’attuale capolinea con 4 fermate addizionali (Cecchignola/ Celine / Fonte Laurentina / Tor Pagnotta) in modo tale da avere un collegamento rapido e veloce che non avrebbe avuto ripercussioni sul traffico, se non solo nel periodo di costruzione.
Contemporaneamente gli abitanti dei quartieri pontini di Tor de Cenci, Spinaceto, Vallerano e Tre pini  chiedevano a gran voce (e chiedono tutt’ora) un mezzo con più capacità di trasporto. La proposta avanzata è quella di un trenino, concepito come la Roma – Lido, che corra lungo la via Pontina da Pomezia fino a Eur Fermi.

L’apertura di quello che rimane del corridoio della Laurentina è stata già rinviata ben tre volte e i cantieri sistanno protraendo ormai da due anni in più del dovuto senza alcuna ragione. Per  dare una risposta ai cittadini a giugno Roma metropolitane ha emanato qualche mese fa un nuovo cronoprogramma nel quale vengono spiegate passo dopo passo, mese dopo mese, le tempistiche e le  diverse fasi di costruzione del corridoio. Oggi è il primo settembre quindi, stando al cronoprogramma, lungo la Laurentina dovrebbe essere stata montata tutta la linea aerea per alimentare filobus e il corridoio dovrebbe essere illuminato. Ma la situazione è ben diversa:


Via di Tor Pagnotta

Il punto in cui doveva essere realizzato il cavalcavia sul GRA
                         
Via Laurentina. I pali ci sono, ma i fili?


I pali per impostare la linea aerea sono stati piantati solo in una piccolissima sezione di tutto il corridoio mentre dei fili e delle sottostazioni elettriche non se ne vede neppure l’ombra.
A settembre si prevede la fine dei lavori di ampliamento della rimessa di Tor Pagnotta e a ottobre incomincerà la fornitura dei 45 filobus. Nei quattro chilometri di linea ci potrà essere un filobus di 18 metri ogni  300 metri circa: non sarà un po’ esagerato? Non sarebbe stato meglio, in attesa di una maggiore espansione della rete, utilizzare una parte delle 30 vetture bimodali che vengono già impiegate sulla linea 90?
A conti fatti avremo una flotta di ben 75 filobus per soli  31 chilometri di rete (11, 5 x 2 km del 90 e 4 x 2 km di corridoio)
Su questa strada il filobus doveva correre verso fonte Laurentina


Roma sud è forse il quadrante della città in fase di maggiore espansione e trasformazione urbanistica. La creazione di nuovi quartieri sta trasformando profondamente i territori che una volta facevano parte dell’agro romano. Alla colata di cemento si deve aggiungere il crescente numero di pendolari provenienti dalle aree limitrofe.




Sembra che gli unici a godere del diritto alla mobilità siano gli abitanti di Ostia che possono usufruire di un, seppur molto scadente, servizio metropolitano offerto dalla Roma – Lido.
Infatti gli abitanti di Laurentino 38 anche se avranno il filobus rimarranno bloccati nel traffico che quotidianamente congestiona la Laurentina nel tratto compreso tra la stazione e via dell’Umanesimo perché, come detto prima, in quel segmento i filobus di 18 metri condivideranno la strada insieme ai mezzi privati. I residenti che si trovano lungo la Laurentina e oltre il GRA saranno sempre costretti a prendere l’automobile per uscire da quartieri dormitorio senza servizi e urbanizzazione.  Anche chi abita sulla Pontina non godrà mai del diritto alla mobilità e dovrà ogni giorno affrontare la famigerata SR148, strada riconosciuta tra le più pericolose d’Italia.


 È necessario quindi rilanciare il filobus per il quale sono stati spesi già tanti soldi e avviare tempestivamente i lavori per procedere oltre il raccordo anulare. I cittadini hanno bisogno di risposte ed è indispensabile che, come fatto con la metro C, il sindaco Ignazio Marino intervenga immediatamente con un sopralluogo nei cantieri per fare finalmente un po’ di chiarezza.

L'inizio dei lavori è specificato, ma la data di termine dov'è?


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