Una batosta per la metro C era arrivata con l’annuncio
dell’ennesimo slittamento dell’apertura della prima tratta, ora i lavori
nei cantieri della terza metropolitana di Roma sono stati perfino bloccati. Nei 19 km
di gallerie scavate fino a Piazza San Giovanni, nelle 22 stazioni in
costruzione e nella grande centrale operativa, comprendente l’enorme deposito
officina di 217.000 mq, tutto è abbandonato. I 3000 operai non ci sono più. E
senza di loro si ferma la più grande
opera italiana in costruzione, la linea verde della metro, che avrebbe sicuramente
migliorato le condizioni di vita dei cittadini che abitano nel
quadrante sud – est della capitale. La causa dello stop non è la mancanza di
finanziamenti come si potrebbe pensare,
bensì un cavillo burocratico. Metro C S.P.A. ha preteso da Roma Metropolitane
il pagamento di 200 milioni di euro per coprire alcuni costi inaspettati dovuti
probabilmente a ritrovamenti archeologici. Il pagamento di tale cifra è stato
bloccato dal sindaco Ignazio Marino che ha così motivato la sua scelta:“ Quello che chiediamo è di conoscere esattamente tempi, costi e avere
certezze. A fronte di questo, così come si chiama l'idraulico a casa, si fa
fare un preventivo e poi si paga, il Comune certamente farà la sua parte
anche dal punto di vista economico".
L’operazione di Marino è stata necessaria per poter ridare compostezza
alla costruzione della terza linea metropolitana. È dal 2012 che il consorzio
costruttore disattende i tempi di apertura dichiarati e Roma Metropolitane, più
che essere controllata dal Campidoglio, oramai assomiglia a un bancomat al
servizio del contraente generale.
Suscitano ora più che
mai sorrisi amari le parole dell’ex sindaco Gianni Alemanno che in campagna elettorale
annunciava trionfante la prossima apertura della linea.
Stiamo scontando ora il prezzo di tutte le negligenze
accumulatesi negli anni, anche se noi cittadini non abbiamo colpe. Il costo
dell’operazione di Marino, lo stop dei cantieri, nell’immediato sembra essere
troppo alto da pagare, ma sicuramente è
un prezzo necessario per poter fare
chiarezza sui costi e sui tempi di quest’opera che sono divenuti sempre più dubbi. La metro C non si fermerà e andrà sicuramente avanti perché chiesta a
gran voce da tutti gli abitanti dell’Urbe.
Moltissimi comitati
si sono schierati a difesa della cittadinanza. Tra questi si distingue
MetroXRoma che ha annunciato di intervenire con iniziative sempre più incisive:
“MXR il prossimo anno vuole uscire dal web ed iniziare, magari con il vostro
aiuto, a mettere in campo azioni reali sul territorio, prima tra tutte una
conferenza sul futuro del ferro con il sindaco Ignazio Marino.”
http://www.metroxroma.it/ |
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